Eurovision 2023, per la Germania il metal dei Lord of The Lost con “Blood & glitter”

Saranno Lord of the Lost col brano “Blood & glitter” a rappresentare la Germania all’Eurovision Song Contest 2023, nella finale del 13 Maggio alla M&S Bank Arena di Liverpool.
A deciderlo, la finale nazionale Unser Lied für Liverpool, dove gli otto artisti finalisti – sette selezionati dalla tv e uno scelto attraverso una votazione su TikTok – sono stati votati da otto giurie internazionali e dal televoto, con peso pari ma con quest’ultimo aperto praticamente fino a ridosso dello show.
Le giurie internazionali erano in Svizzera (portavoce Gjon’s Tears, terzo nel 2021), Paesi Bassi, Finlandia, Spagna (portavoce Barei, in gara nel 2016), Lituania (portavoce il leader dei The Roop, in gara nel 2021), Ucraina (portavoce Jamala, vincitrice dell’Eurovision 2016), Austria (con Cesar Sampson, terzo nel 2018), e Regno Unito (con Surie, in gara nel 2018).
Landslide per Will Church, davanti ad Anica Russo e Renè Miller.
Il televoto ha invece premiato Lord of the Lost davanti ad Ikke Hüftgold, che hanno fatto il vuoto, lasciando la terza, ovvero Patty Gurdy ad oltre 70 punti di distanza.
La classifica finale
Lord of the Lost- “Blood and glitter” 189 punti (dei quali 146 al televoto)
Ikke Hüftgold- “Lied mit gutem Text”111 (101 al televoto)
Will Church-“Hold on” 111 (21 al televoto)
Trong –“Dare to be different” 71 punti (19 al televoto)
Lonely Spring-“Misfit”70 (30 al televoto)
Anica Russo- “Once upon a dream” 65 (8 al televoto)
René Miller –“Concrete heart” 62 (8 al televoto)
Patty Gurdy –“Melodies of hope” 56 (34 al televoto)
Chi sono Lord of the Lost
Con la vittoria di Lord of the Lost il gothic metal torna all’Eurovision Song Contest. La band berlinese, che incide per l’austriaca Napalm Records, etichetta specializzata nel settore, ha da poco festeggiato i 15 anni di carriera, con undici album all’attivo ma senza risultati di rilievo.
L’ultimo lavoro, che porta il titolo della canzone che eseguiranno a Liverpool ha però raggiunto questa settimana il primo posto in classifica ed è quindi probabile che anche il singolo si avvii a raggiungere il medesimo traguardo.
Lord of the Lost sono una presenza costante sui palchi live di tutta Europa e la loro vittoria, decretata di fatto dal televoto, non deve stupire visto che il metal è costantemente presente ai vertici delle charts tedesche
I grandi ritirati
I finalisti erano otto e non nove, come inizialmente previsto a causa del ritiro dei più famosi in gara, i celeberrimi Frida Gold. In gara con una delicatissima ballata sulla questione femminile dal titolo “Alle Frauen in mir sind müde”, sono stati infatti costretti a dare forfait dopo la prima prova generale.
La voce del gruppo Alina Süggeler, si è infatti sentita male, la band ha saltato la seconda prova, costringendo le giurie – che come all’Eurovision hanno votato nella giornata precedente, visionando la prova generale – a valutarla sulla base della prima esecuzione.
All’esito negativo delle cure a cui la cantante si è sottoposta, la band ha preferito ritirarsi. Ovviamente il televoto a loro favore è stato annullato e la votazione delle giurie ricalibrata senza la loro presenza.
Un peccato davvero, considerato che si tratta di una delle principali pop-rock band di Germania e che avrebbe potuto presentare al pubblico una tematica delicata all’interno di un brano con un testo molto forte, che comunque vi lasciamo in ascolto qui sotto.
Ospiti della serata The BossHoss che hanno presentato il loro nuovo singolo “You”, in duetto con Ilse De Lange (seconda all’Eurovision 2014 per i Paesi Bassi nel duo The Common Linnets col brano “Calm after the storm); l’ultimo rappresentante tedesco Malik Harris (ultimo classificato con “Rockstars”); il cantante e conduttore radiofonico Florian Silbereisen, già parte della giuria tedesca nel 2017 e Riccardo Simonetti, influencer e conduttore radiofonico di origine italiana.
Gli otto finalisti, insieme alla conduttrice Barbara Schöneberger e Florian Silbereisen si sono poi esibiti in un medley eurovisivo: otto canzoni in cinque minuti.
Ovazione in platea inoltre per la presenza di Katja Ebstein, tre volte rappresentante tedesca all’Eurovision, nel 1970, 1971 (entrambe le volte terza) e 1980 (addirittura seconda).
https://www.youtube.com/watch?v=trED-PFrIVQ
La Germania all’Eurovision
All’Eurovision Song Contest la Germania è il Paese con il maggior numero di partecipazioni, avendo mancato solo l’edizione del 1996 a seguito di un’eliminazione in un round preliminare. La televisione di stato ARD, nello specifico con la branca nordista NDR – quella che sovrintende alle partecipazioni- è inoltre quella con il maggiore bacino di spettatori, ragione per cui la Germania è ammessa di diritto in finale a Liverpool insieme alle Big 5 Italia, Francia, Regno Unito e Spagna e alla nazione vincitrice dell’Eurovision 2022, l’Ucraina.
Nonostante questo, ha vinto appena due volte la manifestazione: nel 1982 con “Ein Bißchen frieden” di Nicole e nel 2010 con “Satellite” di Lena, ma ha ospitato tre volte la rassegna: oltre a Monaco di Baviera 1983 e Düsseldorf 2011, anche Francoforte sul Meno nel lontano 1957, nonostante la vittoria della Svizzera, quando non vigeva ancora l’obbligo di ospitare per la nazione vincitrice (che peraltro in questo caso aveva ospitato l’anno prima, al debutto del concorso)
Nelle ultime 20 edizioni tuttavia, il bilancio tedesco è magrissimo: un solo piazzamento in Top 5 (esattamente il quarto posto di Michael Schulte nel 2018 con “You let me walk alone”), quattro piazzamenti all’ultimo posto e tre penultimi posti.
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Adesso considerato che l’album dei lord of the lost ha debuttato al primo posto delle classifiche tedesche giusto due mesi fa mi permetto di dissentire sul “senza risultati di rilievo”.