Eurovision 2022: le charts ufficiali premiano Kalush Orchestra e altri otto artisti
Come di consueto ad una settimana dalla conclusione dell’Eurovision 2022 arrivano i dati degli istituti ufficiali di rilevazioni delle vendite dei brani dell’Eurovision.
Si tratta di dati che comprendono le vendite fisiche, quelle digitali da tutte le piattaforme di rilevazione ed in qualche caso (come per esempio in Italia, Francia e Spagna) anche lo streaming. In qualche paese invece, la classifica ufficiale calcola esclusivamente i passaggi radiofonici e lo streaming.
Va ricordato inoltre, a livello metodologico, che il Belgio ha classifiche separate per l’area francofona e per quella fiamminga, a cui si aggiunge la chart radio dell’area di lingua tedesca e che alcuni Paesi (come Malta e gli stati della ex Jugoslavia) hanno classifiche separate per i brani nazionali e per quelli internazionali.
Lituania is the new Svezia
Il dato curioso che emerge è che la Svezia non è più il solo Paese dove entrano in classifica quasi tutti i brani dell’Eurovision. Adesso il primato è condiviso con la Lituania, dove la classifica ospita 26 brani su 40 dell’Eurovision 2022.
Vincono i Kalush, ma successi per pochi
I dati ufficiali dicono che, come iTunes aveva lasciato intendere, ci sono state edizioni migliori sul fronte delle vendite. Kalush Orchestra, trionfatori a Torino, sono quelli che fanno registrare i dati migliori, con il primo posto in patria ed in Lituania, il settimo in Svezia e altri nove piazzamenti a partire dalla 17 (Estonia), compreso la posizione 53 in Italia, dove come abbiamo detto, è l’unico brano in classifica, ma anche il primo brano eurovisivo internazionale dopo 8 anni.
Discreti i risultati post-Eurovision 2022 di Mahmood e Blanco, la cui “Brividi” era entrata in classifica già con diversi primati incassati ai tempi di Sanremo ed ai 4 dischi di platino e che ora aggiungono il terzo posto in Lituania, il quarto ad Israele e altri 6 piazzamenti a partire dalla numero 11 in Lussemburgo.
Gli altri primati in classifica
Prima dell’Eurovision avevamo registrato il primo posto di Mia Dimšić in Croazia, Cornelia Jakobs in Svezia, Konstrakta in Serbia, Systur in Islanda e Stefan in Estonia.
Si registra oltre a loro, il primo posto in Slovenia per LPS, per Emma Muscat e la sua “I am what I am” a Malta, di S10 con “De Diepte” nei Paesi Bassi (per lei anche il sesto posto nel Belgio germanofono, l’ottavo in Lituania e altri due piazzamenti) e della stessa Konstrakta anche in Croazia.
A questi si aggiungono due exploit curiosi: il primo è quello dell’irlandese Brooke, che con la sua “That’s rich” è stata per una settimana in testa all’airplay britannico e quello ancora di Mia Dimšić. La cantautrice croata infatti è uscita con un EP dal titolo “Guilty pleasure” che comprendeva la versione in inglese e quella croata della sua canzone ed altri tre singoli: inserito come ovvio fra gli album, ha raggiunto anche in questo caso la vetta in Patria.
Gli altri piazzamenti in top 5
Detto del secondo posto nel Regno Unito di Sam Ryder e della sua “Space man” (per lui anche piazzamenti in altri 6 paesi), non male la performance di Maro che è quarta in Portogallo e terza in Lituania ma soprattutto quella di “Miss you” di Jérémie Makiese, secondo nelle Fiandre, terzo nel Belgio vallone ed in classifica, oltre ad altri due piazzamenti.
“Hold me closer” di Cornelia Jakobs oltre al primato in patria, mette a referto anche il quinto posto in Lituania e altri 6 piazzamenti col picco della 14 in Islanda; “Sekret” di Ronela Hajati il terzo posto in Albania; “Give that wolf a banana” dei Subwoolfer il quarto in Norvegia (più il decimo in Lituania, l’undicesimo in Islanda e altri 4 piazzamenti); “Jezebel” dei The Rasmus il quarto in Finlandia (più l’ottavo in Repubblica Ceca e altri due piazzamenti); “Snap” di Rosa Linn il terzo in Armenia.
I brani in Top 10
Annata difficile anche per le certificazioni. A parte Mahmood e Blanco, l’unica altra per ora, come abbiamo già detto è il disco d’oro di Chanel in Spagna, dove però non è andata oltre la posizione 13 (forse anche penalizzata da una classifica surreale che questa settimana vede i singoli dell’ultimo album di Bad Bunny occupare 22 delle prime 25 posizioni…).
Il miglior piazzamento, per la rappresentante spagnola è il nono posto in Lituania, cui seguono altri tre piazzamenti. La posizione 8 è invece il picco per Malik Harris (in Germania), miglior risultato per una entry tedesca dal 2018.
Appena dignitoso il risultato per la greca Amanda Tenfjord, che nella chart nazionale si ferma al nono posto. Ignorata invece sia a Cipro che in Grecia Andromache, che non compare nella top 100. Non ce la fa invece ad entrare in Top 10 Lum!x che in Austria si ferma all’undicesimo posto.
La compilation
Per la compilation, come di consueto, dopo gli ottimi risultati a livello digitale, risultati minori – ma quest’anno pur sempre interessanti – a livello generale: primo posto nel Regno Unito (non succedeva da diversi anni), in Austria, Germania, Irlanda, Paesi Bassi e Svizzera, terzo in Danimarca. l’undicesimo in Australia. In Italia, dove aveva raggiunto la vetta su iTunes, si ferma invece alla 47 nella chart ufficiale.
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