Eurovision 2021, Azerbaigian: ritorna Efendi con “Mata Hari”

L’Azerbaigian con la sua rappresentante Efendi, confermata dopo la cancellazione dell’edizione 2020, torna all’Eurovision 2021 nel solco della recente tradizione che la vede proporre brani dedicati ad iconiche figure femminili della storia: dopo “Cleopatra” ecco “Mata Hari”.

La canzone racconta passo passo la storia di Mata Hari, la danzatrice olandese che durante la Prima Guerra Mondiale fu condannata a morte dai francesi nel 1917 per la sua attività di spionaggio a favore dei tedeschi.

La sua figura negli anni per via di questa vicenda (alcuni storici sostengono che non fosse realmente un’agente segreto) e della sua attività artistica è diventata sinonimo di femme fatale.

È la terza entry in gara, dopo “The Moon Is Rising” della lettone Samanta Tina e “Russian woman” della russa Manizha, a trattare il tema dell’empowerment femminile, come spiega la stessa Efendi:

Se improvvisamente non abbiamo abbastanza ispirazione ora, facciamo in modo che le storie delle donne forti del passato diventino la fonte di quella vera carica di energia con la quale possiamo convivere con qualsiasi cosa e raggiungere successi ancora più grandi. C’è una regina in ognuna di noi e voglio ricordare che è il momento di liberarla.

Il team azero aggiunge:

La canzone parla del potere delle donne, che affascinano con la loro compostezza, che sorprendono con la loro energia infinita e che influenzano in modi misteriosi. Le donne nella società sono solitamente associate alla tenerezza, alla cura e alla debolezza, ma per alcune di loro la vita ha preparato lezioni crudeli che non tutti gli uomini saprebbero affrontare.

“Mata Hari” porta le firme di tre autori olandesi: Amy van der Wel, Luuk van Beers e Tony Cornelissen. Non è il primo brano della storia eurovisiva ad avere questo titolo: nel 1976 una canzone omonima venne presentata dalla norvegese Anne Karine Strom (18° posto finale). Caso vuole che quell’edizione si svolse sempre nei Paesi Bassi a L’Aia. E c’è stato persino un gruppo in gara chiamato Hari Mata Hari, terzo nel 2006 con “Lejla” per la Bosnia.

Chi è Efendi

Nome d’arte di Samira Azer Gizi Efendiyeva. La 29enne di Baku si è fatta strada nel mondo dello spettacolo partecipando a diversi talent in patria tra il 2009 e il 2017.

In quell’anno si è classificata al terzo posto nel concorso canoro kazako Silk Way Star. Ha rilasciato i primi singoli nel 2019, mentre lo scorso anno era stata selezionata dal broadcast ITV per rappresentare la nazione all’Eurovision Song Contest.

Aveva presentato l’arabeggiante “Cleopatra” – citata anche nel brano di quest’anno – dedicata alla regina egizia del I secolo a.C. e scritta tra gli altri da Luuk van Beers, autore anche di “Mata Hari”. Dopo la cancellazione dell’edizione 2020 dell’Eurovision è stata subito riconfermata dall’emittente azera.

L’Azerbaigian all’Eurovision Song Contest

Nonostante abbia debuttato tardi (nel 2008), l’Azerbaigian vanta una vittoria all’Eurovision nel 2011 – l’anno del ritorno in gara dell’Italia – con “Running Scared” del duo Ell & Nikki. Ha sempre raggiunto la finale tranne nel 2018 con Aisel.

L’ultimo rappresentante è stato Chingiz con il brano “Truth” che a Tel Aviv nel 2019 ha conquistato l’8° posto con 302 punti. Efendi si esibirà nella seconda metà della prima semifinale dell’Eurovision 2021, martedì 18 maggio.

Per l’Italia, chiamata a votare, appuntamento alle ore 21:00 in diretta su Rai 4.


Segui Eurofestival News anche su Google News, clicca sulla stellina ✩ da app e mobile o alla voce “Segui”.

Non perderti le ultime notizie con le notifiche in tempo reale dal nostro canale Telegram e WhatsApp. Seguici su tutti i principali Social Media (qui l’elenco completo) e scopri come sostenerci e sostenere una informazione da sempre indipendente.

Eurofestival News sui social

Eurofestival News è anche una comoda Web App gratuita che puoi portare sempre con te, scaricala subito sul tuo smartphone.

Commenta questa notizia...