Intervista ai Måneskin: l’Eurovision un grande evento. Di questa edizione ci piacciono…
Rappresenteranno l’Italia al prossimo Eurovision Song Contest che si terrà a Rotterdam (Paesi Bassi) la prossima settimana e naturalmente non potevamo non intervistarli a pochi giorni dall’evento. È chiaro che parliamo dei Måneskin e qui di seguito trovate la nostra intervista integrale.
Ciao ragazzi, innanzitutto in bocca al lupo per questa fantastica “avventura” a Rotterdam. Partiamo dalle basi: come è nata “Zitti e buoni”? Prima di vincere Sanremo, avevate già pensato all’ipotesi Eurovision?
La genesi di “Zitti e Buoni” risale a 5 anni fa, inizialmente era una ballad che poi abbiamo trasformato nel corso del tempo: volevamo un pezzo che rispecchiasse a pieno il nostro essere, che racchiudesse un messaggio importante per noi e che avesse un sound riconoscibile.
L’Eurovision ci è sempre sembrato un grande evento, ma prima della vittoria al Festival di Sanremo non avevamo mai davvero pensato di avere questa opportunità e ora confrontarci con il pubblico internazionale ci rende molto felici.
Non vediamo l’ora di esibirci sul palco con il privilegio di avere anche un pubblico in presenza.
Per voi è il primo anno come partecipanti, ma avete già avuto modo di seguire la rassegna in passato? Tra le edizioni precedenti dell’Eurovision, c’è qualche brano che avete apprezzato?
Ci è capitato di seguirlo durante il corso degli anni. Ci siamo poi andati a vedere delle performance passate, abbiamo scoperto i Lordi, fantastici, che hanno vinto nel 2006 ed era la prima volta che accadeva ad una band con un pezzo hard rock.
E tra le proposte italiane (anche solo degli ultimi anni)?
Per quanto riguarda gli altri artisti italiani ricordiamo soprattutto la performance di Francesca Michielin, è un’amica e abbiamo anche duettato insieme.
L’Italia insieme alla Finlandia porterà sul palco della Ahoy di Rotterdam un pezzo rock. Avete avuto modo di ascoltarlo (Blind Channel con Dark Side)? Siete pronti al confronto?
Sì, li abbiamo ascoltati e troviamo che siano fortissimi. Ci hanno fatto i complimenti e a nostra volta li facciamo a loro: siamo contenti della partecipazione di un gruppo rock come noi.
Portate all’Eurovision “Zitti e buoni”, un genere che l’Italia non ha mai portato dal suo ritorno in gara ad oggi. Pensate sia possibile dimostrare che non bisogna per forza portare un solo specifico genere per avere successo?
Certamente, noi siamo del parere che per avere successo si debba innanzitutto essere sé stessi e fare musica che ti rispecchi al 100%, senza doverti per forza snaturare per sottostare a regole predefinite.
Il giorno dopo la vittoria di Sanremo avete mostrato qualche esitazione alla domanda se vi sareste presentati a Rotterdam con “Zitti e buoni”. Pensavate forse che fosse scontato andare all’Eurovision con la canzone che ha vinto Sanremo oppure avevate in mente qualche altro brano che alla fine avete scartato?
Più che di esitazione si è trattata di emozione, abbiamo sempre pensato di portare “Zitti e Buoni” sul palco dell’Eurovision. Una possibilità one shot grandissima e non vogliamo sprecarla.
Il poter accedere di diritto alla finale è un’opportunità, se avessimo potuto, non avremmo scelto un’altra canzone, “Zitti e Buoni” ci rappresenta esattamente come siamo ora, pensiamo sia giusto portare questo brano per rappresentare l’Italia quest’anno.
Come e dove avete girato la postcard per l’Eurovision? Ci potreste dire qualcosa in più?
Non vogliamo anticiparvi niente, puntiamo tutto sull’effetto sorpresa, ma sarà tutto in perfetto stile rock.
C’è molta attesa per la vostra esibizione, che tipo di performance e di look dobbiamo attenderci? Potete anticiparci qualcosa?
Anche in questo caso non possiamo ancora svelarvi niente, quel che possiamo dirvi è che abbiamo curato tutto fin nei minimi dettagli e speriamo non ne rimarrete delusi.
Sarà un Eurovision molto particolare, con appena 3.500 fan tra il pubblico nella Ahoy Arena di Rotterdam (ci sarà una separazione pressoché totale tra artisti e pubblico): come vivete questa situazione? Vi mancherà una platea che normalmente è decisamente più numerosa?
Lo diciamo spesso, la dimensione live è la cosa che ci è mancata di più durante questo anno e mezzo. Già solo pensare di poter tornare ad esibirci davanti a un pubblico in presenza, soprattutto internazionale, anche se contingentato ci rende felici. Sarà una bellissima occasione.
Voi che siete stati già in giro per l’Europa, quanto portate di quelle esperienze sul palco di Rotterdam? Quanto è particolare per voi esibirvi in un’arena così grande come l’Ahoy (anche se non sarà possibile riempirla di fan)?
Il tour europeo e l’esperienza a Londra sono state per noi una grande fonte di ispirazione che si ritrova anche nel nostro nuovo album “Teatro d’Ira Vol I”. Un’esperienza che ci ha permesso di crescere anche a livello di sound e di performance. A Rotterdam faremo tesoro di questi momenti passati per cercare di trasmettere al pubblico tutto il nostro amore per la musica.
Se vi è capitato di ascoltare gli altri artisti in gara, ce n’è qualcuno con cui vi piacerebbe collaborare?
Sono tutti quanti degli artisti incredibili. Oltre ai già citati Blind Channel ci piacciono moltissimo gli islandesi Daði & Gagnamagnið, anche loro sono fortissimi, oppure gli Hooverphonic.
Chiudiamo con una domanda di rito in queste occasioni: avete un vostro rito scaramantico o portafortuna?
Non abbiamo un vero e proprio rito scaramantico, solitamente prima di salire sul palco ci piace stare tutti insieme nel camerino e darci la carica a vicenda ascoltando la musica e abbracciandoci, poi c’è chi fa esercizi di riscaldamento per le mani (Ethan), un po’ di concentrazione in solitudine (Thomas) o chi parla con i propri tatuaggi (Damiano).
Ringraziamo ancora una volta per la disponibilità Damiano, Victoria, Thomas e Ethan, a cui vanno i nostri migliori auguri (qui trovate l’elenco completo di tutte le interviste realizzate ai protagonisti dell’Eurovision degli ultimi anni).
Come segnalato in un nostro precedente articolo, i Måneskin sono già arrivati a Rotterdam e questo giovedi (domani) li attenderà la prima prova sul palco, che naturalmente seguiremo con dovizia di particolari.
A questo link potete consultare il calendario completo delle prove che riguarderà proprio i nostri rappresentanti (qui invece quello generale). Pronti a tifare Italia?
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