Eurovision 2022, la Polizia sventa attacchi hacker ai sistemi di rete della rassegna

Diversi erano stati, nel corso delle ore e dei giorni passati, i rischi legati alla possibilità di attacchi hacker verso l’Eurovision 2022, quest’anno ospitato a Torino e poi conclusosi ieri sera con la vittoria dell’Ucraina e dei Kalush Orchestra.

Attacchi che, come vi abbiamo riportato, erano rivolti sia al sito web dell’evento, cliccatissimo durante la settimana dell’Eurovision 2022, ma anche e soprattutto al sistema di votazione messo in piedi tramite tecnologie web per raccogliere i risultati di giurie e televoto e stilare la classifica finale, con forti rischi legati soprattutto alla serata finalissima.

Tali tentativi di sabotaggio sono stati pilotati principalmente da gruppi sovversivi filo-russi, con l’intento chiaro di danneggiare l’Eurovision 2022, che non solo ospitava i concorrenti ucraini, ma si è anche prestato come potente vetrina, in maniera diretta e indiretta, per la diffusione di messaggi a favore della pace e del sostegno a Kiev.

Eurovision 2022, la Polizia sventa attacchi hacker

Il Commissariato di Polizia di Stato Online ha informato che, durante l’Eurovision 2022, sono stati registrati effettivamente diversi tentativi di attacco ai sistemi informatici della kermesse canora europea, poi sventati dagli esperti del CNAIPIC, il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la  Protezione delle Infrastrutture Critiche, nucleo in seno alla Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Dalle informazioni pubblicate, si apprende che gli hacker hanno tentato di infiltrarsi e sabotare non solo la prima semifinale dell’Eurovision 2022, che ne ha rappresentato la vera e propria inaugurazione, ma anche lo show della finalissima.

Gli attacchi, principalmente di natura DDOS, erano diretti principalmente verso le infrastrutture di rete, e si sono concentrati sia durante le esibizioni che nel corso delle operazioni di voto. Le offensive degli hacker sono state particolarmente intense durante le apparizioni dell’Ucraina.

L’attività di monitoraggio del CNAIPIC, che ha coinvolto a rotazione oltre 100 specialisti per oltre 1000 ore di lavoro, ha scandagliato enormi quantità di dati, individuando comportamenti illeciti e mettendo in opera procedure di sicurezza condivise con la Rai, già elaborate con lo scopo di proteggere il corretto svolgimento degli eventi di rilevanza internazionale.