Finale Eurovision 2020: Jeangu Macrooy (Paesi Bassi) canterà per 23esimo
Si è tenuta oggi la prima parte del meeting dei capidelegazione, benché con diversi collegamenti in videoconferenza dettati dalle varie problematiche legate al coronavirus COVID-19.
Tra questi, anche quello di Jon Ola Sand, alla vigilia dell’ultima sua esperienza da supervisore dell’Eurovision, perché il contagio di un membro dell’EBU ha obbligato tutti gli altri a un divieto di viaggio fino al 13.
Sono davvero pochissime le notizie emerse da questo contesto. La prima di esse riguarda Jeangu Macrooy, che con “Grow” canterà in casa per i Paesi Bassi, in quel dell’Ahoy Arena di Rotterdam. Com’è noto, infatti, al meeting viene effettuata l’unica parte del sorteggio dell’ordine di uscita della finale dell’Eurovision ancora totalmente casuale.
Al Paese organizzatore, infatti, è concesso di estrarre la propria posizione di uscita nella serata clou del concorso, mentre la scaletta, sia per le semifinali che per la finale, è decisa dalla produzione tenendo conto di paletti imposti da altri sorteggi precedenti. In questo caso Jeangu Macrooy ha pescato il numero 23, e come tale si esibirà.
Questa procedura è in atto dal 2013, e da allora per due volte il Paese ospitante ha cantato nella prima metà, per cinque nella seconda e una esattamente nel mezzo dello show; accadde nel 2014, quando l’Austria, con The Makemakes, cantò alla posizione numero 14, in quell’anno esatta metà scaletta perché fu l’unica finale a 27 della storia.
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