Mika sulle sue passate critiche all’Eurovision: “Ha fatto un salto in avanti, oggi ha un impatto incredibile”

C’eravamo tanto… poco apprezzati. Quando Mika è stato annunciato come conduttore dell’Eurovision Song Contest 2022 – assieme a Laura Pausini e Alessandro Cattelan – più di qualche sopracciglio si era alzato ricordando dei commenti poco felici che l’artista libanese, naturalizzato britannico, aveva espresso in passato sull’evento.

I fatti risalgono al 2015, quando intervistato da Radio RTL France, Mika si lasciò andare ad un laconico giudizio sull’Eurovision:

La maggior parte delle canzoni che sono all’Eurovision sono vergognose. Sono una merda. Non credo sia consentito portare canzoni migliori. Non fa parte di quel gioco. Devi per forza presentare canzoni terribili.

Nella stessa occasione l’artista, reso celebre da brani quali “Relax, take it easy” e “Grace Kelly“, aveva rivelato di aver rifiutato per ben quattro volte la proposta della BBC di rappresentare il Regno Unito all’Eurovision, a partire dal 2011.

La parole di Mika in conferenza stampa

Arrivato al Pala Olimpico di Torino per la prima conferenza stampa dei conduttori dell’Eurovision Song Contest 2022, Mika, a precisa domanda, ha potuto riflettere su quelle parole:

Quello che intendevo era una reazione a una domanda fatta in quel periodo. Ho guardato l’Eurovision da sempre, ho amato molte cose ma ce ne sono altre che non mi sono piaciute, esattamente come per chiunque abbia visto questo evento negli anni. La cosa fa parte del processo.

All’epoca non volevo prendervi parte come cantante ma non significa che da ragazzo quando vidi Dana International su quel palco non sentissi che quella fosse una delle cose più incredibili che avessi visto: “Wow! Dove posso trovare un’altra artista simile?”.

Per Mika la grande differenza è arrivata con i miglioramenti produttivi dietro all’evento che l’hanno portato ad avere una portata globale; si pensi alla partecipazione dell’Australia, alla trasmissione Oltreoceano dove addirittura il format è stato ripreso con l’American Song Contest:

Tanti elementi produttivi hanno fatto fare un salto in avanti a Eurovision, è diventato anche una competizione per vedere quale paese possa fare meglio del precedente nell’organizzazione.

È incredibile l’impatto che Eurovision riesce ad avere oggi, quello che è successo ai Måneskin è notevole, così come per molti artisti che li hanno preceduti. Una rilevanza in grado di portare grandi canzoni che sono il simbolo dei diversi paesi che partecipano.

Resta quindi l’orgoglio per Mika di essere parte della squadra che realizzerà questa edizione dell’Eurovision Song Contest e la volontà di dare il 110 percento per la riuscita dell’evento, mettendo da parte le opinioni del passato:

Io credo che Eurovision sia uno show enorme, una grandissima opportunità per ascoltare musicisti in giro per l’Europa e Australia e io sono fiero di partecipare ad un evento che negli ultimi cinque anni è diventato oggetto di un enorme investimento finalizzato a realizzare uno show in grado di avere una vera rilevanza, senza perdere tutto quello che ha reso questo show fantastico e che noi amiamo, dai contrasti al glitter.

Se le rimpiango oggi (le parole del 2015, n.d.a.)? Posso dire che mi sento a disagio a parlarne, ma quello che posso dire è di essere qui per dare il mio meglio affinché si possa realizzare il migliore show possibile.

Mika e il Libano all’Eurovision

In chiusura di conferenza c’è spazio per un commento anche sul suo paese d’origine, il Libano, che fu ad un passo dalla partecipazione all’Eurovision nel 2005 ma fu squalificato per tre anni per non voler trasmettere l’esibizione di Israele.

Una vergogna che il Libano non partecipi all’Eurovision, sarebbe bellissimo. Abbiamo iniziato questa conferenza sottolineando l’idea che la musica è spesso capace di avvicinare. Ci sono tantissimi talenti in Libano e la diaspora libanese è arrivata in tutto il mondo.

Il Libano è una finestra del Medio-Oriente sul Mediterraneo. Vorrei rivederli in futuro, se succedesse ne sarei felicissimo. Se potessi anche aiutare in qualche modo sarei felicissimo di farlo.

Potrebbe essere lui stesso un rappresentante del paese all’Eurovision Song Contest, d’altronde nel 2008 si propose all’emittente pubblica libanese TL pur dimenticando della squalifica del suo paese.

In attesa di vedere Mika nei panni del concorrente, se mai accadrà, stasera per lui sarà il momento del debutto ufficiale come presentatore, al fianco di Laura Pausini e Alessandro Cattelan. L’appuntamento è alle ore 21:00 in diretta su Rai 1, Rai Play, Rai 4K e Rai Radio 2.


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Una risposta

  1. pointless_nostalgic ha detto:

    Essere fan dell show non significa difenderlo sempre e comunque. Ci sono state annate orribili da un punto di vista musicale, in particolar modo quelle della prima decade degli anni 2000. Questo ormai è universalmente riconosciuto, così come è evidente che la qualità e la diversità siano progressivamente aumentate – solo nella prima semifinale di questa edizione si contano circa 15 stili diversi su 17 canzoni… Il Contest è cambiato in meglio e quindi mi ritrovo profondamente nella parole di Mika e sono contento sia stato scelto per condurre questa edizione.

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