Eurovision 2023, l’EBU: “Ecco perché non sarà ospitato dall’Ucraina”

Microfono di cristallo

Con una durissima nota diffusa in questi minuti, l’EBU (European Broacasting Union) specifica e riconferma le motivazioni che l’hanno indotta a spostare l’Eurovision 2023 lontano dall’Ucraina, pure vincitrice con “Stefania” dei Kalush Orchestra.

Una presa di posizione forte che suona anche da monito per tutti coloro che – anche al di fuori dell’Ucraina – stanno facendo pressioni sull’EBU perchè rimetta in gioco la candaiatura ucraina. Su tutti, il primo ministro britannico Boris Johnson e il suo sottosegretario alla cultura, ai media ed all’informazione Nadine Dorries. Ma anche la tv polacca, che aveva espresso il proprio sostegno alla candidatura ucraina.

 

Nel comunicato EBU si legge:

L’EBU comprende appieno la delusione che ha accolto l’annuncio che l’Eurovision Song Contest (ESC) 2023 non può essere organizzato in Ucraina, il paese vincitore di quest’anno.

La decisione è stata guidata dalla responsabilità dell’EBU di garantire che le condizioni siano soddisfatte per garantire la sicurezza di tutti coloro che lavorano e partecipano all’evento, la cui pianificazione deve iniziare immediatamente nel paese ospitante.

Almeno 10.000 persone sono solitamente accreditate per lavorare all‘Eurovision Song Contest, inclusi troupe, personale e giornalisti. Si prevede che altri 30.000 fan si recheranno all’evento da tutto il mondo. Il loro benessere è la nostra prima preoccupazione.

È quindi fondamentale che le decisioni prese in relazione a un evento televisivo in diretta così complesso siano prese da professionisti della radiodiffusione e non diventino politicizzate.

Le regole dell’Eurovision Song Contest, concordate da tutte le emittenti partecipanti, affermano chiaramente che l’evento può essere spostato in una situazione di forza maggiore come una guerra in corso.

Il questionario sulla sicurezza

Fra i motivi che avrebbero spinto sulla decisione, a quanto sembra, anche una insoddisfacente risposta al questionario sulla sicurezza:

In risposta al questionario di sicurezza dell’EBU, una serie di rischi che avrebbero un impatto sulla pianificazione immediata di un evento così grande, incluso il rischio “grave” di incursioni aeree/attacchi di aerei o attacchi di droni o missili, che possono causare vittime significative, sono stati evidenziati dalla valutazione ucraina fornitaci.

Inoltre, l’EBU ha chiesto il parere di esperti di sicurezza di terze parti che affermassero chiaramente che le contromisure proposte per mitigare le minacce che pianificavano l’evento in Ucraina erano insufficienti per un evento pubblico internazionale e la valutazione del rischio di un incidente di massa dovuto al conflitto in corso è “alto”.

Oltre alle preoccupazioni per la sicurezza, il continuo conflitto in Ucraina rende le delegazioni ei partecipanti riluttanti a recarsi nel paese. Abbiamo anche notato il commento fatto dal Segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, secondo cui la guerra in Ucraina “potrebbe durare anni”.

Un altro appunto riguarda la città di Uzhgorod, nell’Oblast Zakarpatya, località al confine con la Romania indicata da UA:PBC come una delle tre possibili sedi del contest insieme a Kyiv e Leopoli:

Per quanto riguarda la possibilità di ospitare il Contest in un luogo di confine vicino a un paese confinante, le specifiche delle sedi suggerite e la mancanza delle necessarie infrastrutture circostanti, non soddisfano i requisiti dell’ESC.

Via alla ricerca della sede

Dunque, scrive l’EBU, il tempo stringe e quindi servirà trovare in fretta una nuova sede per cominciare a lavorare sulla nuova edizione:

Nel trarre le sue conclusioni, l’EBU ha anche preso atto che, sulla base delle nostre informazioni attuali, nessun grande tour internazionale di concerti visiterà l’Ucraina per tutto il 2023.

Tutto ciò contribuisce alla valutazione complessiva dell’EBU secondo cui in termini di sicurezza e garanzie operative non sono soddisfatti i requisiti necessari per l’hosting, come previsto dal Regolamento dell’Eurovision Song Contest.

Tenendo conto di tutto ciò, l’EBU, con rammarico, ha deciso di spostare l’evento in un altro paese e continuerà le discussioni sulla ricerca di una location adatta per l’Eurovision Song Contest del prossimo anno. Siamo felici di impegnarci ulteriormente con il nostro membro ucraino UA:PBC su tutte queste questioni.

I colloqui con la BBC sono in corso, anche la Cornovaglia si è recentemente candidata. Probabile che a fine estate venga annunciata la sede dell’Eurovision 2023.


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Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa

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