Eurovision 2023, l’intervista ad Alessandra Mele (Norvegia): “Bellissimo il supporto e l’amore dall’Italia”

alessandra mele esc 2023 prove
Credits: EBU / Sarah Louise Bennett

L’Eurovision 2023 sarà a forti tinte tricolore. È noto infatti che oltre a Marco Mengoni altri 2 artisti in gara a Liverpool hanno sangue italiano.

Ci saranno infatti sia i Piqued Jacks, pistoiesi ma in gara per San Marino, che Alessandra Mele, originaria di Cisano sul Neva – papà italiano e mamma norvegese – che gareggerà per la Norvegia con la sua “Queen of Kings“.

Nel nostro giro di interviste con i protagonisti di questa edizione, incontriamo proprio Alessandra in videochiamata il pomeriggio successivo alla sua prima prova sul palco della M&S Bank Arena di Liverpool, inevitabile quindi partire dalle prime sensazioni percepite sul palco eurovisivo.

Ciao Alessandra e grazie per il tempo che ci concedi tra un impegno e l’altro! Volevo chiederti innanzitutto come sono andate queste prime prove, nonostante un po’ di mal di gola, come mi accennavi.

Sono andate bene sono solo stanca. Si parla, ci sono due ore di interviste e per quello ti va giù la voce.

Quindi immagino che anche oggi non sia una giornata di riposo totale.

No, ma ieri è stata abbastanza tranquilla. Fortunatamente abbiamo fatto le prove, poi sono arrivata in hotel mi sono guardata “Criminal Minds” e mi sono proprio rilassata.

È il tuo modo per staccare in questi giorni guardare un po’ di serie-tv?

Si però poi mi vengono gli incubi la notte!

Raccontami un po’ invece delle reazioni che sono arrivate dall’Italia. Conti quaranta milioni di stream su Spotify, Savona e la stampa sono impazzite, c’è stato il video dei tuoi amici a Cisano sul Neva [mentre guardavano la finale del Melodi Grand Prix n.d.a.]…

Le reazioni sono state bellissime. Infatti mi fa molto piacere che piuttosto di andare a vedere che “Eh, ma non rappresenta l’Italia”, la reazione è più “Cavolo, è una nostra sorella italiana che va a rappresentare la Norvegia!”. C’è un sacco di supporto e di amore che sento proprio.

E c’è un messaggio in particolare che ti ha dato la carica?

Più che altro mi ha fatto proprio vedere che sono “la sorella d’Italia”. Mi fa tanto piacere.

Tu sei da due anni stabilmente in Norvegia. Qual è stato il primo impatto con il paese sia per quanto riguarda la tua carriera musicale che per lo stile di vita in generale?

Stranissimo. È diversa la Norvegia dall’Italia, ovviamente. Sono due posti completamente diversi: vai a vedere l’energia, il cibo, l’atmosfera, il clima… Tante cose sono diverse, però mi trovo molto bene in Norvegia anche perché essendo molto energetica io come persona, stando con i norvegesi, che magari sono un pochettino più calmi, mi rilasso anch’io.

Consiglieresti ad un giovane italiano che vuole fare musica all’estero di partire per e dalla Norvegia?

Io non consiglio la mia strada di vita. Io consiglio quello che qualunque persona per sé pensa che sia giusto. Se qualcuno pensa che magari per intraprendere una carriera, qualunque carriera, “Cavolo, magari la Norvegia potrebbe aiutarmi” allora vai in Norvegia. Se pensi che sia l’Estonia vai lì, o in Spagna, vai lì. Devi seguire il tuo cuore, che è quello che ho fatto io. Questo sì posso consigliarlo: segui quello che senti sia giusto.

Che è, tra l’altro, il messaggio della tua canzone “Queen of Kings” che porti a Liverpool.

Sì, assolutamente.

Quindi chi è questa “regina dei re”?

Chiunque passa per qualcosa di difficile e ne esce fuori più forte. Per me la regina dei re assoluta è Beyoncé [ride].

È una canzone che avevi scritto apposta pensando di portarla al Melodi Grand Prix (MGP) o era tra i tuoi singoli in lavorazione?

Non era uno dei miei singoli. Mi hanno invitato a far parte di un camp di composizione per il MGP, la pre-selezione norvegese per l’Eurovision, e ho scritto “Queen of Kings” insieme a due produttori e ad un’altra compositrice.

Sei tra le favorite di questa edizione. Quest’anno, tra l’altro, sembra essere un affare tutto scandinavo tra te, Käärijä e Loreen. Che emozione ti dà, oltre a tutto l’affetto che stai ricevendo, essere una seria contendente alla vittoria?

