Eurovision 2022, Stefano Coletta: “Sceglieremo in maniera rigorosa. Conduzione? Ho un paio di idee”

Vengono ancora i brividi a scriverlo e realizzarlo, ma è così: l’Eurovision 2022 si terrà in Italia. E dopo che numerosissime città, in un solo giorno, hanno manifestato il proprio interesse a ospitare l’evento, arriva anche Stefano Coletta, il direttore di Rai1, a tracciare alcune linee.

Lo fa dalle pagine del Corriere della Sera, concentrandosi per buona misura sul progetto che sarà legato al poter ospitare la manifestazione, riportata nel nostro Paese dai Måneskin in una notte che sarà impossibile dimenticare. Di seguito un estratto delle sue parole.

Penso che riportare l’Eurovision nel nostro Paese dopo 31 anni sarà l’occasione per mostrare la grande capacità della Rai di guidare una macchina così complicata e articolata. Sono consapevole che per me, per il vicedirettore Claudio Fasulo e tutto il gruppo che sta dietro a questi eventi comincerà un lavoro straordinario.

E prima ancora, sui Måneskin:

Questi quattro ragazzi romani hanno veramente cambiato la rappresentazione dell’Italia a livello musicale.

Non ci sono timori:

Quando la Rai scende in campo non ce n’è per nessuno. Lavoro in questa azienda da 30 anni e lo dico con orgoglio: realizzeremo un evento alla portata del nostro talento, mantenendo le caratteristiche del Made in Italy, tra cui una certa capacità empatica. L’entusiasmo sarà superiore alle problematicità, basta non perdere il coraggio di essere contemporanei, elevando i linguaggi e le espressioni al tempo di oggi. Poi la gente ti segue.

E schiva la domanda sul ’91:

È chiaro che per fare qualità bisogna mettere in campo delle risorse. Ma credo che l’occasione sia talmente ghiotta che si troverà il modo e le risorse per fare uno show di livello.

C’è già qualche idea sull’impostazione dello show:

Lo show in Italia dovrà avere pluridimensionalità a livello grafico, fotografico, coreografico. Quella delle performing art è la strada da seguire, anche recuperando archetipi importanti del vecchio varietà ma in una chiave moderna e tecnologica.

Tempistiche:

Tra maggio e giugno si mette a punto Sanremo. La priorità è quella, poi si passerà subito dopo all’Eurovision. Del resto è proprio Sanremo ad aver ispirato la competizione europea. Penso che chi vincerà il Festival sarà l’espressione di quello che faremo.

E sulle città ha, per sua stessa ammissione, una preferenza:

Penso che uno dei grandi privilegi della Rai sia la cooperazione davvero profonda che c’è con le diverse città italiane. Io, un po’ anche pensando alla vittoria dei Måneskin, ed essendo romano, immagino Roma come città alveo di questa manifestazione. Alla fine credo che in maniera rigorosa dovremo scegliere l’impianto televisivo che possa inglobare la complessità di uno spettacolo come questo.

Conduttori:

Ho già in mente un paio di idee anche su chi lo potrebbe condurre, sarà un percorso interessante.


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12 Risposte

  1. Aniello marciano ha detto:

    Vedrei bene alla conduzione cabellp e cattelan

  2. FRANCO ONE ha detto:

    La conduzione avviene in lingua inglese e in Italia purtroppo sono pochi i presentatori che parlano in maniera fluente l’inglese. Uno di questi è Alessandro Cattelan, giovane, bravo. moderno. Lo vedrei bene affiancato da Heather Parisi e da Milly Carlucci, sempre per via della conoscenza della lingua inglese. A loro aggiungerei Sarah Fedelbaum.

  3. Lukutis ha detto:

    Nel recente passato eurovisivo abbiamo visto capitali come Stoccolma, Copenaghen, Lisbona e Kiev alternarsi nell’ospitare l’evento. Ma ci sono state anche scelte dettate da altri fattori come Malmo, Tel Aviv e proprio quest’anno Rotterdam.

    Il concetto di “capitale è un buon biglietto da visita” non va esattamente di pari passo con l’organizzazione di un evento e, per quanto possa essere d’attrattiva il contorno artistico, la manifestazione smuove ben altri interessi.

    Sarei felicissimo se nel 2022 si andasse a Roma, ma spero che si ragioni più per dimostrare di saper fare uno show all’altezza delle aspettative piuttosto che offrire ai visitatori un contesto culturalmente di prestigio.

  4. Alessandro Manzato ha detto:

    Io propongo VICTORIA CABELLO, CAMILA RAZNOVICH e RAFFAELLA CARRÀ

  5. Stefano ha detto:

    Vorrei troppo Victoria Cabello alla conduzione!

  6. Terry ha detto:

    Volevo lanciare un’idea che, magari, voi di EurofestivalNews potete girare al direttore Coletta: cioè che nel 2022 la serata delle cover del Festival di Sanremo sia interamente dedicata alle canzoni dell’Eurovision con gli interpreti originali provenienti da ogni nazione, cantata con il concorrente italiano di Sanremo.
    Sarebbe un passaggio di testimone plateale e beneaugurante tra il Festival di Sanremo e l’Eurovision in Italia nel 2022.
    Che ne dite? ;)
    P.s. buon lavoro per quest’anno per tutti voi della redazione. Sarà un anno ricco di lavoro! :)

    • Rryl ha detto:

      Se parliamo dei vincitori delle passate edizioni o di alcuni concorrenti che hanno saputo accattivarsi le simpatie del pubblico, penso ne potrebbe uscire qualcosa di molto interessante.

      Personalmente mi piacerebbe vedere le canzoni italiane vincitrici dell’Eurovision sul palco dell’Ariston ancora una volta. :)

  7. Stefano ha detto:

    Secondo me sarebbe l’occasione per introdurre delle innovazioni rilevanti… ad esempio, perché non reintrodurre l’orchestra per gli artisti che vogliono usufruirne? Alla luce dei risulti di quest’ultima edizione, perché non provare a reintrodurre la regola della lingua?

  8. Terry ha detto:

    Forza Rai, forza Coletta e Vai Italia (non posso dire l’altra parola)!!!
    Ce la faremo sicuramente con il nostro stile, famoso in tutto il mondo, la creatività e l’ingegno italiano.
    Orgogliosa di quei quattro meravigliosi ragazzi e del nostro paese.
    Italia: cuore d’Europa!!! ;)

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