Eurovision Song Celebration 2021: la live-on-tape dei Måneskin e degli altri 25 finalisti.

È da poco terminata la diretta su YouTube della seconda puntata di “Eurovision Song Celebration 2021“, lo show online dell’EBU che ha proposto le registrazioni live-on-tape dei 26 finalisti dell’ultima edizione dell’Eurovision Song Contest con la conduzione di Krista Siegfrids.

eurovision song celebration maneskin

Ricordiamo che questo materiale, girato dalle emittenti partecipanti nel mese di marzo, sarebbe stato utilizzato nel caso non fosse stato possibile organizzare la competizione in presenza. Non compare in questo show il britannico James Newman, ultimo con 0 punti in finale, che ha scelto di non proporre la versione alternativa della sua “Embers“.

La live-on-tape dei Måneskin

La live-on-tape dei Måneskin (girata negli studi di “Che Tempo Che Fa”) ci ha dato modo di vedere come le idee poi portate sul palco di Rotterdam fossero state studiate fin dal primo momento. Il palco – più piccolo in questo caso – dove era posizionato Ethan alla batteria, le inquadrature su Victoria e Thomas nel bridge e le ombre proiettate a sfondo così come l’apertura di sipario iniziale su Damiano.

La band indossa completi total black rispetto al rosso dell’Ahoy Arena anche se Damiano non ci mette molto a rimanere a torso nudo. Ci sono anche gli effetti pirotecnici ma ovviamente in misura minore al tripudio di fiamme e scintille ammirato dal vivo.

Le live-on-tape dei finalisti

Come nello show di ieri sera le esibizioni che abbiamo visto, nell’ordine della finale di sabato 22, hanno o ricalcato le performance delle finali nazionali o sono risultate essere delle prove generali per ciò che poi gli artisti hanno portato sul palco dell’Ahoy Arena.

Rientrano nel primo gruppo i portoghesi The Black Mamba che si esibiscono sul palco del Festival da Cançao con una sempre intensa “Love Is On My Side“. Analogamente Blas Canto (Spagna) aveva preparato una performance sulla falsariga di quella con cui aveva presentato il brano nella finale nazionale.

Come loro anche i finlandesi Blind Channel hanno riproposto la vincente, e dirompente, esibizione dell’UMK 2021 sulle note di “Dark Side” e la francese Barbara Pravi che già dalla finale “Eurovision: c’est vous qui decidez” aveva trovato una formula vincente dal punto di vista registico.

Infine vanno annoverati in questo gruppo TIX (Norvegia) e Tusse (Svezia) che avevano pronti nel cassetto le esibizioni rispettivamente del Melodi Grand Prix e del Melodifestivalen.

Live-on-tape “sperimentali”, se accostate alle esibizioni live, quelle di Cipro, Albania ed Israele dove a cambiare rispetto alle performance della settimana eurovisiva di Rotterdam sono gli abiti di Elena Tsagrinou, Anxhela Peristeri e Eden Alene.

Discorso analogo per la russa Manizha che indossa la stessa tuta rossa sotto un abito tradizionale ben lontano dalla “matrioska” che ha catturato l’attenzione all’Ahoy Arena e a differenza di quel contesto chiude recitando la frase “Be the change you wanna be. Russian woman”, poi proiettate a Rotterdam.

L’esibizione delle Hurricane (Serbia) invece unisce elementi poi rivisti nell’esibizione dal vivo con idee ripescate dal video della entry del 2020 (“Hasta La Vista“). Il Belgio e la Bulgaria si distinguono dal gruppo in quanto la live-on-tape è indistinguibile dall’esibizione dal vivo: la resa scenica è identica sia per gli Hooverphonic che per Victoria.

Diametralmente opposto il discorso per Malta: nessun palco rialzato, nessuna ballerina, niente rosa ma parole ed effetti grafici proiettati a schermo per un’esibizione di Destiny molto statica che non è neanche la lontana parente di quella portata in gara.

Il discorso fatto per Destiny può essere applicato anche alla greca Stefania, dove l’assenza del green screen dà la sensazione di assistere a ben altro spettacolo, e per lo svizzero Gjon’s Tears che aveva già inserito i passi di danza nella sua performance ma senza usufruire della struttura mobile vista dal vivo. Perde molto anche la performance di Senhit (San Marino), girata negli studi Voxson a Roma, che ha basato la coreografia della sua esibizione solo sull’utilizzo della pedana rotante oltre a pagare l’assenza di Flo Rida.

Nella categoria delle esibizioni prive di tutti quegli accessori di scena, come pedane e piattaforme varie, rientra sicuramente la Moldavia che presentava un’esibzione comunque in linea a ciò che abbiamo visto fare a Natalia Gordienko sul palco dell’Ahoy Arena, eccezion fatta per il grido finale.

Grande curiosità per la live-on-tape dei Daði og Gagnamagnið (Islanda) in quanto, a causa della positività al Covid-19 di un membro della band, non hanno potuto gareggiare dal vivo a Rotterdam ma sono stati costretti a scegliere se usare questo video o quello delle prove di Rotterdam.

Hanno infine optato per il secondo e si è trattata di una scelta felice in quanto nell’esibizione di back-up mancano tutti quegli effetti grafici nerd e molto colore, dato nella live-on-tape solo da sfere luminose calate dal soffitto dello studio televisivo.

esc song celebration go_a

Notevole la resa scenica di “Shum” dei Go_A (Ucraina), che avevano già messo a punto l’esibizione replicata poi a Rotterdam con dei giochi di prospettive e riflessi addirittura superiori alla performance dal vivo. Bene anche Jeangu Macrooy (Paesi Bassi) a cui mancavano solo i grandi spazi dell’Ahoy Arena per avere una performance simile a quella della finalissima.

Male invece l’Azerbaigian in quanto l’esibizione di Efendi sulle note di “Mata Hari” è molto carente sia dal punto di vista vocale che visivo, fortunatamente il team ha successivamente migliorato scenografia, regia e costumi permettendo alla loro portabandiera di raggiungere la finale a Rotterdam (20° posto).

Ma, infine, dovendo assegnare “12 punti” ad una live-on-tape la scelta ricadrebbe su Germania o Lituania. Infatti Jendrik e i The Roop hanno filmato l’esibizione di back-up nello stesso studio televisivo a Vilnius (Lituania) dov’è stato ricreato il palco dell’Ahoy Arena di Rotterdam. Il colpo d’occhio è notevole e queste due esibizioni sono state le più credibili come rimpiazzi delle performance live.

Qui di seguito potete rivedere le 25 live-on-tape della seconda serata di Eurovision Song Celebration 2021.


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3 Risposte

  1. Luca ha detto:

    Per curiosità, dove è stata girata la performance di Senhit? Negli studi di SMRtv?

  2. Vincenzo ha detto:

    Per l’esattezza è stato girato a marzo negli studi RAI di Milano, Via Mecenate – Studio M1 + M2 da 1290 metri quadri, giustamente quello di Che Tempo Che Fa. Si riconosce per la forma e perchè sul pavimento si vedono i segni della famosa scrivania con acquario incorporato che è stata abbassata a livello pavimento. Speriamo abbiano lasciato accesa la luce ai pesciolini. Ma gli daranno da mangiare a quei poveri pesci durante la settimana? Nello stesso studio hanno già cantato anche Zitti e Buoni la domenica immediatamente successiva a Sanremo, in completo total white. Incredibile, la RAI ha aggiunto pure gli effetti pirotecnici. Non avevo mai visto effetti pirotecnici usati in uno studio RAI, e comunque uno studio con soffitto così basso. Fortunatamente non è andato a fuoco niente.

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