Sanremo 2020, si parla di Eurovision: “Un ospite dalla rassegna? Buona idea, ma…”
C’è stato anche un pensiero per l’Eurovision Song Contest nel corso della conferenza stampa che ha anticipato la prima serata del Festival di Sanremo 2020.
Di fronte alla lunghissima scia di ospiti che animeranno non soltanto la prima sera ma anche le quattro successive, c’è stato anche chi si è chiesto, sulla scia di quanto avviene in altri concorsi musicali più direttamente legati all’Eurovision, se non fosse il caso di avere un ospite proveniente proprio dalla rassegna europea.
La risposta di Claudio Fasulo, vicedirettore di Rai 1, con delega all’intrattenimento, nonché membro della direzione artistica del Festival è chiara:
La proposta è buona, qualche anno fa l’abbiamo fatto con Conchita, anche se negli ultimi anni si sta perdendo un po’ il gusto per la perfomance un po’ chiassosa
Il che, se da un lato lascia ben sperare per il futuro, dall’altro lascia anche un po’ interdetti perché si continua a pensare solo al lato più vistoso della rassegna, peraltro ormai sempre meno protagonista, piuttosto che alla crescente qualità dei brani eurovisivi.
Amadeus, conduttore della manifestazione e direttore artistico, aggiunge:
L’Eurovision è un big show, potrebbe essere una buona idea.
Conchita Wurst si esibì a tarda notte nella seconda serata dell’edizione 2015 e ad oggi è l’unica cantante straniera reduce dall’Eurovision Song Contest ad essersi esibita come ospite sul palco sanremese (e con grande seguito).
Nel 2012, Ell & Nikki, vincitori l’anno prima a Dusseldorf, salirono sul palco sanremese per annunciare Nina Zilli quale rappresentante italiana, senza però cantare.
Nel 2007, un gruppo reduce dall’Eurovision accompagnò nella serata duetti Al Bano: erano i Vocal Group Cosmos, rappresentanti lettoni nel 2006. Ma l’Italia era ancora ben lontana dal tornare e dovette essere lo stesso cantante pugliese a citare la rassegna sul palco.
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E che c’entra la risposta di Fasulo? Che c’azzecca? Io continuo sempre più a pensare che in Rai si sia perso il gusto del buon gusto a discapito del trash e della televisione urlata, anziana e sempre la stessa. Soprattutto di certe persone che stanno sempre in mezzo come il prezzemolo. Possibile che in Rai non riescano a trovare autori nuovi, migliori, insomma, finalmente, aria nuova??? E non imparano nulla dalle figure di m…. che gli hanno fatto fare altre trasmissioni smascherando i loro teatrini. NON IMPARANO NULLA QUESTE CAPRE!!!!
Oh, sarà una mia mancanza, ma non ho capito il senso della frase. Stanno dicendo: “ora stanno diventando fin troppo seri, non è più divertente come prima”? In altre parole, “non possiamo più prenderli per i fondelli come prima”? O “adesso vanno per la maggiore cose più sobrie, loro sono ancora troppo trash”? Giuro, non capisco. Spiegatemi.
In ogni caso mi sembra un’uscita infelice, come se volesse prenderne le distanze indipendentemente dall’interpretazione.
PS. E poi arrivò l’esibizione sobria, al Festival, di Achille Lauro :D