Eurovision 2023: Mahmood ospite nell’Interval Act della finale, ci sono anche Kalush Orchestra e Sam Ryder

Una notizia bomba, per quanto riguarda il nostro Paese, arriva da Liverpool. L’Eurovision 2023 non accoglierà solo Marco Mengoni in chiave Italia, almeno durante la finale del 13 maggio.
Mahmood ospite Eurovision 2023
Sono stati infatti rivelati i vari ospiti della serata finale, tra Opening e Interval Act. In quest’ultimo senso ci sarà nientemeno che Mahmood, due volte in gara all’Eurovision nel 2019 con “Soldi” (secondo posto) e nel 2022 con “Brividi” (in coppia con Blanco, sesto posto).
Il fatto che sia stato citato da solo fa facilmente presumere che la performance che lo vedrà coinvolto includerà la sola “Soldi”, diventata famosissima sia dentro che fuori dal circolo degli eurofan, con quattro dischi di platino in Italia, due in Spagna e dischi d’oro in Grecia, Francia e Polonia.
L’interval act: non solo Mahmood
L’Interval Act nel quale sarà coinvolto Mahmood fa parte di una sezione più ampia nella quale interverranno anche diverse figure iconiche del concorso apparse in gara negli ultimi anni:
- Daði Freyr (Islanda 2020 e 2021 con i suoi Gagnamagnið, “Think about things” e “10 Years“, 4° posto in quest’ultimo caso)
- Netta (Israele 2018 con “Toy“, vincitrice)
- Cornelia Jakobs (Svezia 2022 con “Hold me closer“, 4° posto)
- Duncan Laurence (Paesi Bassi 2019 con “Arcade“, vincitore)
- Sonia (Regno Unito 1993 con “Better the Devil you know“, 2° posto – celebrazione dei 30 anni per lei che è di Liverpool)
Ma non è finita qui: ci saranno ulteriori ospiti tra opening e interval act.
Opening act: Kalush Orchestra
In particolare, l’apertura sarà affidata alla Kalush Orchestra, che eseguirà una performance dal titolo “Voices of a new generation”, ma ci sarà anche spazio per “Stefania”, con cui hanno vinto l’Eurovision di Torino 2022.
La flag parade, invece, prevederà l’intervento di:
- Go_A (Ucraina 2021 con “Shum“, 5° posto)
- Jamala (Ucraina 2016 con “1944“, vincitrice)
- Tina Karol (Ucraina 2006 con “Show me your love“, 7° posto)
- Verka Serduchka (Ucraina 2007 con “Dancing Lasha Tumbai“, 2° posto)
Un intervallo anche con Sam Ryder
Il primo interval act segnerà anche il ritorno sul palco dell’Eurovision di Sam Ryder, l’eroe nazionale britannico dopo il secondo posto con “Space Man” di un anno fa al Pala Olimpico (Pala Alpitour). Quasi una chiusura del cerchio per un artista il cui successo, da allora, non si è fermato più, portandolo a cantare davanti alla Regina Elisabetta II poche settimane prima del decesso della sovrana.
Poi arriverà il secondo interval act, quello in cui è coinvolto anche Mahmood. Si chiama “The Liverpool Songbook”, ed è presentato come un contributo al grandissimo impatto che la città ha avuto sul mondo della musica pop. Il comunicato BBC-Eurovision fa capire che verranno eseguite alcune grandi hits dagli artisti, naturalmente a modo proprio.
Mahmood di ritorno all’Eurovision: le dichiarazioni
Queste le prime dichiarazioni di Mahmood rilasciate all’ufficio stampa della Rai:
Sono molto felice di tornare a Eurovision. Ringrazio gli organizzatori che mi hanno invitato come ospite ed è un grande onore per me. Non vedo l’ora di salire su quel prestigioso palco davanti a una platea unica al mondo
Non era mai accaduto che ci fossero degli ospiti italiani già visti in passato all’Eurovision in un’edizione organizzata all’estero. Il primato sarebbe toccato a Gigliola Cinquetti nel 2020, all’interno di un format simile a questo (e alla celebre “Switch Song” del 2019), ma il Covid-19 fermò quell’edizione e lei si esibì nel 2022 a Torino.
Abbiamo parlato di “già visti in passato all’Eurovision” poiché, nel 2015, a seguito della vittoria allo Junior Eurovision 2014, Vincenzo Cantiello fu chiamato per un breve momento sul palco della Wiener Stadthalle di Vienna.
Kalush Orchestra e Sam Ryder: le dichiarazioni
Si esprimono così i membri della Kalush Orchestra:
Non vedevamo l’ora di esibirci a Liverpool da quando è stata annunciata come città ospitante. La città ha un’eredità musicale riconosciuta a livello mondiale, e siamo felicissimi di poter finalmente annunciare che onore è per noi esserci.
Se è vero che siamo tristi perché non abbiamo potuto portare l’Eurovision Song Contest di nuovo nel nostro Paese, siamo davvero grati al Regno Unito per aver ospitato questa festa in nostra vece. Ci esibiremo per chiunque sia in Ucraina, per ricordare che giorni migliori e la vittoria del nostro Paese sono davanti a noi, così come per mostrare al mondo per cosa sta combattendo l’Ucraina.
Così invece Sam Ryder:
Che onore ricevere l’invito per poter cantare una seconda volta sul palco dell’Eurovision! Non vedo l’ora di tornare all’interno di questo meraviglioso caos e guardare esibirsi gli incredibili artisti, portandovi nel frattempo una nostra performance speciale. Big love!
Italia, Eurovision e non solo
C’è anche un lato curioso che riguarda Daði Freyr e che per certi versi lo accomuna a Diodato un anno fa: per la prima volta riuscirà ad esibirsi davanti al pubblico dell’Eurovision. Questo perché, nel 2021, due dei Gagnamagnið finirono in isolamento perché positivi al Covid-19. In onda andò la registrazione della seconda prova.
In sostanza, l’Italia in questa edizione potrà concentrare le proprie attenzioni su quattro artisti: oltre a Mahmood fuori gara e a Marco Mengoni, in competizione con “Due vite”, ci sono infatti Alessandra Mele, di origini metà savonesi e metà norvegesi, che concorre per la Norvegia con “Queen of Kings” e aprirà la prima semifinale del 9 maggio, e i Piqued Jacks, gruppo pistoiese al via per San Marino nella seconda semifinale dell’11 maggio con “Like an animal“.
L’annuncio di Mahmood suona come una sorta di contrappunto rispetto a quanto dichiarato da Blanco non più tardi di venerdì 14 aprile, cioè che “l’Eurovision in sé non da tanto”. In effetti, al suo compagno di viaggio torinese ha dato popolarità e la chance di espandere la propria musica oltre i confini nazionali. E, ora, il ritorno sul palco che lo ha lanciato a livello europeo.
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