Eurovision 2020 cancellato: le reazioni degli artisti in gara
L’annullamento dell’Eurovision 2020 ha colpito duramente l’umore dei tanti appassionati del concorso sparsi nel mondo. Di fronte a un’emergenza sanitaria di tale portata, però, e tutti i dubbi del futuro, c’è poco da recriminare.
Fin dai primi secondi dopo la notizia annunciata dall’EBU, gli artisti in gara – tra i quali Diodato – hanno utilizzato i propri canali social per comunicare con i fan, plaudendo unanimamente alla scelta, seppur sofferta, dell’Unione Europea di Radiodiffusione.

The Roop (Lituania), Senhit (San Marino), Eden Alene (Israele), Daði og Gagnamagnið (Islanda), Gjon’s Tears (Svizzera), Victoria (Bulgaria)
La reazione diventata già simbolo di quest’edizione è quella della 19enne Eden Alene, in gara per Israele. La cantante era ospite negli studi della rete televisiva KAN proprio mentre l’EBU annunciava l’ormai inevitabile cancellazione dell’evento.
Eden non ha potuto frenare le lacrime. “Mi è stato appena comunicato, sono sotto shock, non so come processare il tutto. So che sarebbe arrivata la notizia, non sono sprovveduta, stanno progressivamente annullando tutto, ma fa male” ha dichiarato.
“Credevo molto nel mio pezzo, volevo andare all’Eurovision e vincerlo. Ero convinta ci fossero buone possibilità. Non mi importava se fossi in alto nelle scommesse o no, ho visto la reazione delle persone, il loro amore per la canzone e per il messaggio, il suo significato, e questo adesso mi rende molto triste“.
“Penso che ogni canzone abbia il suo momento, e se dovessi ricantarla l’anno prossimo, probabilmente non sarebbe lo stesso. Scriverò un’altra canzone? Sarò ancora io a rappresentare Israele? O qualcun altro? Sono abbattuta (…) Tra l’altro avrei festeggiato il mio compleanno all’Eurovision, è così frustrante“.
Alcuni artisti hanno già ricevuto una rassicurazione. Saranno loro a rappresentare il proprio paese anche all’Eurovision 2021. Tra questi il croato Damir Kedžo, la greca Stefania, l’olandese Jeangu Macrooy, lo spagnolo Blas Cantó e gli ucraini Go_A. In queste ore è arrivata inoltre la conferma del georgiano Tornike Kipiani.
I bielorussi VAL lanciano un segnale alla rete televisiva BTRC: “Speriamo che tutti gli artisti scelti per rappresentare il proprio paese quest’anno saranno in gara anche al prossimo Eurovision. Non è ancora noto se le canzoni saranno cambiate o no. In ogni caso, non vediamo l’ora di scrivere e produrre nuove canzoni“.
Dello stesso avviso lo svizzero Gjon’s Tears: “Ho bisogno di tempo per capire cosa sta succedendo e cosa sarà della mia canzone! Prendetevi cura di voi stessi e della vostra famiglia. Grazie per il vostro supporto, spero di vedervi nel 2021 dopo le decisioni dell’EBU e della mia delegazione“.
In attesa di aggiornamenti anche l’azera Efendi (“Vi terrò sempre informati sulle novità nel momento in cui le riceverò“), i belgi Hooverphonic (“Speriamo di mandarvi presto vibrazioni positive riguardo l’Eurovision“) e la norvegese Ulrikke (“Sono ovviamente molto dispiaciuta, adesso dovrò sedermi con la NRK e capire meglio cosa significhi tutto questo“).
Ci sono invece paesi che, per tradizione, porteranno avanti nuovamente una selezione nazionale televisiva. L’Estonia, ad esempio, che tornerà con l’Eesti Laul dando però la possibilità a Uku Suviste di entrare in gara di diritto, partendo dalle semifinali.
Tra i molteplici e comprensibili messaggi di conforto ai fan e plauso all’EBU per la decisione sensata, e le promesse di continuare a lavorare sodo su nuovi progetti musicali, c’è anche spazio per l’appello di Victoria, in gara per la Bulgaria.
La cantante, che alla chiusura dell’evento si trovava al primo posto nella classifica scommesse, ha chiesto esplicitamente di poter tornare in gara nel 2021 con lo stesso pezzo:
Tears getting sober è un progetto che significa tutto per me come artista e per il grande team che c’è dietro. Capisco e rispetto la decisione necessaria ma credo che gli artisti del 2020 debbano avere la possibilità di cantare le loro canzoni anche nel 2021.
https://www.instagram.com/p/B94b1mDgH6l/?utm_source=ig_embed
C’è poi chi garantisce di non stoppare del tutto i progetti legati all’Eurovision. Senhit, in gara per San Marino, pubblicherà nei prossimi giorni la coreografia di “Freaky!” che aveva già messo a punto con Luca Tommassini.
