Eurovision, Martin Österdahl: “Se vincesse l’Ucraina, parleremmo con la tv del paese”
Con la prospettiva sempre più concreta di una vittoria dell’Ucraina all’Eurovision 2022, molti si chiedono se il paese sia in grado di ospitare l’evento il prossimo anno, vista la guerra in corso scatenata dalla Russia.
C’è da ricordare che, come da regolamento, la nazione vincitrice del contest non è costretta a sobbarcarsi l’organizzazione dell’edizione successiva. Può infatti passare la palla all’EBU, che si troverebbe a dover scegliere a chi assegnare onore ed oneri.
Martin Österdahl, supervisore esecutivo dell’Eurovision 2022, ha chiarito in una conferenza stampa al Pala Olimpico di Torino cosa succederebbe in caso i Kalush Orchestra trionfassero con “Stefania” nella finale di sabato 14 maggio:
Non è nostro dovere fare ipotesi su chi vincerà. Quello che succede quando abbiamo un vincitore è che si apre un dialogo con la rete che vince. È un processo standardizzato ogni anno, c’è una timeline precisa nel ciclo annuale del progetto, ci sono delle garanzie di cui abbiamo bisogno, affinché sia assicurato poter spostare l’evento in un altro posto in sicurezza. Avviveremo quella discussione con chiunque vinca, come sempre.
Appare chiaro che, in questo momento, la tv ucraina UA:PBC (Suspilne) si troverebbe in seria difficoltà a imbarcarsi – da sola – in un’avventura che comporta molto dispendio economico, e non solo. Possibile invece una co-produzione con un’altra tv in gara, come accadrebbe in caso di vittoria australiana.
Eurovision 2023: la proposta della Svezia all’Ucraina
E c’è già chi si offre volontario, come la Svezia. Come riportato da Aftonbladet, la sindaca di Stoccolma Anna König Jerlmyr ha dichiarato di aver contattato l’ambasciatore ucraino nel paese scandinavo per offrire la propria disponibilità a ospitare il concorso in caso di vittoria ucraina.
Stoccolma, d’altronde, è città gemellata con Kiev.
Ci si chiede cosa succederebbe se l’Ucraina dovesse vincere sabato. Non vogliamo che gli spettatori esitino a votare per il loro preferito se hanno dubbi sulla possibilità di organizzare la gara. Vogliamo comunicare all’Ucraina che può organizzare la gara a Stoccolma, se necessario.
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Osterdahl è svedese e ha già trovato la soluzione per portare l’Eurovision in Svezia.
Altro che solidarietà al popolo Ucraino! dio denaro che arriverà al suo paese dai contributi Ebu. Ecco perché la Svezia ha mollato la presa e tifa Ucraina.
Tutti con la volpe sotto l’ascella. Ma io non credo agli asino che volano.
Trovo alquanto fuori luogo di parlare di vincitori , QUI SI DISCUTE DI CANZONI non di guerra e per quanto la guerra sia una cosa orrenda , dobbiamo essere obiettivi e votare la CANZONEE. Se nn ci fosse stata la guerra non avreste ragionato così….è poco sportivo , poco professionale.
Eccoli qua già pronti gli avvoltoi, ma saranno in buona compagnia, altri big five si aggiungeranno.
La domanda nasce spontanea: a cosa serve adesso far vincere a tutti i costi l’Ucraina se poi non potrà ospitare?
Il vincitore lo decideranno giurie e televoto. È normale che il responsabile dell’evento chiarisca cosa fare in caso di vittoria dell’Ucraina, visto che è una domanda che si fanno tutti e le sue parole sono state molto chiare, senza dover vedere del marcio in tutto.