Sono parecchio tranquilla ma più che altro perché non voglio crearmi aspettative e voglio solo fare ciò che io posso fare come artista, come personalità, come Alessandra e poi vedere quale sarà la reazione del pubblico e delle persone.

Abbiamo citato prima i tuoi colleghi scandinavi. Guardando la tua serie su YouTube “Road to Eurovision” si vede un ambiente favoloso. Nella bellezza di confrontarti con tutti questi artisti hai legato con alcuni in particolare?

Ho fatto tanta amicizia con San Marino [i Piqued Jacks n.d.a.]. Mi fanno morire, mi fanno morire dal ridere. È l’energia italiana, mi dispiace ma l’umorismo italiano non lo batte nessuno.

A proposito, nel programma norvegese Lindmo hai detto una cosa bellissima ovvero che “Non sono 50 e 50, ma sono 100% italiana e 100% norvegese” e la tua energia in tal senso emerge tanto. Hai qualche segreto per essere così attiva?

Non sono sempre energica, ci mancherebbe. Ovviamente qui quando finirò le interviste dirò “Ciao, ciao” vado su in camera e dormo. Sono energetica ma ad esempio non sono festaiola. Sono energetica per quanto riguarda le mie giornate, mattutina in genere e poi vado a dormire, stop. Se dormi c’hai energia.

Tu hai sempre sognato di fare la cantautrice o è una cosa che hai scoperto piano piano?

Più che sognare è sempre stato qualcosa che ho fatto, è stato sempre parte di me. Poi alla fine è diventato un sogno che, sperando, è diventato realtà.

Ti aspettavi che fosse così veloce il passaggio da The Voice of Norway a vincere il MGP e partecipare all’Eurovision?

Due giorni fa ridevo perché, sai che Snapchat ti dice “un anno fa è successo questo”, e mi è arrivata la foto di Snapchat dicendo che un anno fa questo giorno, il 29 di aprile mi sembra, sono uscita da The Voice of Norway.

Una battuta in chiusura per chi magari ti vedrà per la prima volta martedì 9 maggio e ancora non ti conosce. Tre aggettivi per descriverti?

Positiva, ambiziosa e divertente.

Sei la prima in assoluto ad esibirti quest’anno all’Eurovision Song Contest 2023 essendo la prima in scaletta martedì 9 maggio nella prima semifinale. Dall’Italia possiamo votarti e quest’anno più che mai il voto da casa è fondamentale. Lancia un appello al voto al pubblico italiano.

Si conclude così la nostra chiaccherata con Alessandra, che alla domanda “Ci sarà nuova musica? Magari in Italia?”, ci saluta facendo l’occhiolino. Non rimane che attendere e magari cercare indizi sulla sua pagina Instagram.

Alessandra all’Eurovision 2023

Alessandra Mele, in arte Alessandra, è nata a Pietra Ligure nel 2002 e ha vissuto a Cisano sul Neva (Savona) fino a due anni fa, quando si è trasferita in Norvegia, paese natale della madre, per stabilirsi a Lillehammer, dove frequenta anche il Lillehammer Institute of Music Production.

Resa celebre dalla partecipazione a The Voice of Norway nel 2022, quest’anno ha vinto il MGP con “Queen of the kings” dominando sia il voto della giuria che quello del pubblico. La stessa Alessandra ha scritto e composto la canzone assieme a Henning Olerud, Linda Dale e Stanley Ferdinandez.

Il suo legame con l’Italia è testimoniato anche dalla pubblicazione della versione in lingua italiana del brano con cui gareggerà a Liverpool, rilasciata il 21 aprile.

È una delle grandi favorite di questa edizione, al pari della svedese Loreen, del finlandese Käärijä e degli ucraini TVORCHI. In caso di successo porterebbe alla Norvegia il suo quarto microfono di cristallo dopo le vittorie nel 1985, 1995 e 2009.

A Liverpool sarà in gara nella prima semifinale martedì 9 maggio, con diretta italiana a partire dalle ore 21:00 su Rai 2 e Rai Radio 2. Il pubblico italiano, avendo diritto di voto al pari di quello francese e tedesco, potrà votarla per aiutarla a raggiungere la finalissima di sabato 13 maggio.

Un aiuto fondamentale, dato che quest’anno sarà unicamente il televoto a determinare i finalisti, mentre per la finale ci sarà la tradizionale divisione 50/50 tra giurie e pubblico da casa.


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