Eurovision 2021, Blind Channel: “Con Dark Side diciamo: c’è speranza nella frustrazione”
C’è una doppia e chiara vena rock all’interno dell’Eurovision 2021. Una è quella portata dall’Italia con i Måneskin, l’altra è figlia dei Blind Channel, in gara per la Finlandia. La loro “Dark Side” è un viaggio proprio in quello che il titolo cita: il lato oscuro. Sono tante le sfaccettature umane viste da vicino da questa canzone, e abbiamo avuto modo di parlarne con Joonas Porko, chitarrista del gruppo, che ha svelato anche altri interessanti aspetti legati ai suoi compagni d’avventura e non solo.
Sappiamo che la band si è formata nel 2013, ma come esattamente avete iniziato e in quali circostanze?
Eravamo tutti nella stessa scuola superiore quando io (chitarra) e Joel (voce) eravamo per certi versi rivali tra di noi con le nostre vecchie band. Poi a Joel è venuta l’idea del nuovo gruppo rock moderno, ma nessuno voleva suonare con lui, quindi ho preso la decisione folle di andare e tentare questa cosa con lui. Quindi abbiamo chiuso con le nostre precedenti formazioni ed è stato divertente notare che avevamo più o meno gli stessi pensieri e ambizioni sullo sfondare con la nostra musica. Olli (basso) e Tommi (batteria) sono stati i miei primi compagni, e abbiamo trovato Niko (voce) per caso in una festa. Il giorno dopo abbiamo avuto un hangover, ma anche le nostre prime prove. Aleksi (tastiere/percussioni) si è unito al gruppo nell’autunno del 2020 e ora siamo più forti che mai.
Essere gruppo di supporto per i Simple Plan: un onore per tanti. Come vi siete sentiti al tempo?
Chiaramente è stata una cosa enorme per noi, e la cosa migliore è che sono stati i Simple Plan stessi a sceglierci come supporto in quel tour. Quelli sono stati show veramente belli e ci siamo divertiti molto con quei ragazzi. Sono stati anche molto gentili con noi.
C’è una lunga e grande tradizione per il rock in Finlandia, compresi tutti i suoi sottogeneri, una cosa che si è potuta vedere all’Eurovision col tempo. Come potete riassumere questo profondo collegamento tra Finlandia e rock fin dagli Anni ’50 e ’60?
Pensiamo che sia qualcosa di nuovo essere una moderna band rock dalla Finlandia all’ESC. La Finlandia ha avuto parecchio rock tradizionale e metal, per esempio i Lordi e i Teräsbetoni all’Eurovision in passato, ma noi in verità siamo parecchio lontani da loro con il nostro genere. Non pensiamo molto ai generi. Nella nostra musica si possono sentire anche parecchie ispirazioni dal mainstream pop anche se siamo una band rock.
Potete descrivere l’evoluzione da “Revolutions” a “Blood Brothers” e poi fino a “Violent Pop”?
“Revolutions” è stato il primo album “selvaggio” con la sua follia ingenua, ed è stata di sicuro una buona partenza. “Blood Brothers” era in realtà un pochino più pop del primo, e siamo di certo evoluti come autori. “Violent Pop” è stato forse il primo album in cui abbiamo creduto di aver trovato, in qualche modo, il sound originale dei Blind Channel. È in qualche modo un po’ più forte del precedente, ma ci sono anche le nostre canzoni più pop mai scritte. Siamo molto orgogliosi di quest’album. Il prossimo sarà assolutamente il nostro più forte e più grande di sempre.
Mentre nei passati Eurovision il rock è parso essere quasi messo in un angolo, quest’anno abbiamo voi e i Måneskin. Potreste considerarlo quasi l’inizio di una nuova era per questo genere nel concorso?
Pensiamo che l’Eurovision non sia per forza la cosa migliore per misurare cos’è più trendy al momento. Crediamo che dopo la stagione dell’EDM, dell’hip-hop e della trap, ci sia realmente posto per una musica rock di nuova generazione e noi saremo una parte importante di questo.
Parlando di ‘Dark Side’, è davvero una canzone che esplora molte profondità. Sembra quasi ispirata dalla rabbia e dal lato disperato degli esseri umani, spesso non detto, ma capace di venir fuori in ogni momento. Che tipo di messaggio volete trasmettere?
Si parla della frustrazione e dell’essere incazzati. Va bene sentirsi fuori di testa. Se ti senti disperato, e senti di non avere un posto in questo mondo. C’è sempre una stanza in ‘Dark Side’. La cosa è che puoi essere nel lato oscuro, ma non devi per forza rinunciare a qualcosa. Facciamo festa sul lato oscuro. L’impero degli strambi brinda ai Blind Channel.
Il rock è, per sua definizione, un genere per la gente. Come vi siete sentiti nell’esibirvi in un’arena vuota all’UMK? Quanto grande è stato l’impatto del Covid sulla scena musicale finlandese?
Chiaramente la musica dal vivo è tutta basata sull’interazione tra artisti e persone. Non vediamo l’ora di suonare dal vivo. Ma questi sono i nostri tempi e bisogna viverci. La nostra mentalità è sempre stata questa: se ci sono 5 o 5000 persone nel pubblico faremo sempre uno show pazzesco per il quale almeno quelle 5 persone sentiranno che “oh c***o, dobbiamo vedere di nuovo questa band!”. L’impatto è stato davvero grande e non ci sono praticamente show al momento. Ma speriamo per il meglio nel futuro e anche di poter superare questo schifo!
Qual è il tratto più curioso di ciascuno di voi?
Joel è molto nervoso per qualunque cosa. Niko è una delle persone più tranquille che esistano, ma se s’arrabbia s’arrabbia… Aleksi è gentile quanto un uccello. Olli può essere un po’ nerd (ride). Tommi ha il migliore e più strambo senso dell’humour che io abbia mai visto. Io sono solo un pazzo e scemo chitarrista che è ovunque!
Quali sono le canzoni che avete amato e amate di più, considerando sia le vostre proprie che le cover?
“Dark Side” ;) Ma dovreste davvero ascoltare l’ultimo album “Violent Pop” e la cover di “Left outside alone” di Anastacia.
Entrambe le foto sono di Miikka Varila
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