Eurovision 2023: terminano le prove dei semifinalisti, il racconto della sesta giornata a Liverpool
Report live da Liverpool · Si è conclusa poco fa la sesta giornata di prove sul palco della Liverpool Arena, ancora una volta chiuse alla stampa, ma delle quali è possibile ricavare impressioni tramite quanto emerge dal sito ufficiale della rassegna, oltre ai videoclip e alle fotografie pubblicate da eurovision.tv.
Sul palco oggi gli ultimi undici semifinalisti appartenenti alla seconda semifinale che potremo seguire in diretta giovedì 11 maggio prossimo, dalle ore 21, su Rai 2 con commento di Gabriele Corsi e Mara Maionchi.
Seconde prove particolarmente interessanti in quando gli artisti, avendo già preso confidenza con la scenografia, gli spazi e le telecamere, hanno potuto affinare ulteriormente diversi dettagli e scegliere trenta secondi delle loro comparse in scena da mostrare al pubblico. Tali brevi anteprime delle riprese televisive sono state raccolte in un video recap pubblicato sul canale YouTube ufficiale dell’Eurovision 2023.
Cipro: Andrew Lambrou – “Break a Broken Heart”
L’artista cipriota si ripresenta sul palco con molte ambizioni, e non cambia praticamente niente rispetto alla prima prova. Quel praticamente riguarda, in realtà, un dettaglio minimale: si tratta del fatto che canta a piedi nudi sul pavimento, che poi è un ledwall. Tema principale: il blu dell’acqua che si confonde con il fuoco, nel simbolismo di rompere qualcosa di già rotto.
L’esibizione è convincente, vocalmente agile, in un turbinio di emozioni contrastanti, inquadrature che seguono il crescendo del brano. La qualificazione dovrebbe ancora una volta essere assicurata per Cipro.
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Islanda: Dilja – “Power”
L’unico reale cambiamento… è un paio di orecchini indossati dall’artista. Il palco è totalmente riempito dall’interazione che l’artista ha con il ledwall. Tutto molto legato al fattore della natura, di ciò che abbiamo intorno a noi: questo riporta quasi a un mix di cose che vedemmo nel 2016: i giochi con il ledwall di Greta Salomè e la natura di Francesca Michielin.
Dilja si conferma un turbinio di energia. Sola sul palco, è in grado di gestire l’intera scenografia, interpretando “Power” con una forza senza precedenti, inanellando una prova dopo l’altra senza alcun tipo di imperfezione vocale.
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Grecia: Victor Vernicos – “What They Say”
Victor Vernicos è il più giovane artista in gara, e il chiacchieratissimo vestito della scorsa prova torna anche qui. Si tratta, in breve, di un completo formato da una giacca beige e, soprattutto, un paio di pantaloncini corti, stile scout. Una scelta decisamente originale. Interessante l’impiego di una soluzione artistica scelta anche dall’italiano Marco Mengoni: chi si è lamentato della luna del cantante di “Due Vite”, dovrebbe farlo anche per quella che appare dietro le spalle del giovane greco.
Nel complesso, comunque, Victor pare avere qualche difficoltà con l’intonazione, e l’uso della nebbia nella parte centrale del palco arriva quasi ad oscurarlo, dettaglio che dovrà essere affinato prima delle dirette televisive.
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Polonia: Blanka – “Solo”
Torna sul palco l’interprete che cercherà di far ballare l’arena con la sua “Solo”. In effetti, lo staging è sempre quello: tropicale, con quattro ballerini di supporto e un’indubbia verve che cerca di sostenere la canzone. Quale possa essere il risultato ancora non è chiaro.
In ogni caso, l’esibizione pare convincere molto più del previsto, e sorprenderà il pubblico da casa con i passi di danza durante l’intermezzo musicale del brano. Sarà sufficiente per passare in finale? Sicuramente il ritmo estivo e il clima caldo di questi giorni convincerà il pubblico a regalarle qualche voto in più.
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Slovenia: Joker Out – “Carpe diem”
Attenzione alla band che ha per frontman Bojan Cvjeticanin che, quanto a personalità, non è secondo a nessuno. I componenti dei Joker Out sembrano proprio divertirsi sul palco dell’Eurovision 2023, tanto che danno sfogo a tutta la loro già lunga e variegata esperienza live, forti del loro status di band molto popolare in Slovenia.
Infatti l’esibizione convince parecchio, gli stacchi delle telecamere sono corretti, il ritmo trattiene l’attenzione dello spettatore, attirato anche dai colorati outfit della band.
Una nota di colore a margine: oggi la delegazione slovena ha distribuito per i propri gadget, nient’altro che preservativi brandizzati con il nome della band stessa.
