Måneskin, “Teatro d’Ira Vol.1” fra i migliori album dell’anno per Los 40
Con la fine dell’anno solare inizia la tradizionale passerella dei migliori dischi dell’anno. Principalmente basata sui riscontri di vendite nei vari Paesi, ma non sempre. Nel caso di Los 40 Principales, il maggior network radiofonico spagnolo, la scelta dei 40 migliori album del 2021 è puramente critica. Ed allora è ancora più fonte di orgoglio il fatto che fra questi ci sia “Teatro d’Ira vol.1” dei Måneskin.
L’album dei vincitori dell’Eurovision Song Contest 2021 in Spagna ha raggiunto solo l’ottavo posto eppure lo troviamo al fianco di quelli di una serie di big spagnoli (su tutti C.Tangana e Melendi) ma anche di produzioni internazionali di primissimo piano come “30”, l’ultimo lavoro di Adele, attualmente in testa alle charts di tutta Europa ma anche “Sour” di Olivia Rodrigo, l’altra grande protagonista delle classifiche e “Blue banisters” di Lana Del Rey.
Le motivazioni e la recensione
Si legge nella recensione che si legge su Los40.com:
Dopo essere stati proclamati vincitori dell’ultimo Eurovision Song Contest, gli italiani Måneskin hanno sfondato nella musica internazionale come una delle band rivelazioni del momento. Teatro d’Ira è il loro secondo album, successore de Il ballo della vita.
Con Zitti e buoni, la canzone che ha dato loro la vittoria nel concorso europeo come primo singolo (questo in realtà è inesatto, il primo singolo è Vent’anni ndr), sono molte le sorprese che il quartetto di rock ha incluso in un disco pieno di brani che possono tutti diventare virali.
Questo è il caso di I wanna be your slave, un singolo ha inondato i social per mesi e nella versione deluxe del disco conta una una versione in collaborazione con Iggy Pop. A fianco di questo troviamo brani ‘frenetici’ e senza peli sulla lingua come In nome del padre, le cui strofe sono praticamente un rap in italiano.
Ma, tralasciando il suo stile sbarazzino (solo per un attimo), dentro Teatro d’ira possiamo trovare anche grandi ballate rock come Coraline o Vent’anni, quest’ultima scritta dai quattro membri dei Måneskin durante il confinamento per la pandemia .
Insomma, una incoronazione in piena regola che si aggiunge alla nomination ai Brit Awards, all’inserimento di “I wanna be your slave” fra i dieci brani dell’anno da parte della BBC, al premio Best Rock agli MTV Europe Awards ed alla lunga scia di certificazioni estere.
E proprio questa lunga scia di successi internazionali, che supera largamente quella italiana, conferma – se vogliamo – quanto sia proprio il mercato internazionale la dimensione dei Måneskin.
Sui quali ancora oggi, a sette mesi di distanza dal trionfo, in Italia si leggono invece diverse recensioni – ma anche tantissimi commenti in rete – che tendono a derubricare proprio questo riscontro internazionale, il primo così vasto di una produzione musicale italiana all’estero dopo diversi decenni.
Cos’è Los 40 Principales e perché é importante
Los 40 Principales è la principale radio privata spagnola, leader negli ascolti ma soprattutto il vero termometro della musica ‘giovane’ in Spagna. Di proprietà del potentissimo gruppo editoriale Prisa (che possiede anche il quotidiano generalista El Pais e quello sportivo Diario As e due altre radio nazionali, la all-news Cadena Ser e quella dedicata alla sola musica in spagnolo, Cadena Dial), è ascoltata anche in tutta l’America Latina attraverso nove emittenti gemelle.
Il nome deriva appunto dal fatto che la sua playlist è composta da soli 40 brani, spagnoli e internazionali, che caratterizzano il mainstream nei differenti generi musicali.
I tradizionali premi musicali da essa organizzata, oggi denominati Los 40 Music Awards ed un tempo chiamati Premios 40, sono oggi considerati fra i più importanti in Europa, insieme ai francesi NRJ Awards, fra quelli organizzati dalle emittenti private.
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