Eurovision 2023, l’Azerbaigian conferma la partecipazione
Dopo l’annuncio di Liverpool come città ospitante, oggi l’Azerbaigian ha confermato la partecipazione all’Eurovision 2023 in Regno Unito.
L’emittente nazionale della terra del fuoco Ictimai TV ha confermato la partecipazione, ma non sono stati rivelati dettagli circa la modalità di selezione del proprio rappresentante. È probabile però che anche per l’anno prossimo ci sarà una selezione interna, come l’Azerbaigian ha fatto ogni anno dal 2015 ad oggi e come fece anche nel 2009.
Sarà un’edizione in cui l’Azerbaigian dovrà fare i conti con quanto successo lo scorso anno. L’emittente del Paese infatti, dopo la fine dell’Eurovision 2022, è stata sospettata di alcuni imbrogli dovuti a sospetti scambi di voti con altri cinque Paesi (San Marino, Polonia, Georgia, Azerbaigian e Romania). La punizione toccata a questi sei Paesi è stata la sostituzione per conto di EBU dei voti “corrotti” con altri voti elaborati da un algoritmo, ed è accaduto sia per la seconda semifinale che per la finale.
Variegate sono state le reazioni dei Paesi, da Georgia e San Marino che chiedevano chiarezza fino alla Romania che dopo aver inizialmente minacciato il ritiro ha comunicato le proprie intenzioni di risolvere il contenzioso tramite uno studio legale in Svizzera. Questa è stata la dichiarazione dell’Azerbaigian in merito:
Una lettera ufficiale di investigazione è stata subito spedita agli organizzatori. Abbiamo detto che avremmo annunciato i voti della nostra giuria, non i risultati della trasmissione dal vivo, e avremmo reso pubblica la cosa. Solo allora ci hanno detto di stranezze nei voti di sei Paesi, incluso l’Azerbaigian, durante la semifinale di giovedì. Va annotato che non siamo stati informati di queste stranezze fino alla fine della finale di sabato, e nessuna evidenza ci è stata mostrata.
[…] Attendiamo una risposta ufficiale a questo problema e pianifichiamo di fare i prossimi passi in base a ciò. Speriamo che la situazione si risolva presto e che giustizia sia fatta.
L’Azerbaigian peraltro non è neanche nuovo a certi scambi di voti, essendo stato coinvolto anche in altri anni antecedenti all’edizione di Torino.
L’Azerbaigian verso l’Eurovision 2022
La terra del fuoco ha debuttato all’Eurovision Song Contest nel 2008, inanellando una serie consecutiva di ben sei top 10, riuscendo a vincere nel 2011 con Ell e Nikki e la loro “Running Scared” e ad ottenere altri due podi: nel 2009 arriva al terzo posto con “Always” cantata da Aysel e Arash (produttore iraniano trapiantato in Svezia) e nel 2013 al secondo posto e a meno di quaranta punti dalla vittoria con Farid Mammadov e “Hold Me”.
Questa serie continua di top 10 si interrompe nel 2014, quando l’Azerbaigian con Dilara Kazimova e “Start a Fire” arriva al ventiduesimo posto in finale. È l’inizio di una discesa in caduta libera che avrà come ultima destinazione la prima storica non qualificazione del Paese nel 2018, quando fu rappresentato da Aisel Mammadova e “X My Heart”. Quello stesso anno anche Russia e Romania per la prima volta non passarono in finale.
Sarà solo l’ethno-pop di Chingiz Mustafayev a riportare il Paese caucasico in top 10, piazzandosi con il brano “Truth” all’ottavo posto con 302 punti ed un’esibizione che ha unito modernità e tradizione.
All’Eurovision 2022 l’Azerbaigian è stato rappresentato da Nadir Rustamli con il brano “Fade to black”, che ha chiuso al sedicesimo posto con 106 punti, di cui 103 dalle giurie e 3 dal televoto georgiano. È stato infranto un record in negativo, se così lo si può chiamare: all’Eurovision 2022 l’Azerbaigian è stato il primo Paese nella storia del concorso ad essersi qualificato in finale con il solo supporto della giuria. Fosse dipeso dal televoto infatti, l’Azerbaigian avrebbe chiuso all’ultimo posto in semifinale con zero punti.
L’Eurovision 2023 si terrà in Regno Unito, lo scorso venerdì è stata ufficialmente annunciata Liverpool. La BBC è stata chiamata in aiuto per la quarta volta a causa dell’impossibilità di tenere l’Eurovision 2023 in Ucraina, nazione vincitrice dell’Eurovision 2022 grazie alla Kalush Orchestra ed al brano “Stefania”.
I Paesi che hanno reso nota la conferma della partecipazione al momento sono 34, ovvero: Albania, Australia, Austria, Azerbaigian, Belgio, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, San Marino, Serbia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ucraina.
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