La slovena Ana Soklič, invece, presenterà la versione Eurovision di “Voda”, il brano con il quale ha vinto il concorso nazionale EMA, rivisitato con l’apporto della Budapest Art Orchestra per la gara di Rotterdam.
Quale sarà il destino della mia collaborazione con l’Eurovision e della canzone “Voda” può essere solo ipotizzato. Sono stata informata da RTV Slovenia che nei prossimi giorni sono attese nuove istruzioni dall’EBU, l’organizzazione dell’Eurovision. Decideremo poi insieme come procedere. Pubblicheremo sicuramente la versione Eurovision di “Voda”, come previsto, nei prossimi giorni, e speriamo vi piaccia.
Il britannico James Newman, l’austriaco Vincent Bueno, il francese Tom Leeb, la polacca Alicja, il cipriota Sandro e l’islandese Daði Freyr annunciano ai loro fan l’arrivo di sorprese e nuova musica.
A lanciare un monito molto importante i lituani The Roop, fra i favoriti alla vittoria dell’Eurovision 2020 con la loro “On fire”. Il gruppo ha chiesto ai loro supporter di continuare ad ascoltare il loro pezzo, perché le canzoni resteranno, con o senza Eurovision.
“È molto triste, non vogliamo negarlo. Ma la salute viene prima di qualsiasi concorso” – dichiara il leader del gruppo Vaidotas Valiukevičius – “Continueremo a promuovere la nostra canzone e il nostro ballo in tutto il mondo. Al momento il pezzo sta entrando nelle playlist delle radio straniere. Abbiamo notato che ‘On fire’ è molto amata e il suo percorso verso il cuore della gente è appena iniziato“.
La band, che come altri artisti in gara non è ancora a conoscenza delle decisioni del proprio broadcaster in vista dell’Eurovision 2021, ha invitato tutti a rimanere in quarantena e non perdere il buon umore, ballando e cantando “On fire” a casa e sui balconi, proprio come accaduto in Italia in questi giorni.
“Siamo riusciti a creare qualcosa che unisce le persone e diffonde la positività” – sostiene il batterista Robertas Baranauskas – “Ne abbiamo molto bisogno in questo momento, e ricordate che non è il concorso a dare significato alla canzone, ma gli ascoltatori. Ognuno di noi può diventare un ambasciatore di ‘On fire’ e promuoverla“.
Di seguito la lista completa degli artisti in gara, con i collegamenti ai loro social e ai loro messaggi:
PRIMA SEMIFINALE
- Ana Soklič (Slovenia)
- Damir Kedžo (Croazia)
- Destiny (Malta)
- Eden Alene (Israele)
- Efendi (Azerbaijan)
- Go_A (Ucraina)
- Hooverphonic (Belgio)
- Lesley Roy (Irlanda)
- Little Big (Russia)
- Montaigne (Australia)
- Roxen (Romania)
- Sandro (Cipro)
- The Mamas (Svezia)
- The Roop (Lituania)
- Ulrikke (Norvegia)
- VAL (Bielorussia)
- Vasil (Macedonia del Nord)
SECONDA SEMIFINALE
- Aksel (Finlandia)
- Alicja (Polonia)
- Arilena Ara (Albania)
- Athena Manoukian (Armenia)
- Ben & Tan (Danimarca)
- Benny Cristo (Repubblica Ceca)
- Daði og Gagnamagnið (Islanda)
- Elisa (Portogallo)
- Gjon’s Tears (Svizzera)
- Hurricane (Serbia)
- Natalia Gordienko (Moldavia)
- Samanta Tina (Lettonia)
- Senhit (San Marino)
- Stefania (Grecia)
- Tornike Kipiani (Georgia)
- Uku Suviste (Estonia)
- Victoria (Bulgaria)
- Vincent Bueno (Austria)
FINALISTI
- Ben Dolic (Germania)
- Blas Cantó (Spagna)
- Diodato (Italia)
- James Newman (Regno Unito)
- Jeangu Macrooy (Paesi Bassi)
- Tom Leeb (Francia)
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Grazie tanto per questo riscaldente articolo !
Grazie a tutti gli artisti per averci fatti sognare un po’ in questi ultimi mesi !
Le loro canzoni resteranno nella storia del concorso per sicuro. Non andranno dimenticate dai fan.