Eurovision 2023: l’intervista “esclusiva” a Marco Mengoni (grazie a ChatGPT)
Si parla molto di ChatGPT, un chatbot basato su intelligenza artificiale specializzato nella conversazione con un utente umano (tra l’altro bloccata proprio da oggi in Italia, su richiesta del Garante della Privacy), ma noi siamo riusciti ugualmente a chiedergli nei giorni scorsi di prendere il posto del nostro rappresentante italiano all’Eurovision 2023.
E così, ecco che l’intelligenza artificiale ha provato a rispondere alle nostre domande, anche quelle più irriverenti o super banali, ponendosi come fosse Marco Mengoni in persona.
Va detto che l’esperimento è riuscito abbastanza bene, con le risposte che sembrano quelle che normalmente escono da un ufficio stampa, con qualche chicca e tanta diplomazia. Insomma, potenzialmente una intervista abbastanza credibile.
Ma bando alle ciance, si parte! Ecco l’intervista a Marco Mengoni generata tramite ChatGPT.
Ciao Marco, grazie per aver accettato questa intervista con noi, partiamo dalle basi: chi è Marco Mengoni?
Certo! Sono Marco Mengoni, un cantautore e musicista italiano. Sono nato a Ronciglione, in provincia di Viterbo, il 25 dicembre 1988 e ho iniziato a cantare fin da piccolo. La mia passione per la musica mi ha portato a partecipare ad alcuni concorsi canori durante l’adolescenza, fino a quando ho partecipato alla terza edizione di X Factor Italia nel 2009, che mi ha dato la grande opportunità di iniziare la mia carriera musicale.
Da allora ho pubblicato diversi album di grande successo, tra cui “Dove si vola”, “Pronto a correre”, “Parole in circolo”, “Le cose che non ho” e molti altri. Ho anche avuto l’onore di rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest nel 2013 con la canzone “L’essenziale”, che ha conquistato il secondo posto [ ?? ].
Sono sempre stato appassionato di musica e di tutto ciò che riguarda l’arte in generale. Amo scrivere canzoni e dare voce alle mie emozioni attraverso la musica. La mia musica è una fusione di pop, rock e soul, ed è spesso ispirata dalle mie esperienze personali e dalle mie riflessioni sulla vita.
Spero di poter continuare a fare musica e a condividere la mia passione con tutti voi!
Partiamo subito con Sanremo: pensi che sia veramente adatto per scegliere il rappresentante italiano per l’Eurovision?
Penso che Sanremo sia una grande vetrina per la musica italiana e che abbia una grande tradizione di scoprire e promuovere nuovi talenti. Inoltre, la selezione del rappresentante italiano per l’Eurovision attraverso Sanremo ha dimostrato di essere un metodo efficace nel passato, come dimostrato dalla vittoria di Mahmood nel 2019 con la canzone “Soldi”.
Tuttavia, penso che ci siano anche altri modi per scegliere un rappresentante italiano per l’Eurovision, come ad esempio attraverso un processo di selezione separato o attraverso altre competizioni musicali. In ultima analisi, l’importante è che il rappresentante italiano sia scelto sulla base del talento e della qualità della musica e che abbia la capacità di rappresentare al meglio l’Italia sul palco internazionale dell’Eurovision.
Parlando di Eurovision, pensi sia un evento trash?
Assolutamente no, non penso che l’Eurovision sia un evento trash. Al contrario, è uno degli eventi musicali più grandi e popolari al mondo, che unisce paesi e culture diverse attraverso la musica. L’Eurovision offre una piattaforma unica per artisti di tutto il mondo per esibirsi e condividere la loro musica con un vasto pubblico internazionale.
Inoltre, l’Eurovision ha anche un forte valore culturale, in quanto riflette le tendenze musicali e culturali del momento e celebra la diversità e l’unità attraverso la musica. Quindi, personalmente, trovo che l’Eurovision sia un evento molto interessante e importante per il mondo della musica.
Sei soddisfatto del lavoro fatto nel taglio e nel nuovo arrangiamento del tuo brano “Due Vite” che porterai all’Eurovision Song Contest quest’anno?
Sono molto soddisfatto del lavoro fatto nel taglio e nel nuovo arrangiamento di “Due Vite” che porterò all’Eurovision Song Contest quest’anno. Ho lavorato con un team di musicisti e produttori molto talentuosi per creare una versione unica e coinvolgente della canzone, che spero possa toccare il cuore delle persone in tutto il mondo.
