Melodifestivalen 2020: Mohombi e Mariette in finale, Drängarna e Anis don Demina al ripescaggio
Si è conclusa pochi minuti fa a Luleå la terza semifinale della selezione nazionale più seguita d’Europa: il Melodifestivalen, rassegna organizzata annualmente dalla Svezia per scegliere il proprio rappresentante in vista dell’Eurovision Song Contest.
Accede direttamente alla finale del Melodifestivalen 2020 Mohombi: la sua “Winners” è un crescendo di inquadrature rotanti che seguono e amplificano la circolarità dei quindici pannelli posti sul palco attorno al cantante, entro i quali si svolge la performance tra sonorità dance, reggaeton ed europop.
Ad accompagnare Mohombi alla serata conclusiva alla Friends Arena c’è anche un’altra veterana del Melodifestivalen. Mariette, seppur non ai fasti di “Don’t Stop Believing” o “A Million Years“, porta a casa una esibizione convincente di “Shout It Out”, un brano che si inserisce pienamente sul solco tracciato dai suoi ultimi singoli.
Finiscono al ripescaggio gli applauditissimi Drängarna, al venticinquesimo della loro carriera con il brano country “Piga och dräng“, un testo dedicato a una storia d’amore che ha fatto ballare l’intera arena di Luleå.
Si assicura un posto all’andra chansen anche “Vem är som oss” del deejay Anis don Demina. Il suo brano, che strizza l’occhiolino ai ritmi di “Can’t hold us” di Macklemore & Ryan Lewis, attira l’attenzione non solo per l’atmosfera scanzonata e divertente, ma anche per il grande ledwall su cui scorrono grafiche di riviste inventate e immagini di guest-star che cantano a ritmo di musica.
Non ce la fa per un soffio la “quota ballad” di questa semifinale, proposta dalla voce di Faith Kakembo. Nonostante “Crying Rivers” fosse particolarmente apprezzata da buona parte della sala stampa, l’emozione non ha fatto colpo sul pubblico, complice forse il suo status di debuttante.
Chiudono la classifica le note moderne presentate da Amanda Aasa, la wildcard di questa edizione del Melodifestivalen proveniente dal programma radiofondico P4 Nästa. Il lavoro di telecamere e di grafiche a schermo, unitamente a una performance di “Late” studiata attentamente, non sono bastati a convincere il pubblico.
Nemmeno Albin Johnsén ha catturato il favore del televoto. L’atmosfera onirica evocata con “Livet börjar nu“, nonché i messaggi incoraggianti e positivi lanciati dal testo della canzone, non hanno risvegliato gli animi degli spettatori, che hanno relegato il brano agli ultimi posti della classifica della serata.
L’appuntamento si rinnova per il prossimo sabato, quando dalla Malmö Arena, già teatro dell’Eurovision Song Contest 2013, andrà in onda la quarta e ultima semifinale del Melodifestivalen 2020, durante la quale scopriremo gli ultimi sette brani in gara presentati – tra gli altri – da Nanne Grönvall, Victor Crone, Hanna Ferm e Ellen Benediktson.
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