Eurovision 2023: per il Benidorm Fest la Spagna guarda a Sanremo (e non solo)

La Spagna raddoppia  dopo il terzo posto all’Eurovision 2022 di Chanel con “SloMo”. L’operazione di rilancio del Benidorm Fest abbinandolo alla selezione eurovisiva è riuscita, sia in termini di ascolti che di risultati – anche i voti spagnoli sono stati annunciati da Nieves Alvarez dalla località balneare della Comunidad Valenciana.

Le novità per l’edizione 2023

La macchina organizzativa per la nuova edizione è già in moto e secondo quanto emerge da ESCMag, un celebre podcast spagnolo, RTVE starebbe preparando una nuova edizione che somiglia moltissimo al Festival di Sanremo.

Le serate da tre diventerebbero quattro, con due alternative: tre serate di semifinale ed una finale oppure due semifinali, una serata dedicata alle cover ed una finale.

Certo è che l’ottimo risultato ottenuto da Chanel, forse anche oltre le reali aspettative – al di là dell’ovvio tifo per la propria rappresentante – potrebbe fungere da stimolo per alzare anche il livello di popolarità degli artisti in gara che nella prima edizione non era altissimo, almeno guardando al mainstream spagnolo attuale.

Anche il ritorno di un brano eurovisivo spagnolo in testa alla chart nazionale (e questa settimana anche dell’alta rotazione del potentissimo network radiofonico privato Los 40), potrebbe aiutare.

Verso una preselezione regionale?

L’altra notizia, che arriva sempre da fonti spagnole è che RTVE sarebbe tentata dall’idea di far svolgere una sorta di talent show all’interno delle tv pubbliche delle varie comunità autonome, dal quale possa uscire un artista da inserire nella preselezione spagnola

Per adesso il progetto sarebbe soltanto a livello di ‘sondaggio’, sulla base del buon riscontro delle galiziane Tanxugueiras in gara in questa edizione del Benidorm Fest.

L’operazione vedrebbe coinvolta la Forta, l’organismo che riunisce appunto le tv delle varie comunità autonome della Spagna, ma non è però di facile realizzazione. Sia perché la Comunidad Valenciana, che è uno dei main sponsors del Benidorm Fest non sembrerebbe entusiasta, sia perché appunto non garantirebbe alcun posto sicuro nella line-up, sia perché- infine, ma non meno importante – RTVE vorrebbe evitare di mettere le varie realtà regionali una contro l’altra, viste anche le tensioni che ogni tanto riaffiorano.

Ecco perché nel caso si trovasse un accordo sul talent, il format- indipendente dal Benidorm Fest – andrebbe calibrato coi giusti pesi e contrappesi.

Perché la Forta è importante

La Forta è l’organizzazione che riunisce le radio-televisioni regionali pubbliche delle varie comunità autonome (una sorta di regioni, l’ente amministrativo di primo livello spagnolo).

O meglio ne riunisce 12 su 17 (Andalusia, Aragona, Asturie, Baleari, Canarie,  Castiglia-La Mancha, Catalogna, Galizia, Madrid,  Murcia, Paesi Baschi, Valencia). Restano fuori, la tv pubblica dell’Extremadura e le quattro comunità le cui tv regionali sono private (Cantabria, Castiglia-Leon, La Rioja, Navarra).

Non è la prima volta che Forta prova ad entrare all’Eurovision. Da diversi anni infatti, questa organizzazione chiede alla EBU l’affiliazione, ponendo come esempio l’omologa Ukib (United Kingdom Indepedent Broadcasting), alla quale però oltre alle due tv pubbliche di Scozia (STV) e Galles (S4C, l’emittente che ha curato le partecipazioni gallesi allo Junior Eurovision), anche la ITV che invece è un network nazionale a tutti gli effetti, con 15 branche territoriali fra Inghilterra, Irlanda del Nord e isole del Canale.

Per l’accesso al consorzio EBU, serve inoltre l’ok di RTVE, che però finora ha espresso parere contrario, anche in relazione alle pressioni di baschi, galiziani e catalani, le tre comunità dove il fermento indipendentista è più forte. Ecco dunque che l’eventuale presenza delle tv autonome al Benidorm Fest avrebbe un peso importante.

Il precedente eurovisivo con Andorra

Il quadro, come si vede, è estremamente delicato anche perché in Spagna hanno ben presente l’incidente diplomatico sfiorato in occasione dell’Eurovision 2004 e del debutto di Andorra nella competizione.

In quella occasione, RTVA si fece aiutare nella selezione e non solo, da TV3 Catalunya, aderente proprio alla Forta, che di fatto organizzò “12 Punts”, lo show dal quale uscì Marta Rouré con la sua “Jugarem a estimar nos”.

La partecipazione fattiva a sostegno di Andorra della tv autonoma da sempre megafono degli indipendentisti catalani, fu vista da RTVE come una sorta di partecipazione “mascherata” della Catalogna, tanto che la tv spagnola minacciò di non trasmettere la semifinale nella quale lo stato pirenaico si esibiva. L’incidente rientrò ma già dall’anno successivo RTVA interruppe la collaborazione con TV3.

Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa

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