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Georgia: Iru – “Echo”
Se si pensava che il vestito di Iru fosse già molto lungo martedì, c’è qualcosa in più da dire su quello odierno. Infatti, le dimensioni sono aumentate in maniera consistente, il che viene ancor più evidenziato dall’ampio uso che viene fatto della macchina del vento.
Colori semplici e cielo per lei, oltre a un morigerato ma ben studiato uso della nebbia sul palco e delle grafiche a schermo, che viene fatto avanzare sulla scena per generare un luogo più circoscritto da cui tutta l’energia di “Echo” può essere sprigionata direttamente verso le telecamere a fronte palco. E gli spettatori dell’Eurovision 2023 sapranno sicuramente apprezzare una proposta di ottimo livello.
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San Marino: Piqued Jacks – “Like an Animal”
Nero su tema rosso: la band pistoiese gioca ancora su questo elemento nella seconda prova. Ci sono tentativi evidenti di innalzare questo rock a quote che possano valere la finale, finora considerata un miraggio da tanti. Resta da scoprire se sarà loro il fattore sorpresa di questa seconda semifinale.
L’insieme è comunque piacevole e studiato nei dettagli, i Piqued Jacks hanno una buona presenza scenica e il frontman dà prova di una ottima padronanza vocale su note e acuti decisamente complicati. Una partecipazione di tutto rispetto per San Marino ma, come si accennava, l’insieme sarà sufficiente?
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Austria: Teya e Salena – “Who the Hell is Edgar?”
Il significato della canzone ormai è noto: la critica a un mondo musicale nel quale Spotify fa guadagnare pochissimo in termini percentuali agli artisti. Ciò che è migliorato molto va a riguardare le grafiche sul ledwall, ora ben più complete rispetto alla prima prova. Ai quattro ballerini reali se ne aggiungono di virtuali a bizzeffe.
L’insieme è a tratti ipnotico. La canzone, dal ritmo frenetico e incalzante, oltre ai rapidi movimenti dei ballerini, fanno da contrasto agli sguardi fissi e intensi delle cantanti, che invece si muovono a rilento, quasi a enfatizzare il testo della canzone e la significatività di ogni gesto. Qualche imperfezione ancora da aggiustare, ma l’insieme merita l’accesso alla finale.
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Albania: Albina & Familija Kelmendi – “Duje”
Una famiglia, il fuoco, gli alberi, tanta brillantezza nell’uso del ledwall, la drammaticità della canzone spiegata in una performance d’impatto. Questo sono Albina e la famiglia Kelmendi, che non si risparmiano nel cercare di portare il messaggio di ciò che cantano in Europa.
Nel complesso, si tratta di una performance già vista, che non offre particolari spunti di originalità ma, con una nota di merito per il mantenimento della lingua albanese, riesce comunque a presentare un quadro d’insieme coerente e intenso. Difficile però confidare nel passaggio alla finale.
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Lituania: Monika Linkyte – “Stay”
Cambio di vestito per l’artista che già rappresentò la Lituania nel 2015 (ma in coppia con Vaidas Baumila). Per lei ora un corto vestito arancione, che si sincronizza bene con il ledwall in numerosi casi. Ha le potenzialità per andare alla finale dell’Eurovision 2023: ci riuscirà?
L’esibizione punta tutto sull’intonazione della cantante e l’interazione con le coriste, ben evidenti in scena con lei. Una performance pulita e ben confezionata, a tratti “compitino”, ma che potrà raccogliere consensi.
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Australia: Voyager – “Promise”
Teoricamente potrebbe essere l’ultima volta dell’Australia all’Eurovision (l’accordo SBS-EBU scade quest’anno) ma, se davvero sarà così, allora i Voyager vogliono salutare in grande stile. Tutto funziona esattamente come già il pacchetto funzionava martedì: la macchina d’un tempo, i fuochi rossi, la grande energia di una band esperta.
Tutto è lì, per cercare la finale dell’Eurovision 2023. L’energia sprizza da ogni poro, la macchina del vento aggiunge dinamicità a una band già particolarmente movimentata, l’uso dell’effetto letterbox conferisce drammaticità e inquadrature ancora più taglienti.
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Appuntamento a domani per il settimo giorno di prove sul palco dell’Eurovision 2023 di Liverpool, in cui ci saranno solo le Big 5 e l’Ucraina. Per Marco Mengoni e per gli altri artisti, inoltre, primo grande momento: si saprà in quale metà della finale canteranno. Ascolta tutte le canzoni in gara sulla nostra playlist Spotify dedicata.
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