Eurovision 2023, l’intervista a Gustaph: “Celebrate voi stessi e le persone che vi sono a fianco”

Gustaph Eurovision 2023

Il viaggio di Eurofestival News in lungo e in largo per l’Europa alla conoscenza dei protagonisti del prossimo Eurovision 2023 continua oggi con Gustaph, in gara per il Belgio con la sua “Because of you”.

Nella chiaccherata abbiamo ripercorso gli inizi della carriera di Gustaph, all’anagrafe Stef Caers, il percorso che lo ha portato a vincere la selezione nazionale Eurosong lo scorso febbraio e infine un legame particolare con i Måneskin.

Ciao Gustaph, grazie per averci concesso quest’intervista! Come stai? Per iniziare vorrei chiederti come mai il nome d’arte Gustaph.

Sto molto bene, grazie. Avevo una carriera prima quand’ero molto giovane, una carriera da pop-star belga che non ho vissuto bene, in cui mi facevo chiamare Steffen. Da grande volevo rifarmi un nome e ripartire da zero che è il motivo per il quale ho scelto il nome Gustaph. Volevo essere un nuovo tipo di artista che mi rappresentasse a pieno e avevo quindi bisogno di un nuovo nome. E il nome è quello del padrino di mio padre, molto comune qui in Belgio, a cui ho cambiato un po’ lo spelling così che suoni più come Stef.

Quest’anno porti questa ventata di dance anni ’80 con “Because of you”. Qual è il messaggio che porti insieme a questa canzone all’Eurovision?

Ho scritto questo brano con un amico come Jaouad Alloul. È un inno all’autostima, a celebrare chi sei e dove sei nella vita e allo stesso tempo un ringraziamento alle persone che ci sono affianco, che ci hanno accompagnato in questo stato di self-empowering.

La canzone quindi non è solo su sé stessi, per dire “Guarda! Sono orgoglioso”, è più per dire “Sono orgoglioso di me stesso perché tu mi hai aiutato ad esserlo”. Penso che come artista queer e gay, sia qualcosa che capisco in prima persona quando ti senti ai margini della società, incontri persone come te e formi una tua tribù ma “Because of you” è anche essere universali.

È una canzone molto influenzata dalla musica house degli ultimi anni ’80 e primi anni ’90, quindi sicuramente ha delle retro vibes che volevo veramente inserire nella musica.

Nello specifico chi sono state le tue ispirazioni musicali nello scrivere “Because of you”?

Sono anche un DJ, mi esibisco anche come vocal DJ e quindi suono tanta musica house anni ’90. Sono sempre stato ispirato da questo genere di musica, da classici come Juliet Roberts, Martha Wash, Crystal Waters, artiste che incarnavano la house music nei primi anni ’90.

C’è stata poi l’intenzione di usare il synth dell’era degli anni  ’80 e ’90 per farla suonare come se fosse un po’ come una canzone retrò. Ma ho voluto anche far sì che la canzone fosse ben piantata nel contemporaneo  a livello produttivo.

Parlando invece del testo, è bello quando canti “When the world got me going crazy, I carry on and it’s all because of you”. Vorrei sapere se hai un “you” particolare a cui dedichi questa canzone.

Come dicevo prima per me “you” significa nel mio caso mio marito, il mio migliore amico, la mia famiglia, ma è proprio la persona, la “tribù” nella quale puoi contare quando senti di avere una brutta giornata. Loro che ti aiutano e che ti dicono quella cosa che ti fa stare di nuovo bene. Quello è davvero il “you” in “Because of you”.

Porti questa canzone in virtù della vittoria all’Eurosong 2023, il concorso nazionale belga. Innanzitutto, ti aspettavi di vincere?

Ambivo molto alla vittoria, volevo fortemente andare a Liverpool. Ma ero anche realista, eravamo 7 artisti e io, un po’ come nella vita, ero l’underdog. C’erano altri favoriti, le competizioni funzionano così, e quindi ero più realista, mi dicevo “Siamo in sette, vediamo come va”. Mi proteggevo dicendomi “Qualsiasi cosa accada va bene” e mentre i risultati venivano annunciati pensavo “Sì, sì, vediamo” ma non pensavo che quell’opzione si sarebbe concretizzata. È stata una combinazione di sorpresa, felicità, gioia e shock perché non ho mai vinto in vita mia, è stata una nuova sensazione.

Ho visto sul tuo Instagram che avevi vinto da bambino anche una competizione imitando Madonna.

Hai assolutamente ragione, è vero! Era quando ho fatto il mio primo “playback show” impersonando Madonna. Quindi sì, ho vinto due volte. [ride]

All’Eurosong hai portato due canzoni, “Because of you” e “The nail”. Mi ha colpito il fatto che dovevate esibirvi di fronte agli altri concorrenti che poi davano un feedback. Ognuno poi faceva la propria scelta ma c’è stato qualcosa in particolare che ti hanno detto rispetto alle tue canzoni e che magari ti ha spinto proprio a scegliere “Because of you”?

Sono già andato lì pensando che forse “Because of you” era la migliore scelta ma, sai, ero ancora indeciso. E quando tutti e 6 erano d’accordo che “Because of you” fosse quella da scegliere ero contento e quindi non è stato un problema.

