Eurovision 2023, la prima partecipante arriva da Israele: è Noa Kirel

Noa Kirel

La prima partecipante ufficiale dell’Eurovision 2023 arriva da Israele ed è un nome molto pesante. Si chiama Noa Kirel, è nata nel 2001 e può essere definita tranquillamente la cantante pop del momento in Israele.

A selezionarla, come aveva annunciato, è stata la stessa emittente Kan, che dopo l’insuccesso dell’abbinamento con X Factor e l’eliminazione in semifinale di Michael Ben David, ha deciso di tornare ad affidarsi, almeno per l’artista ad una commissione interna, che ha indicato il nome di Noa Kirel.

In questo caso, a decidere sono stati 10 membri, nominati dall’emittente, per la prima scelta interna della tv dal 2014, la prima per la neonata emittente, fondata solo nel 2017.

Noa Kirel è uscita da un lotto di 78 nomi,  selezionati fra gli artisti col maggior numero di passaggi radiofonici in Israele ed i nomi candidati a “Best singer” e “Best Group” negli ultimi 4 anni. In una seconda fase, ciascun membro ha scelto due nomi e poi dalla shortlist è uscita una sorta di classifica, che ha premiato Noa Kirel.

Giovane stellina del pop israeliano

In un periodo in cui Israele è molto prolifico di giovani stelle del pop under 18, quasi tutte ragazze, Noa Kirel è forse l’emblema di questo momento.  Figlia della Aliyah, la diaspora del popolo ebraico verso la terra di Israele, la rappresenta appieno (genitori di origine ashkenazita, cioè europea, nel suo caso austriaca e sefardita, cioè marocchina).

Sin dal 2015, ancora quattordicenne, ha iniziato a scalare le classifiche: quattro singoli al primo posto, più altri in top 3, diversi dischi di platino già vinti – nonostante sia ancora in attesa del primo album. Numeri che le sono valsi, oltre alla firma con l’etichetta statunitense Atlantic Records (gruppo Warner) anche la vittoria ininterrotta del Best Israeli Act agli MTV Europe Music Awards dal 2017 ad oggi.

Quando non aveva ancora compiuto 20 anni era già stata giudice in due diversi talent show e ospite anche all’edizione 2019 di Rising Star, che ha incoronato Eden Alene per l’Eurovision 2020).

Figlia di un manager di una importante azienda importatrice di vetro, nel 2020 ha svolto il servizio militare presso la banda dell’Esercito. Al suo attivo anche collaborazioni con Nicki Minaj, Jason Derulo e numerosi altri big statunitensi ed israeliani. Dal 2019 canta anche in inglese, dopo gli esordi in ebraico.

Non è ancora chiaro se la canzone sarà scelta attraverso un galà oppure anche questa sarà selezionata internamente. Quella che vedete sopra è la sua ultima hit (uscita a Gennaio 2022, quindi non  elegibile per l’Eurovision 2023).

Israele all’Eurovision Song Contest

Eliminato in semifinale a Torino  con Michael Ben David e la sua “I.M”, Israele cerca riscatto, ma in realtà negli ultimi anni la classifica gli ha quasi sempre sorriso visto che quella di Ben David è stata la prima eliminazione in sei edizioni.

Nel palmares ci sono 4 vittorie (1978 con Izhar Cohen & Alphabeta e “A Ba Ni bi”; 1979 con Milk & Honey e Gali Atari ed il brano “Hallelujah”; 1998 con Dana International e “Diva” e 2018 con “Toy” di Netta), ma anche due secondi posti (Avi Toledano nel 1982 e Ofra Haza nel 1983) ed un terzo posto (Duo Datz, 1991).

Non c’è ancora indicazione sulla location che ospiterà l’Eurovision 2023, dopo il no della EBU (European Broadcasting Union) all’Ucraina vincitrice a Torino, per motivi di sicurezza. Si fanno sempre più consistenti le candidature di Regno Unito – che nelle ultime ore ha visto farsi avanti anche Bristol – e Belgio (a Bruxelles).


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Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa

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