Eurovision 2023, Islanda: passano il turno Diljá Pétursdóttir e Bragi Bergsson
È cominciata stasera, dagli studi televisivi RVK di Gufunes, Reykjavík – voluti nientemeno che da Baltasar Kormákur, regista di kolossal del cinema come Una tragica scelta, Cani sciolti ed Everest – la 29° edizione del Söngvakeppnin, il Festival della canzone islandese che come tradizione seleziona l’artista e la canzone rappresentanti dell’Islanda all’Eurovision Song Contest (in questo caso Eurovision 2023).
Il programma si svolge come sempre in due semifinali e una finalissima: ogni semifinale vede cinque brani in gara, di cui due passano il turno dopo un round di voto giudicato interamente dal pubblico islandese. Alle quattro finaliste si aggiunge tradizionalmente una quinta, scelta da una giuria tecnica fra gli eliminati delle due serate.
Lo show va in onda sul primo canale islandese RÚV1, è prodotto da Salóme Þorkelsdóttir e Þórs Freysson e vede alla conduzione la confermatissima presentatrice (già Miss Islanda nel 2003) Ragnhildur Steinunn Jónsdóttir, assieme al musicista e cantante Unnsteinn Manuel Stefánsson e al conduttore radiofonico Sigurður Þorri Gunnarsson (già portavoce della giuria islandese nell’edizione 2023 del Melodi Grand Prix norvegese).
L’opening act ha visto la partecipazione di Friðrik Dór Jónsson con il suo successo del 2016 Dönsum eins og hálfvitar (Balliamo come idioti), mentre nell’interval act lo stesso Friðrik Dór ha cantato assieme a tutto il pubblico Í síðasta skipti (Per l’ultima volta), seconda classificata al Söngvakeppnin 2015, diventata con gli anni un classico della musica islandese.
Il primo act a qualificarsi per la finalissima del 4 marzo è quello di Diljá Pétursdóttir, 21enne cantautrice di Kópavogur, con il brano Lifandi inni í mér (Vivo dentro di me) scritto da lei stessa assieme a Pálmi Ragnar Ásgeirsson.
Diljá è all’esordio vero e proprio nella musica, ma vanta un 3° posto ottenuto rappresentando la Scuola Islandese di Commercio nell’edizione 2019 del Söngkeppni framhaldsskólanna (il “fratellino minore” del Söngvakeppnin, una vera e propria gara canora fra i rappresentanti di tutte le scuole superiori d’Islanda) con una cover di Creep dei Radiohead.
Assieme a Diljá passa il turno anche Arnar Bragi Bergsson,29 anni, cantante originario di Reykjavík ma impegnato come calciatore professionista nella quarta serie del calcio svedese. Bragi ha preso parte nel 2018 alla quattordicesima edizione svedese di Idol, classificandosi in terza posizione dietro a Sebastian Walldén e Kadiatou Holm Keita (quest’ultima una vecchia conoscenza per chi segue il Melodifestivalen).
La canzone si intitola Stundum snýst heimurinn gegn þér (A volte il mondo si rivolta contro di te) ed è scritta da Bragi assieme a Joy Deb, Rasmus Palmgren e Aniela Eklund.
In attesa dell’annuncio della wildcard della giuria, abbandona momentaneamente la gara il gruppo Celebs che prima dell’esibizione live era visto come potenziale favorito per la vittoria finale con Dómsdags dans (La danza del Giorno del Giudizio). Per il momento si siedono sulla riva del proverbiale fiume anche Benedikt Gylfason con Þora (Osare) e Móa (Móeiður Júníusdóttir) con Glötuð ást (Amore perso).
Söngvakeppnin 2023
La 29° edizione del Söngvakeppnin va in onda su RÚV1 per tre sabati, da stasera fino alla finalissima del 4 marzo. Ai concorrenti è consentito presentare due versioni del loro brano: in semifinale sono obbligati dal regolamento a cantare in islandese, mentre nella finale possono decidere se mantenere la versione originale o esibirsi in un’altra lingua.
Unico vincolo è che la canzone vincitrice venga poi eseguita all’Eurovision nella stessa versione e nella stessa lingua con cui l’artista si è esibito nella finale del Söngvakeppnin.
Al momento sia Diljá che Bragi intendono portare una versione in inglese del loro pezzo in gara: Lifandi inni í mér diventerà Power, mentre il cantante/calciatore dovrebbe “scendere in campo” con Sometimes The World’s Against You.
La finale si svolgerà sulla distanza dei tradizionali due round di voto: nel primo turno le cinque proposte rimaste in gara verranno scremate a due da una giuria internazionale e dal televoto, mentre nel secondo si terrà il tradizionale duello finale fra i due brani più sostenuti, con le nuove preferenze del pubblico che si sommeranno ai voti raccolti nel round precedente.
Sabato 25 febbraio si terrà la seconda semifinale, dove parteciperanno i seguenti cinque artisti e brani:
- Kristín Sesselja Einarsdóttir, Óbyggðir (Disabitato)
- Langi Seli og Skuggarnir, OK
- Silja Rós Ragnarsdóttir & Kjalar Martinsson Kollmar, Ég styð þína braut (Sostengo il tuo percorso)
- Úlfar Viktor Björnsson, Betri maður (Un uomo migliore)
- Sigga Ózk, Gleyma þér og dansa (Dimenticarmi di te e ballare).
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