Eurovision 2022: Islanda, per il Covid spostato di una settimana il Söngvakeppnin

Credits: EBU / Thomas Hanses

Il Covid-19 provoca modifiche anche alle varie finali nazionali per l’Eurovision 2022 (Torino, 10-14 maggio). In questo caso è il turno dell’Islanda, che si vede costretta a spostare il Söngvakeppnin, l’ormai storica finale nazionale, di una settimana rispetto alle intenzioni.

A effettuare la decisione è stata direttamente la RÚV, l’emittente nazionale islandese. Tutti gli show sono stati spostati in avanti di una settimana. Il nuovo calendario è il seguente:

  • Annuncio di partecipanti e canzoni: 5 febbraio
  • Prima semifinale: 26 febbraio
  • Seconda semifinale: 5 marzo
  • Finale: 12 marzo.

A purissimo livello di incastri eurovisivi, la Söngvakeppnin va dunque a finire nello stesso giorno di quelle del Melodifestivalen in Svezia e del Festival da Cançao in Portogallo.

Rúnar Freyr Gíslason, la testa pensante del concorso, ha spiegato che, nelle opzioni della tv, sarebbe risultato preferibile spostare ancora più in avanti tutto quanto di una settimana al fine di aumentare le possibilità che il Söngvakeppnin si potesse svolgere senza restrizioni e altre conseguenze legate alla pandemia.

Questo, però, non è risultato possibile: c’è una precisa deadline per selezionare le canzoni, che è quella del 13 marzo, per questo la selezione deve essere terminata entro quella data.

Sempre secondo Gíslason, la notizia è stata accolta con comprensione da chi manda avanti il Söngvakeppnin, ma anche dagli stessi artisti in gara, che si sono mostrati unanimi nel sostenere la possibilità del miglior concorso possibile.

Le due semifinali saranno composte da cinque canzoni ciascuna. In ognuna di esse, due andranno in finale per scelta del pubblico: un’ulteriore canzone, indifferentemente tra la prima e la seconda semifinale, sarà salvata da una giuria e portata in finale.

Le cinque canzoni rimaste saranno poi protagoniste, nell’ultimo atto, di un primo round con votazione simil-Eurovision (50% giuria, 50% televoto) per determinare i due superfinalisti, tra i quali il vincitore sarà selezionato con il solo televoto.

Il Söngvakeppnin torna dopo un anno di assenza, dovuto alla riconferma di Daði og Gagnamagnið: il gruppo di Daði Freyr aveva infatti vinto nel 2020 con “Think about things“, ma il concorso era stato cancellato. Nel 2021 si sono ripresentati con “10 years“, chiudendo al quarto posto da quarantenati, visto che prima uno e poi due dei Gagnamagnið erano risultati positivi al Covid-19. L’esibizione utilizzata all’Ahoy Arena di Rotterdam è sempre stata, così, quella della seconda prova.

I migliori risultati islandesi all’Eurovision rimangono così i secondi posti del 1999 di Selma con “All out of luck” e del 2009 di Yohanna con “Is it true“.


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