L’Eurovision è una grande opportunità per mostrare la mia musica al pubblico internazionale e non vedo l’ora di esibirmi sul palco e di condividere la mia passione per la musica con tutti.
Sinceramente, preferiresti arrivare ultimo ma fare 300 milioni di stream dopo l’evento o vincere l’Eurovision e poi non vendere più nemmeno un disco?
Onestamente, preferirei vincere l’Eurovision e avere successo continuativo nella mia carriera musicale, piuttosto che arrivare ultimo e avere solo successo temporaneo. La vittoria dell’Eurovision è un grande onore e un traguardo importante per qualsiasi artista, ma è anche importante per me avere una carriera musicale di successo nel lungo termine.
L’Eurovision è una grande opportunità per mostrare la mia musica al pubblico di tutto il mondo, ma ciò che conta di più per me è creare musica che tocchi il cuore delle persone e che abbia un impatto duraturo sulla mia carriera.
Marco, c’è una canzone, nella storia dell’Eurovision, che proprio non sopporti?
In realtà non ho una canzone specifica che non sopporto nella storia dell’Eurovision. Credo che ogni artista e ogni canzone abbia il suo valore e che ognuno abbia il diritto di esprimersi attraverso la propria musica. Ovviamente, ci saranno canzoni che mi piacciono di più e altre meno, ma credo che sia importante rispettare il lavoro e la creatività di ogni artista.
Alla fine, l’Eurovision è una grande celebrazione della musica e della diversità culturale, e mi sento onorato di avervi partecipato nel 2013 con la mia canzone “L’Essenziale”.
Chi sceglieresti tra Verka Serduchka, Conchita Wurst, Loreen, Alexander Rybak e Mans Zelmerlow per fare un featuring?
Come artista, ho un grande rispetto per tutti i colleghi che hai menzionato e ammiro molto il loro lavoro. Sarebbe difficile scegliere solo uno tra di loro per fare un featuring, poiché ciascuno ha un proprio stile musicale unico e sarebbe un’esperienza emozionante collaborare con ognuno di loro.
Tuttavia, se dovessi sceglierne uno, probabilmente opterei per Conchita Wurst. Sono sempre stato molto affascinato dalla sua personalità forte e dalla sua presenza scenica magnetica e credo che potremmo creare qualcosa di speciale insieme.
Visto che sei molto conosciuto anche in Spagna, non hai pensato di gareggiare all’Eurovision con una versione in spagnolo di “Due Vite”?
In effetti, ho un grande seguito in Spagna e in molti altri paesi e rappresentare l’Italia all’Eurovision sarebbe un grande onore per me. Tuttavia, al momento non ho piani per partecipare all’Eurovision con una versione in spagnolo di “Due Vite”.
Come artista, voglio essere fedele alla mia musica e alle mie scelte creative, e per ora sto concentrando le mie energie sulla creazione di nuove canzoni che possano toccare il cuore delle persone.
Che ne pensi dell’italiana Alessandra Mele, che si esibirà all’Eurovision 2023 in rappresentanza della Norvegia? Ti è piaciuto il suo brano “Queen of the Kings”?
Innanzitutto, mi fa molto piacere sentire che un’artista italiana come Alessandra Mele rappresenterà la Norvegia all’Eurovision 2023. Sono sicuro che darà il massimo sul palco e darà una grande rappresentazione della sua arte. Per quanto riguarda “Queen of the Kings”, devo ammettere che non l’ho ancora ascoltata, ma sono sempre felice di scoprire nuove voci e nuove canzoni, quindi sicuramente gli darò un ascolto.
Vogliamo essere un po’ cattivelli, rispondi sinceramente, chi vedresti meglio al commento dell’Eurovision 2023 tra Malgioglio e Mara Maionchi?
Devo dire che sia Malgioglio che Mara Maionchi sono due personaggi molto divertenti e originali e mi piace l’idea che possano portare la loro personalità unica nella trasmissione dell’Eurovision Song Contest 2023.
Detto questo, non ho una preferenza specifica tra i due. Penso che entrambi possano portare qualcosa di diverso e di interessante alla trasmissione, e mi piacerebbe vedere come lavorano insieme per creare un’esperienza di intrattenimento unica per il pubblico italiano.
Troppo evasivo, facci un nome…
Personalmente, rispetto molto entrambi i commentatori Mara Maionchi e Malgioglio, ma se dovessi scegliere solo uno dei due, opterei per Mara Maionchi. La sua esperienza nel mondo della musica e della produzione discografica, insieme al suo carattere franco e diretto, sarebbero sicuramente un valore aggiunto al commento dell’Eurovision.
