Eurovision 2023, l’Australia ritorna alla selezione interna
L’Australia cambia i piani per l’Eurovision 2023 e cancella la propria selezione nazionale Australia Decides, optando per una scelta interna da mandare a Liverpool il prossimo maggio.
Una scelta che lascia in parte l’amaro in bocca, ma in parte conferma un rumor che avanzava già da qualche giorno. Infatti nella presentazione dei palinsesti, l’emittente SBS non aveva menzionato in alcun modo la selezione (che sarebbe giunta alla sua quarta edizione).
E la notizia è stata confermata alcune ore fa da TV Tonight, il blog sulla televisione più seguito nel Paese oceanico, che ha riportato le parole di un rappresentante di SBS:
Siamo emozionati nel confermare che l’Australia prenderà parte all’Eurovision 2023, e che i commentatori saranno ancora una volta Myf Warhurst e Joel Creasey. Tuttavia, dopo tre anni in cui si è collaborato con artisti del panorama locale attraverso la nostra selezione nazionale Eurovision: Australia Decides, abbiamo preso la sofferta decisione di non proseguire tramite questa linea per l’Eurovision Song Contest 2023.
Nei mesi passati, abbiamo esplorato vari tentativi di esportare il brand eurovisivo al pubblico australiano, e l’unica soluzione possibile ci è sembrata quella della selezione interna. Siamo ugualmente orgogliosi di continuare ad essere parte dell’Eurovision Song Contest e faremo il possibile per festeggiare al meglio i 40 anni di trasmissione dell’evento da parte di SBS.
Cala dunque il sipario su Eurovision: Australia Decides, che ha visto negli anni la vittoria di Kate Miller-Heidke con “Zero gravity” (nona all’Eurovision 2019), Montaigne con “Don’t break me” (riconfermata per l’Eurovision 2021 a causa della cancellazione dell’edizione 2020 ed eliminata in semifinale) e infine Sheldon Riley con “Not the same” (quindicesimo a Torino).
In merito alla selezione interna non è stato aperto nessun portale per inviare i propri brani all’emittente SBS, ma non sono certo mancate le prime candidature da parte di volti che con l’Eurovision hanno avuto a che fare più di una volta in passato.
La prima è stata Dami Im, che a distanza di sei anni dallo storico secondo posto all’Eurovision 2016 (con vittoria del voto delle giurie), condivide il post di Aussievision in merito al cambio di direzione di SBS e annuncia: “Se è il caso mi rendo disponibile per un secondo tentativo”.
Non sarebbe inoltre la prima volta che la cantante di origini coreane esprima il suo interesse nel ritornare all’Eurovision Song Contest. Già nel 2021 in un’intervista non escluse un suo possibile ritorno per l’edizione 2022, poi smentita a seguito della gravidanza della cantante. Nonostante ciò si rese partecipe per promuovere la TikTok challenge attraverso cui Erica Padilla vinse il biglietto di wildcard per Eurovision: Australia Decides.
La seconda è stata Jaguar Jonze, che attraverso un tweet ironico sostiene:
Tanto per dire la mia a @SBSEurovision, sarei ben lieta di annullare il mio appuntamento dal parrucchiere a Maggio per rappresentare l’Australia su di un palco mondiale #Eurovision2023
Jaguar Jonze ha tentato per due volte di rappresentare il paese down under all’Eurovision Song Contest, arrivando sesta nel 2020 con “Rabbit hole” e terza nel 2022 con “Little fires”, dunque la selezione interna sarebbe l’occasione della vita per un’artista indipendente come lei di calcare il palco della kermesse internazionale.
L’Australia verso l’Eurovision 2023
L’Australia, com’è ovvio, non fa parte dell’Europa continentale, ma partecipa regolarmente all’Eurovision dal 2015. Questo perché l’emittente SBS (associata ad EBU ma non membro) trasmette ininterrottamente dal 1983 l’Eurovision Song Contest, con ascolti che in più di un’occasione hanno superato in termini di audience e di share il numero di spettatori di altri Paesi all’Eurovision (anche l’Italia per quanto riguarda le semifinali), di conseguenza in occasione della sessantesima edizione a Vienna fu invitata direttamente in finale, ottenendo anche il quinto posto con Guy Sebastian.
Dopo Guy Sebastian, altre due top 10 sono giunte con la sopracitata Dami Im e con Isaiah Firebrace (quest’ultimo nono nonostante il massacro di appena due punti al televoto). Solo nel 2021 l’Australia ha mancato la finale, con Montaigne e la sua “Technicolor”, che tuttavia è divenuta la prima cantante all’Eurovision ad essersi esibita da remoto. A causa delle limitazioni strettissime imposte dal governo australiano si è preferito non rischiare il contagio di un’intera delegazione e di far esibire Montaigne tramite live on-tape.
Ad oggi ciò che si sa è che l’Australia nel 2019 ha confermato la propria partecipazione fino al 2023, ovvero fino alla prossima edizione. Vedremo come si evolverà la situazione nel tempo, e soprattutto quale sarà l’artista selezionato dall’emittente australiana. Di sicuro ci saranno almeno due australiani in gara a Liverpool, dato che Andrew Lambrou è cittadino australiano ed è stato annunciato un mese fa come rappresentante cipriota.
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