Eurovision 2023: l’Irlanda sceglie “We are one” degli Wild Youth
Saranno Wild Youth con “We are One” a rappresentare l’Irlanda all’Eurovision 2023 a Liverpool, nella prima metà della prima semifinale Martedì 9 maggio. In quella stessa semifinale voterà l’Italia.
A scegliere il rappresentante del Trifoglio è stato “The Late Late show”, il talk show più famoso d’Irlanda, tornato per l’occasione in versione eurovisiva, come accade ogni volta che RTE decide per una finale nazionale. Al timone Ryan Tubridy, insieme con Marty Whelan, dal 2000 ininterrottamente voce dell’Eurovision per l’Irlanda.
A commentare la serata, nello spirito del talk show, un panel di addetti ai lavori del quale facevano parte anche i Jedward, rappresentanti irlandesi nel 2011 e 2012. Presente anche l’ultima vincitrice irlandese, Eimear Quinn.
Grandi sconfitti della serata i Public Image Ltd., la band di John Lydon ex Sex Pistols, penalizzati probabilmente da una “Hawaii” troppo intimista e troppo poco incisiva per la rassegna, per la quale del resto non era stata pensata.
La band
Benchè abbiano un solo EP all’attivo nel 2019 (arrivato comunque in Top 5 in patria) Wild Youth sono già un nome piuttosto celebre nel giro del pop europeo, visto che hanno agito come opening act sia per Lewis Capaldi, il cantautore britannico attualmente ai vertici delle charts, che dell’ex One Direction Niall Horan, che della cantante svedese Zara Larsson.
Vantano inoltre collaborazioni di livello con altre due band irlandesi di primissimo piano come Kodaline, dei quali sono stati supporters nel tour europeo e The Script, che hanno co-prodotto alcune loro canzoni.
La loro canzone porta la firma, oltrechè della band anche di un nome ben noto al panorama eurovisivo, lo svedese Jorgen Elofsson, già autore per Carola, Agnes, Il Volo (sua “Splendida” del 2012), Westlife, Kelly Clarkson e Céline Dion, una nomination al Grammy e che per l’Eurovision siglò “Diying to try” di Brendan Murray del 2017 oltre a “in the mirror”, contenuta nel film “Eurovision Song Contest: the story of Fire Saga” ed interpretata da Demi Lovato.
La popolarità e gli endorsment pubblici hanno senz’altro aiutato la band a staccare il biglietto per Liverpool, visto che al netto del brano probabilmente più mainstream (con però diverse assonanze di “We are the people” di Martin Garrix), l’esibizione sul palco è stata tutt’altro che impeccabile.
Il sistema di votazione
La scelta del rappresentante irlandese per l’Eurovision 2023 è stato scelto da un meccanismo di voto misto con tre differenti giurie, ciascuna con peso di un terzo sul risultato finale.
Un terzo dei voti sono stati assegnati da giuria internazionale di esperti, con a capo Emmelie De Forest, vincitrice dell’Eurovision Song Contest 2013 con “Only teardrops”; un altro da quattro giurie dislocate in altrettante regioni dell’Irlanda ed infine un terzo dal televoto.
La classfica finale
Wild Youth -“We Are One” 34 punti
Connolly-.”Midnight Summer Night” 32 punti
K Muni and ND-.”Down in the Rain” 20 punti
Public Image Ltd-“Hawaii” 18 punti
Adgy -“Too Good for Your Love” 16 punti
Leila Jane-“Wild” 6 punti
L’Irlanda all’Eurovision Song Contest
Benchè sia il Paese col maggior numero di vittorie all’Eurovision, ossia 7 delle quali tre consecutive e quattro in cinque edizioni (1970, 1980, 1987, 1992, 1993, 1994, 1996), ha ormai smarrito la direzione.
RTE ha infatti centrato una sola qualificazione alla finale nelle ultime 8 edizioni (il sedicesimo posto di Ryan O’Shaughnessy con “Together” nel 2016), mentre l’ultimo ingresso in Top 10 è quello dei citati Jedward, ottavi nel 2011 con “Lipstick”.
Per ritrovare un podio bisogna invece andare indietro addirittura sino al 1997, quando Marc Roberts chiuse secondo alle spalle di Kathrina and The Waves, ultimi vincitori per il Regno Unito. Agli Wild Youth dunque il compito di fare meglio di Brooke Scullion, appena quindicesima in semifinale lo scorso anno.
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