Ascolti tv selezioni nazionali Eurovision 2021: boom nei Paesi nordici, male in Spagna
Con la finale del Melodifestivalen si è conclusa sabato scorso, 13 marzo, la stagione dei festival musicali con cui alcune nazioni hanno scelto gli artisti chiamati a rappresentarli all’Eurovision 2021.
Una stagione più povera rispetto al solito perché molti Paesi hanno optato per una scelta interna, senza passare attraverso un concorso televisivo, confermando in molti casi lo stesso artista già scelto per il 2020.
Sono state solo 11 le tv pubbliche che hanno organizzato uno show televisivo per scegliere artista e brano in gara a Rotterdam – nel 2017, ad esempio, furono ben 25.
Ad esse si aggiungono Spagna e Israele, che hanno dato al pubblico la possibilità di scegliere la canzone, dopo aver confermato l’artista dell’anno scorso, e l’Italia, dove il Festival di Sanremo non ha come finalità principale quella di essere un processo di selezione per l’Eurovision.
Analizzando i dati d’ascolto a nostra disposizione, scopriamo che molti di questi show hanno ottenuto ottimi risultati, pur essendo organizzati in condizioni di difficoltà a causa della pandemia.
Basta pensare agli show del nord Europa che, per rispettare le restrizioni anti-covid, si sono trasferiti da grandi arene a piccoli studi televisivi senza pubblico, con una resa televisiva molto più fredda senza il calore di migliaia di persone ad assistere dal vivo.
Nonostante questo, proprio nel Nord Europa si registrano ascolti record.
Ascolti selezioni Eurovision 2021
Come da tradizione, al top c’è il Melodifestivalen svedese: 4 semifinali, ripescaggio e finale che ottengono in media 3,2 milioni di spettatori (76,4% di share).
In particolare, la finale di sabato 13 marzo ha registrato 3.713.000 spettatori pari all’83,1% di share (SVT1+SVT24), record di share dal 2013 (qui gli ascolti dal 1994 ad oggi). A questi vanno aggiunti circa 200.000 spettatori che abitualmente scelgono di seguire il contest attraverso l’app SVT Play.
Nella vicina Norvegia, la finale del Melodi Grand Prix ha raggiunto 1.082.000 spettatori (il dato più alto degli ultimi 4 anni), con il 67,1% di share.
Ancora meglio è andata la finale della selezione finlandese, Uuden Musiikin Kilpailu (UMK): 1.148.000 spettatori con oltre il 53% di share, record dal 2004!
Exploit anche per il Melodi Grand Prix danese con 1.532.000 spettatori e il 71,1% di share, il dato più alto dal 2014.
In linea con lo scorso anno la finale della selezione estone, Eesti Laul: 267.000 spettatori per la prima parte della serata finale, cresciuti a 291.000 spettatori nel gran finale.
Bene la selezione francese, andata in onda in un’unica serata lo scorso 30 gennaio, Eurovision France, c’est vous qui décidez: 2.370.000 spettatori e il 12,3% di share, in crescita rispetto all’11,7% della precedente edizione nel 2019.
In calo, invece, la finale del Festival da Canção, lo show portoghese: 652.000 spettatori e il 14,5% di share, rispetto al 19,1% del 2020.
Chiudiamo con il risultato molto deludente di Destino Eurovisión, lo speciale in cui gli spettatori spagnoli dovevano decidere il brano che il loro rappresentante Blas Cantó porterà a Rotterdam: solo 969.000 spettatori con il 6,1% di share, il più basso dal 2013.
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