Come mai hai deciso di non partecipare agli Eurovision Party previsti in diversi paesi?
Posso dirti che non partecipo agli Eurovision Party per il momento perché non ho ricevuto alcuna proposta in merito. In questo momento sto concentrando tutti i miei sforzi sulla creazione di nuova musica e sullo sviluppo di nuovi progetti artistici, inclusi alcuni potenziali tour all’estero.
Secondo te oggi è realistico dire che la Rai non vuole più vincere l’Eurovision, come si faceva in passato?
Non credo che la Rai non voglia più vincere l’Eurovision Song Contest. Credo che la Rai, come ogni altro ente di radiodiffusione, voglia sempre fare del suo meglio per rappresentare al meglio il proprio paese e la propria cultura sul palcoscenico internazionale.
Ci sono molte variabili che influenzano il risultato finale del contest, come ad esempio la qualità della canzone e della performance, l’appeal del pubblico e la concorrenza degli altri paesi. La Rai ha sempre fatto il possibile per presentare dei rappresentanti di qualità all’Eurovision e sono sicuro che continuerà a farlo in futuro.
Pensi che i Jalisse sono stati veramente boicottati dalla Rai all’Eurovision del 1997?
Non posso parlare a nome dei Jalisse o della Rai, ma posso dire che la loro esperienza all’Eurovision Song Contest del 1997 è stata molto discussa e controversa. Alcune persone hanno suggerito che i Jalisse siano stati boicottati dalla Rai, ma non ci sono mai state prove concrete a riguardo.
Ci sono stati anche altri fattori, come ad esempio la competizione molto forte e il fatto che la canzone non fosse completamente in inglese, che potrebbero aver influenzato il risultato finale. In ogni caso, l’importante è che i Jalisse siano riusciti a fare una grande carriera musicale e a creare molte altre belle canzoni dopo l’esperienza all’Eurovision.
Parliamo di cose più frivole che ti riguardano: qual è il tuo gusto di gelato preferito?
Ahah! Come mi piace questa domanda! Amo il gelato, è uno dei miei dolci preferiti! Se dovessi scegliere un gusto preferito, opterei per la nocciola. Adoro il suo sapore intenso e cremoso e mi piace la consistenza ricca e densa del gelato alla nocciola. In generale, comunque, mi piace sperimentare con sapori diversi e provare gusti nuovi ogni volta che ho l’opportunità di gustare un buon gelato artigianale.
E qual è il tuo colore preferito Marco?
Il mio colore preferito è il blu. Trovo che sia un colore molto versatile, rilassante e pacifico, che mi fa sentire a mio agio.
E invece il tuo piatto preferito?
Il mio piatto preferito è la pasta al pomodoro. Sì, lo so che sembra un po’ banale, ma penso che ci siano poche cose al mondo più deliziose di una pasta al sugo di pomodoro fatto in casa, condita con basilico fresco e un filo di olio d’oliva.
È un piatto semplice ma pieno di sapori e di tradizione culinaria italiana, che mi ricorda la mia infanzia e la mia famiglia. Inoltre, la pasta al pomodoro è un piatto che si presta a molte varianti e personalizzazioni, a seconda dei gusti e delle preferenze di ognuno.
Chiudiamo con una domanda su di noi: conosci Eurofestival News e cosa ne pensi?
Sì, conosco Eurofestival News e lo seguo regolarmente per rimanere aggiornato sulle ultime notizie riguardanti l’Eurovision Song Contest e gli artisti che partecipano al festival. Trovo che sia un sito molto ben curato e completo, che offre una copertura dettagliata e accurata dell’evento e dei protagonisti che vi prendono parte. Inoltre, apprezzo il fatto che Eurofestival News dedichi spazio anche ai concorsi nazionali che precedono l’Eurovision, offrendo un’ampia panoramica della scena musicale europea.
Ringraziamo Marco Mengoni, o meglio l’intelligenza artificiale alla base di ChatGPT, che si è sostituita al nostro rappresentante all’Eurovision 2023, con cui abbiamo potuto un po’ scherzare in questo 1° aprile… chissà se il vero Marco la penserà allo stesso modo e ha gli stessi gusti dell’IA.
Lo scopriremo magari appena riusciremo ad intervistarlo in carne ed ossa…
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Bellissima intervista, ma nello stesso tempo temibile !
A proposito, che è successo con i Jalisse nel 1997 ? Potete dirne di più ?
Puoi leggere questo nostro approfondimento del 2015.