Eurovision 2021, intervista alle Hurricane: “Non vediamo l’ora di esibirci su quel palco!”

Continuano le nostre interviste in giro per l’Europa per sentire la voce dei protagonisti dell’Eurovision Song Contest 2021. È la volta delle Hurricane, vincitrici del Beovizja 2020 e selezionate internamente anche per quest’anno per rappresentare la Serbia all’Eurovision Song Contest 2021 a Rotterdam.

 

EN: Salve e grazie per questa intervista. La prima domanda è come sono nate le Hurricane?

HU: Il nostro gruppo è nato tre anni fa sull’isola di Saint Martin nei Caraibi. La nostra prima canzone “Irma, Maria” è stata la nostra reazione al terribile uragano che colpì l’isola, da qui anche il nome della band “Hurricane”. Dopo questo, abbiamo continuato scrivendo e cantando in inglese, sebbene siano state le canzoni in serbo a contribuire all’aumento della nostra popolarità.

EN: Vi aspettavate di essere selezionate internamente per l’Eurovision di quest’anno? O avevate intenzione di partecipare nuovamente al Beovizja?

HU: Lo speravamo, avevamo bisogno di un’altra possibilità di rappresentare la nostra nazione all’Eurovision dopo la cancellazione dell’anno scorso. Vincere il Beovizja è significato tanto per noi, è stata la conferma che quello che avevamo realizzato funzionava, che tutto il duro lavoro è valso la pena!

EN: Avete un modello a cui ispirarvi?

HU: Non abbiamo dei veri e propri punti di riferimento. Volevamo creare il nostro stile, vogliamo che i nostri fans riconoscano la nostra impronta, il nostro marchio e la nostra energia, soprattutto di quanto le nostre canzoni siano specifiche, non delle brutte copie di altre girl bands o performers.

EN: Molti dei vostri singoli sono in inglese per ambire ad un successo internazionale, quindi perchè avete scelto una canzone in serbo per partecipare all’Eurovision, che ricordiamo essere l’evento non sportivo più seguito al mondo?

HU: Come hai detto la nostra carriera è iniziata con l’inglese. Tuttavia, le regole del Beovizja impongono l’utilizzo della lingua serba. Dopo la nostra vittoria e dopo essere state selezionate internamente quest’anno, insieme alla nostra emittente abbiamo deciso di mantenere la canzone in serbo. Tutto questo perché crediamo che la diversità sia bella e importante per l’Eurovision Song Contest, la canzone in inglese probabilmente non le avrebbe reso giustizia.

EN: Come avete vissuto lo scorso anno?

HU: L’anno scorso è stato difficile per tutti, ma per noi la cosa più importante è stato restare in salute. Non vediamo l’ora in cui tutti possano finalmente cantare ed esibirsi, e che lo spettacolo e i suoi lavoratori ritornino ai vecchi tempi, tra concerti, luci, persone che comprano i biglietti e tecnici.

EN: Qual è la vostra canzone preferita quest’anno?

HU: Quest’anno il livello è alto, abbiamo molto apprezzato Albina dalla Croazia, Stefanìa dalla Grecia così come anche i vostri Måneskin e la sammarinese Senhit. Ma più di tutte pensiamo che l’Italia e la Finlandia siano le canzoni che ci piacciono di più.

EN: Questa domanda è per Sanja. Sanja, hai partecipato precedentemente nel 2016 con “Gooodbye (Shelter)”. Come ti interfacci nuovamente all’Eurovision? Senti di più la pressione della gara? C’è qualcosa che hai imparato dalla tua ultima partecipazione?

SA: Sinceramente non sento nessuna pressione aggiuntiva. So benissimo che ho ancora tanto da imparare, ma sicuramente giungerò sul palco più matura, più consapevole e più preparata. L’Eurovision per me è ispirazione, la chance che aspettavo da una vita e che a poche persone è capitato di vivere una volta sola, figurarsi due! Il mio unico desiderio per il nostro gruppo è di divertirci e vivere serenamente la gara, pur di spaccare sul palco, perché l’Eurovision è un evento unico nel suo genere nel mondo musicale.

EN: Quanto “loca” sarà la vostra esibizione?

HU: La performance rispecchierà alla perfezione il nome della canzone. Tutte noi siamo un po’ “locas” di nostro, ovviamente in senso buono. Ci sarà tanta energia, tanto movimento, danza e canto insieme. Un vero e proprio uragano, insomma!

EN: Ora che le prove sono vicine, avete il timore di non potervi esibire dal vivo sul palco?

HU: Il nostro desiderio sarebbe che tutto vada secondo i piani per noi e per tutte le altre delegazioni, già è un peccato non avere Montaigne (la rappresentante australiana, ndr) dal vivo per via delle restrizioni. Arriveremo a Rotterdam a breve, e quindi sarebbe davvero dura essere lì senza godersi il palco e lo show dal vivo!

EN: Vi piacerebbe cantare con uno degli artisti italiani? Se sì quale/i?

HU: Naturalmente, noi andiamo pazze per la band che rappresenterà l’Italia. Sono fantastici e crediamo che abbiano meritato di vincere Sanremo. Tra gli altri artisti che ci piacciono c’è anche Mahmood, mentre Ksenija è una fan dei ragazzi de Il Volo.

EN: Ritornerete a Vicenza per il vostro tour, quando si potrà ritornare a farli?

HU: Certamente, ci piacerebbe davvero tanto. Il prima possibile saremo lì per cantare e divertirci con tutti voi!

EN: Noi  italiani non possiamo votare nella vostra semifinale, ma faremo il tifo per voi affinchè possiamo incontrarci tutti insieme di Sabato. Vorreste lasciare un messaggio per i nostri lettori?

HU: Grazie per il supporto, ve ne siamo infinitamente grate, è segno che anche senza capire la lingua in cui cantiamo la musica è universale ed unisce i popoli. Ecco perchè amiamo così tanto l’Eurovision! Speriamo di vederci in finale, così da avere anche il support dell’Italia. Baci dalle Hurricane!

La Serbia si esibirà nella seconda semifinale, il 20 maggio, in cui voteranno anche Spagna, Francia e Regno Unito, qualificate già alla finale in quanto big 5, insieme a Italia, Germania ed ovviamente i padroni di casa Paesi Bassi. Se supereranno la finale, le rivedremo in finale il 22 maggio, giorno in cui verrà incoronato il vincitore dell’Eurovision Song Contest 2021.


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