Eurovision 2022: l’Islanda sceglie Sigga, Beta & Elín con “Með hækkandi sól”
La 28° edizione del Söngvakeppnin (Festival della canzone islandese) si è conclusa stasera con la vittoria del trio country Sigga, Beta & Elín, che rappresenterà l’Islanda all’Eurovision 2022.
Sul palco di Torino, dove si terrà la manifestazione europea dal 10 al 14 maggio prossimi, le tre sorelle difenderanno i colori della nazione nordica con il brano “Með hækkandi sól” (Con il sole che sorge).
Il Söngvakeppnin ha visto questa sera la sua conclusione dopo un percorso di avvicinamento durato tre settimane: cinque erano i brani in gara, due qualificati da ognuna delle due semifinali e una wildcard selezionata fra tutti gli eliminati da una giuria tecnica.
Come da tradizione, il primo turno ha scremato le proposte in gara e selezionato le due qualificate al “duello finale” tramite il giudizio del pubblico islandese e di una giuria formata da sette elementi:
- Ragnheiður Gröndal, Islanda (cantautrice e musicista, finalista al Söngvakeppnin nel 2003 con “Ferrari” e nel 2008 con “Don’t Wake Me Up”)
- Tusse, Svezia (cantante, vincitore del Melodifestivalen 2021 e 14° classificato all’Eurovision 2021 con Voices)
- Sóley Stefánsdóttir, Islanda (cantante e musicista)
- Barry Van Cornewal, Paesi Bassi (organizzatore del preparty Eurovision In Concert)
- Stig Karlsen, Norvegia (produttore esecutivo del broadcaster norvegese NRK e capodelegazione della Norvegia all’Eurovision)
- Daði Freyr Pétursson, Islanda (cantante e musicista, secondo classificato al Söngvakeppnin 2017 con “Is This Love?”, vincitore nel 2020 con “Think about things” e 4° classificato all’Eurovision 2021 con “10 Years”)
- Heidi Välkkilä, Finlandia (responsabile marketing del broadcaster finlandese YLE)
Questi, invece, i brani in corsa per l’ambito trofeo e il biglietto per Torino:
- Katla Njálsdóttir, “Þaðan af” (Da lì)
- Amarosis, “Don’t you know”
- Reykjavíkurdætur (Daughters of Reykjavík), “Turn this around”
- Stefán Óli Magnússon, “Ljósið” (La luce)
- Sigga, Beta & Elín, “Með hækkandi sól” (Con il sole che sorge)
Il verdetto del primo round ha qualificato Reykjavíkurdætur e Sigga, Beta & Elín alla superfinale a due, in cui poteva esprimersi solo il televoto (ma le preferenze raccolte si sommavano a quelle del turno precedente).
Contrariamente alle attese dalla vigilia sono state proprio le tre sorelle ad emergere vincitrici e a regolare la concorrenza del gruppo rap al femminile, con un verdetto che ha colto quasi di sorpresa il numeroso pubblico in sala. Katla Njálsdóttir, il duo Amarosis e Stefán Óli Magnússon erano usciti di scena nel corso del primo round.
Nel corso della serata – andata in onda dagli studi televisivi RVK di Reykjavík e condotta dall’attrice, conduttrice ed ex Miss Islanda Ragnhildur Steinunn Jónsdóttir, assieme al cantautore Jón Jónsson e all’attrice e politologa Björg Magnúsdóttir – si è esibito come ospite lo scorso vincitore Daði Freyr scelto internamente da RÚV per l’Eurovision 2021 assieme alla sua band Gagnamagnið dopo la cancellazione dell’edizione precedente a causa del COVID-19, e l’artista svedese Tusse anch’egli reduce dallo scorso Eurovision.
Eurovision 2022: chi sono Sigga, Beta ed Elín
Le sorelle Sigga, Elísabet (Beta) ed Elín Eyþórsdóttir vincono il Söngvakeppnin al primo tentativo con il loro progetto musicale, sotto il quale si esibiscono e producono musica country/folk dal 2011.
Discendono da una famiglia di musicisti: la loro madre, Ellen Kristjánsdóttir, ha provato a rappresentare l’Islanda all’Eurovision partecipando al Söngvakeppnin nel 1989 con “Línudans” (Ballo in linea) e nel 1990 con “Ég læt mig dreyma”(Mi sono permessa di sognare) ottenendo rispettivamente un terzo e un quinto posto.
Con la scelta di “Með hækkandi sól”, l’Islanda torna a cantare nella propria lingua all’Eurovision a tre anni di distanza dalla partecipazione del gruppo Hatari, che con il brano “Hatrið mun sigra” (L’odio prevarrà) si classificò al decimo posto nel 2019.
Dal 2004, anno in cui l’Eurovision ha assunto la sua forma “attuale” implementando le semifinali oltre alla tradizionale finalissima, l’Islanda ha raggiunto l’atto conclusivo in 10 occasioni su 17 (di cui sette consecutive, dal 2008 al 2014). Il miglior piazzamento resta il secondo posto di Selma Björnsdóttir nel 1999, poi pareggiato da Yohanna (Jóhanna Guðrún Jónsdóttir) nel 2009.
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