Eurovision 2023, i Tvorchi rappresenteranno l’Ucraina con “Heart of Steel”

Tvorchi
Tvorchi

Saranno i Tvorchi, contro tutti i pronostici, a rappresentare l’Ucraina all’Eurovision Song Contest 2023, dopo l’edizione vinta dalla stessa Ucraina lo scorso maggio a Torino.  I Tvorchi, infatti, hanno appena trionfato al Vidbir 2023 con “Heart of Steel”. Si tratta di un duo non nuovo agli eurofan: avevano già partecipato al Vidbir nel 2020 con “Bonfire” ottenendo un dignitoso quarto posto.

Andrij Huculjak e Jeffery Kenny, i nomi dei due artisti, hanno iniziato la loro carriera musicale nel 2017, contano all’attivo 4 album e vantano numerosi premi. In particolare, fra il 2021 e il 2022 i Tvorchi hanno inoltre vinto cinque premi Yuna come miglior gruppo pop, per il miglior album, per la migliore hit elettronica, per la alla migliore hit in lingua straniera e per miglior spettacolo dal vivo.

“Heart of Steel” dei Tvorchi è un ottimo brano di musica elettronica in lingua inglese e che, con ogni probabilità, lotterà per i piani alti dell’Eurovision Song Contest 2023. A giocare a loro favore in questa edizione del Vidbir è stato probabilmente il running order: esibendosi per ultimi, infatti, sono riusciti ad ottenere il punteggio massimo dal televoto, mentre dalla giuria avevano ricevuto un secondo posto

Il Vidbir

Lo show realizzato dall’emittente ucraina Suspilne è durato quattro ore, dalle ore 16 fino alle 20 italiane, ed è stato trasmesso su varie piattoforme: via TV sul canale Suspilne Kultura; via web sul canale YouTube di Eurovision Ukraine e sulla pagina Facebook di Eurovision Ukraine e di Suspilne; via radio su Radio Promin. Dalle 18.40 alle 19.20 circa è andata in onda una pausa con un documentario sui Kalush Orchestra, i vincitori dell’Eurovision Song Contest 2022.

Tenutosi, per motivi di sicurezza, nel bunker della stazione metropolitana Maidan Nezalezhnosti di Kiyv, il programma è stato presentato da personaggi noti anche in Italia come Kateryna Pavlenko, la frontwoman dei Go_A, rappresentanti dell’Ucraina all’Eurovision Song Contest 2021 con “Shum“(il brano più televotato dall’Italia sia in semifinale che nel Grand Final). Gli italiani li ricorderanno anche per la loro partecipazione al concerto del primo maggio 2022 a Roma in diretta sulla RAI. Kateryna Pavlenko, inoltre, è famosa da noi anche per aver aperto insieme a Gaia il big match di campionato Juventus-Inter lo scorso aprile.

Tra i presentatori c’era anche Zlata Ognevich, rappresentate dell’Ucraina all’Eurovision Song Contest 2013 con “Gravity” con cui ottenne un ottimo terzo posto. Infine c’era il noto commentatore Timur Miroshnychenko, già presentatore dell’Eurovision 2017 e di altri show legati al mondo Eurovision: gli italiani lo avranno presente per un servizio fatto dal TG1 che lo vedeva lavorare per Suspilne da un bunker a causa della guerra tra Ucraina e Russia. Si vocifera, tra l’altro, che possa essere tra i presentatori anche del prossimo Eurovision Song Contest a Liverpool.

La classifica finale è stata decisa per il 50% dal televoto e per il restante 50% da una giuria composta da tre membri scelti a loro volta da un voto online lo scorso novembre:

  1. Taras Topolya, ovvero il leader della band Antytila e volontario delle Forze Armate dell’Ucraina;
  2. Jamala, vincitrice dell’Eurovision Song Contest 2016 con “1944” in rappresentanza dell’Ucraina;
  3. Julia Sanina, la frontwoman del gruppo rock The HARDKISS, secondi classificati al Vidbir 2016 con “Helpless“.

Questa la classifica finale:

  1. TVORCHI – Heart Of Steel (19 punti: 9 dalla giuria, 10 dal televoto)
  2. KRUTЬ – Колискова (Lullaby) (18 punti: 10 dalla giuria, 8 dal televoto)
  3. Jerry Heil – When God Shut The Door (17 punti: 8 dalla giuria, 9 dal televoto)
  4. FIINKA – Довбуш (Dovbush)  (13 punti: 6 dalla giuria, 7 dal televoto)
  5. DEMCHUK – Alive (11 punti: 7 dalla giuria, 4 dal televoto)
  6. 2TONE Квітка (Flower) (9 punti: 4 dalla giuria, 5 dal televoto)
  7. Moisei – I’m Not Alone  (7 punti: 1 dalla giuria, 6 dal televoto)
  8. OY Sound System – Ой, тужу (Oy, tuzhu) (7 punti: 5 dalla giuria, 2 dal televoto)
  9. Tember Blanche – Я вдома (I’m Home) (5 punti: 2 dalla giuria, 3 dal televoto)
  10. Angelina – Stronger (4 punti: 3 dalla giuria, 1 dal televoto)

Grande delusione per le due grandi favorite Jerry Heil e Krut.

Il Vidbir è il modello di selezione dell’Ucraina all’Eurovision Song Contest dal 2016 ed ha portato un primo posto nella kermesse europea proprio nel 2016 con Jamala, un 24esimo posto con gli O. Torvald nel 2017, un 17esimo posto con Melovin nel 2018 e un altro primo posto quest’anno con i Kalush Orchestra.

Gli anni tra il 2019 e il 2022 sono stati molto particolari: nel 2019, infatti, dopo il caso di MARUV l’Ucraina non ha voluto partecipare all’Eurovision; nel 2020, invece, la vittoria dei Go_A si rivelò in un primo momento inutile perché di lì a poco l’Eurovision sarebbe stato cancellato a causa della pandemia del Covid-19, ma avrebbe permesso a loro di partecipare alla gara europea nel 2021 senza passare attraverso la selezione nazionale.

La scorsa edizione, infine, a vincere fu Alina Pash, ma è stata costretta alla squalifica lasciando il posto ai Kalush Orchestra che avrebbero trionfato a Torino. Il Vidbir è, con ogni probabilità, tra le migliori selezioni dell’Eurovision Song Contest: ha centrato ben due vittorie alla kermesse europea in sole 6 edizioni del programma riuscendo a raccogliere il meglio del pop del territorio ucraino.

L’Ucraina all’Eurovision Song Contest

L’Ucraina è uno degli Stati più forti all’Eurovision Song Contest. Dal debutto nel 2003, non ha mai mancato la finale nazionale e ha già vinto tre volte il concorso: nel 2004 con “Wild Dances” di Ruslana, nel 2016 con “1944” di Jamala e quest’anno con “Stefania” dei Kalush Orchestra.

I Go_A, poi, meritano una menzione speciale essendo diventati famosi in Italia, come già accennato, dopo aver rappresentato l’Ucraina nel 2021 con il brano “Shum”, anche se avrebbero dovuto rappresentare il Paese già nel 2020 con “Solovey“.

L’Eurovision per l’Ucraina è sempre stato un veicolo per valorizzare la propria cultura e far emergere la propria identità, specialmente dopo anni di controllo sovietico. Ed è proprio per i conflitti con la Russia che l’Ucraina non ha partecipato all’Eurovision nel 2015 e nel 2019.


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