Melodifestivalen 2023, i risultati completi: plebiscito per Loreen, ma ascolti ancora lontani dal passato
Si sono spenti da poco più di una settimana i riflettori sul Melodifestivalen 2023, il festival itinerante che, viaggiando per la Svezia, designa ogni anno il rappresentante del paese per l’Eurovision Song Contest.
Una selezione nazionale amatissima dal pubblico svedese, con alle spalle una lunga e gloriosa storia, e che spesso setta l’asticella per gli standard eurovisivi e fa da apripista per sperimentare soluzioni televisive poi adottate anche dalla rassegna “maggiore”, vedasi ad esempio il meccanismo di presentazione dei punti finali.
Una edizione il cui vincitore era scritto fin dal principio, con l’annuncio degli artisti in gara: Loreen con “Tattoo” ha trionfato sul palco della immensa Friends Arena di Stoccolma e sventolerà la bandiera della Svezia a Liverpool il prossimo Maggio, dando filo da torcere a tanti concorrenti, tra cui anche il rappresentante italiano Marco Mengoni, con “Due Vite” accorciata a tre minuti.
Vincitrice attesa e scelta dagli ascoltatori svedesi con quello che potremmo definire un vero e proprio plebiscito, forte degli oltre 3 milioni e 700 mila voti raccolti nella sola serata finale, come riportato dalle statistiche del Melodifestivalen 2023, pubblicate sul sito ufficiale della rassegna.
Voti che si sono convertiti in punteggi – in pieno stile eurovisivo – assegnati da diversi gruppi di voto, che altro non corrispondono se non alle fasce d’età del pubblico votante (si vota online tramite app ufficiale della rassegna), oltre a un ulteriore giuria rappresentata dal televoto.
Finale Melodifestivalen 2023: i punteggi
La vittoria di Loreen è stata “macchiata” solo dai mancati 12 punti del gruppo d’ascolto dei giovanissimi – dai 3 ai 9 anni – che hanno attribuito a “Tattoo” solo 1 punto, inviando i punteggi più alti alle proposte che stringevano maggiormente l’occhio alle fasce junior, come Theoz e Marcus & Martinus e Kiana.
Il televoto del pubblico, trasformato in punteggi “eurovisivi”, ha sostanzialmente confermato la top 4 identificata dalle otto giurie europee (da Croazia, Austria, Lettonia, Belgio, Malta, Australia, Germania e Spagna), mentre i sussulti più grandi si sono registrati per le posizioni successive.
Come noto, il balzo più importante l’ha fatto Paul Rey con la sua “Royals”: mentre ha ricevuto un solo punto dagli ascoltatori svedesi, le giurie gli hanno regalato il terzo set di punti più alto, sollevandolo dall’ultima alla settima posizione.
Scala due posizioni anche “Mer Av Dig” di Theoz: per lui non sarebbero bastati i punti dei giovanissimi, e in soccorso sono arrivati 12 punti dalla Croazia e tanti altri da tutta Europa, per sollevarlo dal settimo al quinto posto.
A beneficiare del voto delle giurie anche “One Day” di Mariette che, votata principalmente dai più anziani, ha visto la sua posizione in classifica balzare dal decimo all’ottavo posto grazie ai punteggi europei.
Al contrario, i Nordman avrebbero registrato una più valida ottava posizione invece dell’undicesimo posto raggiunto da “Släpp alla sorger” a causa di una scarsissima raccolta di punti da parte degli esperti musicali europei.
Stesse sorti per Maria Sur, la cantante ucraina emigrata in Svezia apprezzata dal pubblico nordico sulle note di “Never Give Up“: a lei avrebbero concesso un sesto posto, ma le giurie l’hanno spinta più in basso. D’altronde, lo stesso pubblico le aveva fatto vincere la seconda serata di Linköping, anche se con un piccolissimo vantaggio sui Panetoz (poco più di 10 mila voti).
Al di là dell’appoggio pressoché trasversale a Loreen, le fasce d’età più giovani hanno favorito nettamente “Air” di Marcus & Martinus, che pur ha mantenuto buoni punteggi anche tra i più anziani, i quali hanno invece prediletto le proposte più classiche come quelle di Maria Sur, il rock degli Smash into Pieces con “Six Feet Under“, o lo joik di Jon Henrik Fjällgren, Arc North feat. Adam Woods in “Where You Are (Savezan)“.
Melodifestivalen 2023… in numeri
In conclusione, colpisce sicuramente l’emorragia di denaro verso Radiohjälpen, l’associazione di beneficienza a cui finiscono i proventi del televoto effettuato via telefono: quest’anno sono state donate “solo” 3 milioni e 700 mila corone, con un calo del 64% rispetto all’anno precedente.
Questo si è verificato nonostante il numero di voti sia tendenzialmente aumentato (escludendo la prima serata dove nel 2022 non vennero contati i voti ricevuti tramite app per un problema tecnico), e anche il pubblico che ha seguito la finale del Melodifestivalen 2023 (3.419.000, 82.85%) sia leggermente aumentato rispetto al 2022 (+130.000).
Numeri in leggero incremento, ma sempre lontano dai fasti del passato: basti pensare che nel 2012 la vittoria di Loreen fu seguita da circa 4.1 milioni di telespettatori. Quello stesso anno, le semifinali avevano registrato tutte ben oltre 3 milioni di spettatori, mentre quest’anno le cifre sono risultate molto più basse (qui il nostro speciale sugli ascolti del Melodifestivalen, anno per anno).
L’appuntamento è ora rinnovato per l’edizione del Melodifestivalen del prossimo anno, ma intanto potete ingannare l’attesa con le nostre interviste ai protagonisti in gara, che potete trovare sulla nostra pagina Instagram (o sulla nostra sezione “Interviste“).
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