“The nail” mi è molto cara, è un’altra canzone che parla del mio vissuto ed entrambe le canzoni parlano di self-empowerment e accettazione di sè ma “Because of you” si concentra sulla celebrazione mentre “The nail” si sofferma più sul cammino che c’è verso l’accettazione di sé. È più dark e focalizzata sulla sofferenza, è bella e toccante ma credo che per i 3 minuti, gli unici che ho, dell’Eurovision è importante essere immediati e “Because of you” è un sentirsi bene subito che arriva diretto.

gustaph eurosong 2023 belgio

Credits: VRT

Sempre parlando dell’Eurosong: c’era una grande chimica tra te e le coriste sul palco. Quanto pesa in questo la tua esperienza come backing vocalist?

Completamente. Sono felice che le persone abbiano capito che siamo molto amici: sono persone con cui lavoro da più di 20 anni, che vengono a casa mia per il mio compleanno e con cui ci troviamo a cena. Questo si traduce sul palco, non puoi fingerlo, e per questo quando siamo sul palco siamo felici di essere lì ad esibirci insieme.

In più, io stesso sono stato backing vocalist e penso che sia importante dare loro il giusto spazio nella mia performance perché loro sono molto importanti per la mia canzone.

All’Eurovision ci saranno 3 backing vocalist, avremo 3 parti armoniche e canteremo dal vivo. Per le nuove regole non devi per forza avere tutte le voci dal vivo ma io voglio, coscientemente, non farlo. Voglio tutto dal vivo nella mia performance perché so quant’è importante e quanto può trasmettere se fatto bene.

E quindi, che ricordi ed emozioni ti porti dietro dalla tua esperienza di backing vocalist per Sennek nel 2018 e gli Hooverphonic nel 2021?

Sono state grandi esperienze. Ho amato il fatto di essere una squadra: sei parte di una delegazione, conosci il tuo ruolo e ognuno deve svolgerlo al massimo delle possibilità e per il miglior risultato. Questo crea un bellissimo spirito di gruppo.

Non dimenticherò mai la sensazione quando inizia il count-down prima della tua esibizione. Ho avvertito un enorme orgoglio per il mio paese. Sentivo che quello che stavo facendo era per la nazione, qualcosa che non avevo mai provato prima.

È stato come sporgersi da un precipizio. Dopo sentivo che dovevo farlo per me stesso, era nella mia lista delle cose da fare. Da bambino sognavo di farlo e credo che senza quelle due esperienze non sarei qui ora.

Ora che è il tuo momento su quel palco, a livello emotivo cosa provi?

Le emozioni saranno sicuramente maggiori perché ora c’è più responsabilità sulle mie spalle ma la cosa positiva è che più mi avvicino a Liverpool più mi tranquillizzo perché abbiamo lavorato alla performance: il design degli abiti è quasi finito, lo staging è fatto, stiamo lavorando sulle luci e il visual e tutto sta andando al suo posto.

Questo mi fa sentire più fiducioso sulla performance. Voglio andare sul palco e concentrarmi sulla performance e l’unico modo in cui posso farlo è assicurarmi che tutto sia ok e di avere fatto le scelte giuste rispetto alla mia visione.

Dobbiamo allora aspettarci qualche sorpresa sul palco di Liverpool o sarà un’esibizione simile a quella dell’Eurosong?

Non posso dire molto perché potrebbero ammazzarmi [ride] ma sarà differente. Sarà molto più dinamica, avremo 3 backing vocalist invece che 2 e ci sarà più interazione con loro.

I Måneskin hanno visto la tua esibizione e hanno dato dei feedback positivi durante un’intervista al programma belga QMusic. Che reazione hai avuto quando hai saputo che ti avevano visto?

È stato stupefacente, ovvio. In generale è strano per me che artisti come i Måneskin vedano il mio video. Oppure settimana scorsa ho incontrato Loreen, conosceva la mia canzone e io pensavo “Ma è fantastico!”, è qualcosa che mai mi sarei immaginato.

Ho visto che i Måneskin dicevano “slay!” [nello slang inglese significa “spacca!” n.d.a.], coglievano le vibes della canzone, mi ha reso veramente felice. Ogni tanto devo darmi un pizzicotto per rendermi conto che tutto questo è vero.

Se dovessi darmi un solo nome di un artista eurovisivo che ami, chi sarebbe?

Dico sempre che la mia canzone preferita di tutta la storia dell’Eurovision è “Where are you now?” di Imaani. Penso perché ho sempre amato la club music e la musica house. È una delle poche nella storia dell’Eurovision ad avere quell’aggancio al mondo house. Poi amo la melodia e la sua voce.

Magari a Liverpool ci sarà l’opportunità di un duetto con lei allora.

Non lo so, perché non so se farà qualche Eurovision Party. Ma dovesse esserci, anche solo incontrarci sarebbe incredibile per me perché credo sia una cantante straordinaria.

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Gustaph all’Eurovision 2023

L’artista belga, nato a Lovanio il 5 luglio 1980, ha vinto l’Eurosong 2023 lo scorso 14 gennaio conquistando così l’accesso all’Eurovision Song Contest di Liverpool.

Si esibirà nella seconda semifinale, giovedì 11 maggio. Sarà il 5° artista in scaletta quella sera. Dall’Italia non sarà possibile votarlo (il pubblico italiano potrà votare solo nella prima semifinale di martedì 9 e nella finalissima di sabato 13), mentre potrà seguirlo in diretta tv su Rai 2 a partire dalle ore 21:00.

Prima di salire sul palco dell’M&S Bank Arena di Liverpool, si esibirà unicamente nel Pre-Party di Amsterdam del 15 aprile, dopo aver già preso parte ai Pre-Party di Madrid e Barcellona.

I migliori auguri a Gustaph per la sua partecipazione all’Eurovision Song Contest di Liverpool e per i suoi progetti futuri.


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