Eurovision 2022: per EBU la Russia è confermata. Proteste dalla tv svedese

EBU Eurovision

Numerosi media hanno ricevuto questa mattina la seguente comunicazione da parte dell’European Broadcasting Union circa la questione della permanenza della Russia all’Eurovision 2022 di Torino dopo l’invasione dell’Ucraina.

La comunicazione EBU

L’Eurovision Song Contest è un evento non politico che unisce le nazioni e celebra le differenze attraverso la musica. I membri EBU in Russia e Ucraina si sono impegnati a partecipare nell’evento di quest’anno a Torino e intendiamo dare il benvenuto agli artisti di entrambi i Paesi e farli partecipare a maggio. Ovviamente continueremo a monitorare la situazione con attenzione.

Questa la comunicazione ufficiale, che è stata ricevuta con generale disapprovazione, e non soltanto dai fan. Tra le prime reazioni infatti, quella della tv pubblica svedese.

La piccata reazione della Svezia

Da SVT si leva una dura critica, che viene espressa dalla presidente Hanna Stjärne:

L’EBU deve ripensarci. Sono d’accordo con l’idea di base dell’Eurovision come evento non politico. Ma la situazione in Europa è estremamente grave, con l’invasione della Russia in Ucraina. Attraversa tutte le frontiere.

Abbiamo chiesto all’EBU di cambiare idea e seguiremo gli sviluppi da vicino.

La SVT è la prima televisione nazionale che parla in maniera aperta della questione esplosa nella mattina.

L’attuale situazione Eurovision

La televisione ucraina, Suspilne, ha chiesto proprio nelle prime ore del mattino, e con forza, l’esclusione della Russia tanto dall’Eurovision quanto dall’EBU per quel che concerne le sue emittenti affiliate.

Al momento l’Ucraina ha designato i Kalush Orchestra con “Stefania” (dopo la lunga vicenda che ha portato Alina Pash a rinunciare alla partecipazione) per la competizione al Palasport Olimpico, mentre dalla Russia non è ancora arrivata alcuna scelta, sebbene circolino diverse voci.

Qualora dovessero essere presenti sia Ucraina che Russia, queste andrebbero anche a scontrarsi nella prima semifinale, in programma il 10 maggio alle ore 21 con diretta su Rai 1.

Il caso Russia-Ucraina ed Eurovision: gli aggiornamenti e i nostri ultimi approfondimenti sulla questione sono raggruppati qui.


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2 Risposte

  1. Alessandro ha detto:

    L’indignazione degli europei è sempre un po’ troppo a intermittenza, il che la rende poco credibile. Stanti i princìpi di cui ci si riempie la bocca, Israele non sarebbe neanche mai dovuto diventare membro dell’UER. E allo stesso modo dopo l’espulsione della BTRC l’anno scorso, quella della Russia dovrebbe essere praticamente automatica… e non lo è. Questo, a casa mia, è un pantano etico, e come tale indecifrabile e incommentabile. Diciamo che se alla fine la Russia verrà espulsa non piangerò… ma neanche se rimarrà in gara mi straccerò le vesti. Non sta a me dipanare una matassa così ingarbugliata.

  2. Mirko ha detto:

    Sono assolutamente contro le azioni intraprese dal governo russo, ma non ha alcun senso bannare la tv russa e chiudere un occhio verso paesi come l’Azerbaigian o Israele che non fanno nulla di dissimile dalla Russia al danno di Armenia e Palestina.

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