Eurovision 2022, Mika: “Mi esibirò anche, sarà una sorpresa”

Eurovision 2022 come argomento di primo piano. Mika parla diffusamente del ruolo di presentatore a Torino.

Mika Eurovision

E lo fa in un’intervista a La Repubblica di poche ore fa, in cui ampio spazio è stato dato proprio all’avventura Eurovision del trentottenne nativo di Beirut, che si è concentrato su numerosissimi aspetti.

Mika, tra Eurovision 2022 e il passato

In particolare, ha anche lanciato un’anticipazione importante:

Mi esibirò anche e sto pensando a una performance provocatoria. Sarà una sorpresa. Eurovision non è soltanto uno show, è come un’Expo ma concentrato in pochi giorni.

Se ha mai pensato di entrare da concorrente:

Non lo so, non è mai capitato. Però ci sono cose dell’Eurovision che mi piacevano tantissimo. In Inghilterra è sempre stata una serata sacra, prima in famiglia, poi al pub con troppe birre.

E poi ricorda alcune canzoni del passato, come “Puppet on a string” di Sandie Shaw (Regno Unito 1967, vincitrice), “Love shine a light” di Katrina & the Waves (Regno Unito 1997, vincitrici) e “Fly on the wings of love” degli Olsen Brothers (Danimarca 2000, vincitori). Nell’intervista c’è qualche errore di attribuzione delle canzoni.

La prima viene attribuita, per esempio, a Lulu (la cantante scozzese vincitrice nel 1969) oppure a Petula Clark, mentre gli Olsen Brothers vengono definiti olandesi.

Dai Måneskin ai compagni di viaggio

E sui Måneskin:

Mi ricordo quando sono venuti a cantare a X Factor nel 2018 lì ho visto una cosa molto precisa. Ero scioccato dalla precisione e dalla cura del dettaglio dell’insieme. Questo gruppo ha capito la forza del dettaglio e la forza del gesto collettivo. Mi piace un sacco la precisione con la quale suonano, è tutto molto molto preciso ma poi può essere un po’ selvaggio.

Su Alessandro Cattelan e Laura Pausini:

Con Ale mi faccio grandi risate. Laura è una grandissima lavoratrice. Quando ho organizzato il concerto benefico per il Libano “I love Beirut” l’ho chiamata 24 ore prima e le ho detto: “Se ti procuro il Colosseo ci vai?”. Mi ha detto subito sì e ha lavorato fino alle quattro del mattino. Mi sento molto onorato di fare parte di questo trio perché non sono italiano ma l’Italia e la sua cultura musicale e televisiva mi sono entrate nel cuore.

Ho sempre difeso l’idea dell’Europa. Pur avendo passaporto americano. Anche all’epoca dell’Illuminismo e di Victor Hugo quello che è successo è stato possibile grazie all’apertura tra i confini. I tempi più bui dell’Europa sono stati quando c’erano muri alzati. Non a caso la scenografia dell’Eurovision avrà un sole al centro, una grande luce, idea di Francesca (Montinaro, ndr). Un concetto bellissimo.

Tra preferenze e scelte obbligate

Ed esprime un paio di preferenze:

Ho una predilezione per questa canzone norvegese che parla di lupi e banane, molto divertente. Ma sono neutrale, non posso esprimere preferenze. Nei brani ci sono tantissimi suoni orientali. Anche nel nuovo pezzo dell’Ucraina, è una sorta di rap bizantino.

Si riferisce a “Give that wolf a banana” dei Subwoolfer e a “Stefania” dei Kalush Orchestra.

Infine, sull’esclusione della Russia:

Non avevano scelta, considerando quello che sta succedendo. In una situazione estrema una decisione andava presa. Ci sarà tutta l’Europa, delegazioni di tutti i paesi, come si fa a far finta di niente quando c’è tanta violenza?

Non resta dunque che attendere, anche per scoprire quale performance riserverà Mika agli appassionati dell’Eurovision.

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