Eurovision 2022: il “Meet & greet” di Mahmood dopo la prima prova
Report live da Torino • Anche l’Italia ha finalmente concluso la sua prima prova all’Eurovision 2022, trasmessa per il momento solo sul profilo TikTok dell’Eurovision come le altre prime prove degli altri Paesi partecipanti.
In seguito alla prima prova, eseguita senza Blanco ma con il ballerino Gianmarco Capogna, Mahmood ha preso parte al consueto Meet &greet per la prima conferenza stampa ufficiale. Ad accoglierlo è stata colei che sarà la nostra spokesperson quest’anno, Carolina di Domenico.
Il Meet &greet di Mahmood all’Eurovision 2022
Com’è stata l’esperienza all’Eurovision 2019, che cosa ti porti di quell’esperienza all’Eurovision 2022?
L’Eurovision 2019 mi diede la possibilità di far conoscere la mia musica in tutta Europa. Sapete, dopo l’Eurovision iniziai un tour europeo, pertanto devo tanto a quell’esperienza indimenticabile. Inoltre ho visitato per la prima volta Tel Aviv.
Sei soddisfatto da questa prima prova in vista dell’Eurovision 2022?
Direi che sono soddisfatto al sessanta per cento, penso che si possa fare meglio.
Cosa significa ritornare a cantare davanti ad un pubblico dopo tutto questo tempo?
È incredibile, sono felicissimo. Trovo che sia un’ottima possibilità di raccontare me e la mia storia a qualcuno su di un palco. Non è tanto pensare alla competizione, quanto a concentrare le tue energie e l’eventuale pressione al fine di dare un’ottima performance. Spero che con Blanco non rischiamo di essere troppo in sovrappensiero, quanto di goderci l’esperienza.
Oltre ad essere cantante sei anche autore di canzoni per altri. Quale canzone hai scritto per gli altri ma avresti voluto cantare tu?
In realtà nessuna per un semplice motivo. Nei miei testi inserisco spesso i miei trascorsi personali, perché quando mi esibisco sul palco con le mie canzoni ho voglia di ricordarmi il momento, perché ho deciso di scrivere quel brano. Mi piace tantissimo scrivere per gli altri perché immagino le loro vite, cosa è importante per loro, la loro personalità.
Come mai Blanco non è qui presente? Ci sono stati dei problemi? Avete avuto modo di provare insieme “Brividi”?
Blanco non è qui perché impegnato in un concerto a Firenze, ecco perché non è qui. Abbiamo avuto tempo di provare la nostra performance ed avremo modo di aggiustare i dettagli.
Puoi spiegare cosa vedremo sabato prossimo in Finale?
Non posso dire niente, no spoiler!
Hai qualche rituale pre-performance o qualche atto scaramantico?
In genere mi chiudo nel silenzio prima della performance. Lo so, è insolito, ma è il mio modo di rilassarmi.
Nel 2019 hai lasciato un segno con “Soldi”. Come ti senti ora che ti esibirai all’Eurovision 2022 in coppia con Blanco? Ti senti più a tuo agio?
Le due cose non possono essere messe a confronto. Ricordo che nel 2019 raccontavo la mia storia, di quando ero bambino. Ora con Blanco è un’altra cosa, e credo sia questo il bello della musica: esprimersi in due modi diversi in due occasioni diverse, e cantare con lui è chiaramente un’esperienza diversa dalla quale certamente ho imparato.
La canzone è nata nello studio con Michelangelo, il produttore di Blanco, con il quale abbiamo prima scritto il ritornello e in seguito io ho scritto la mia parte in Sardegna a casa di mia madre e lo stesso ha fatto Blanco. Dopo tre mesi ci siamo incontrati di nuovo e abbiamo ultimato il nostro lavoro, ciò che ne è uscito è un racconto di due generazioni diverse ma con le stesse emozioni.
Quando cantiamo “E ti vorrei amare ma sbaglio sempre” trovo che sia la chiave della nostra canzone. Due generazioni diverse che hanno lo stesso modo di esprimersi verso qualcuno che si ama.
C’è qualche canzone in particolare che ti fa venire i cosiddetti “brividi”?
Ce ne sono un sacco, dovessi pensare a una direi “To Zion” di Lauryn Hill.
Hai mai pensato di cantare in spagnolo? (domanda posta da un giornalista spagnolo)
Mi piacerebbe un sacco, ho scritto davvero un sacco l’anno scorso a Madrid. Mi piacerebbe scrivere qualcosa di nuovo, chissà!
Non è così comune una ballata cantata da uomini sull’amore e la vulnerabilità di esso. Quali sono stati i concetti circa la creazione di questo brano?
Non ci abbiamo pensato molto, tutto è venuto molto naturale. Lo so, è un po’ strano una ballad così, ma per noi è stato normale tanto che neanche ce ne accorgevamo.
Essere vulnerabili è qualcosa di comune, si tende a nascondere le proprie debolezze e dimostrarsi forte, ma diffondere l’amore sul palco deve essere qualcosa di naturale come la vita. Ho tanti parenti e amici che hanno paura di esprimersi, e penso che io e Blanco abbiamo scritto “Brividi” perché non abbiamo paura di essere sinceri tra noi.
Dal palco del Coachella i Måneskin hanno espresso un messaggio molto chiaro contro la Russia, quel “F**k Putin” ha fatto il giro del mondo. Voi vi siete espressi chiaramente sulla questione dell’Ucraina, avete in mente qualche messaggio o iniziativa particolare?
Penso che questa cosa non debba essere vista come una competizione, come un “fare più dei Måneskin”, l’importante è sostenere, sebbene alle volte sembra che non si possa fare di più.
Hai in mente altre collaborazioni con Blanco dopo l’Eurovision 2022?
Certamente, ma non nell’immediato. Alla fine io sono in tour ed anche lui, sarebbe davvero complicato andare in studio e scrivere qualcosa di nuovo.
La conferenza si è conclusa con Mahmood che ha cantato a cappella il ritornello di “Brividi”, sollevando applausi scroscianti in sala stampa.
La prossima conferenza stampa si terrà sabato 7 maggio, dopo che Mahmood e Blanco avranno concluso la seconda prova al Pala Olimpico di Torino. Uno spezzone della prova delle giurie del 9 maggio sarà trasmessa durante il Live Show della prima semifinale dell’Eurovision 2022, il 10 maggio, e poi finalmente i nostri rappresentanti avranno l’occasione di brillare sul palco durante la finale del 14 maggio.
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