Eurovision 2023: lustrini, strascichi, eccessi e storie nel Turquoise Carpet. Il racconto live

Marco Mengoni

Report live da Liverpool • Glamour quanto basta, ma meno del solito. Più spazio ai look sportivi – soprattutto per gli artisti più giovani – e anche qualche storia curiosa e toccante da raccontare.

Il Turquoise Carpet al St. George’s Hall ha aperto ufficialmente l‘Eurovision 2023. Circa 1.000 eurofan sono stati invitati ad assistere all’evento a lato della passerella ma la vera sorpresa è stata la presenza solo in voce di Richie Anderson, conduttore di BBC Radio 2.

A lui il compito di introdurre di fatto i cantanti prima della loro discesa dalla scalinata, per poi passare il microfono a Timur Mirosnichenko e Sam Quek, anfitrioni della giornata, conclusa con qualche minuto di ritardo.

Gli oufits

Sobrietà ed Eurovision non sono due parole che vanno a braccetto. Eppure il carpet 2023 ha regalato molte meno mise sorprendenti: molte donne in lungo e chi ha scelto il corto ha sfruttato soprattutto il proprio fisico. Tanti anche in questo caso, sia per gli uomini che per le donne, gli stilisti dei vari Paesi che hanno disegnato gli outfits.

Total black per molti, strascichi come se piovessero: da Brunette a Blanka, ad Alessandra Mele, Blanca Paloma, fino a Loreen e Monika Linkytè, in molte ne hanno approfittato, ma il premio ironia va senza dubbio a Blanka.

La cantante polacca, sotto attacco dal giorno della sua designazione prima per le presunte irregolarità nella finale e poi per via delle non proprio precisissime performance vocali, viene chiamata “Bejba”, pronuncia fonetica della parola “Baby” nell’imperfetto inglese che sfoggia. Ha risposto presentandosi con una enorme scritta “Bejba” sullo strascico.

Let 3 si sono invece presentati con dei tutù sopra i quali indossavano delle giacche rispettivamente con la bandiera croata per i componenti del gruppo e dell’Unione Europea – ma anche dell’Ucraina – per il frontman. Outfit fluido per molti interpreti maschili, con alcune particolari segnalazioni.

Victor Vernicos (Grecia) ha indossato lo stesso completo con calzoni corti che si vede sul palco (unico a riproporre lo stesso outfit oltre a Käärijä), i Sudden Lights hanno invece indossato veri vestiti anni ’70 ispirati ai Beatles, come gli occhiali di Theodor Andrei.

Total pink per Reiley, con tanto di borsetta e palloncini ton-su-ton mentre TVORCHi indossavano dei patchwork rosso-neri sopra i quali sono incisi nomi di bambini nati durante la guerra:

E come hanno sottolineato sul palco:

Non è importante per noi vincere l’Eurovision, ma vincere la guerra. Questi bambini sono sopravvissuti perchè sono stati messi in degli incubatori che avevamo comprato: quando sono nati pesavano pochissimo ma si sono salvati. Inizieremo una raccolta fondi per comprarne degli altri.

Altra storia importante quella portata sul palco da Monika Linkyte:

Ho un grande sogno: vorrei poter costruire scuole in Nepal. Sono stata da quelle parti come volontaria per cinque mesi ed ho visto che c’è ancora molto da fare.

Gli italiani

Alessandra Mele, in rappresentanza della Norvegia, ha aperto la passerella in total black e con una tiara in testa. Un abito da vera “Queen” come il titolo della sua canzone:

È come un’altra incoronazione… Per me il successo su Spotify e su TikTok è stato tutto molto grande: prima di tutto perché è il mio primo singolo e poi perché fino ad un anno fa non usavo assolutamente TikTok, poi è esploso tutto. Sto passando dei bei momenti qui.

Total black con finiture argentate anche per Marco Mengoni, vestito Versace:

Sono molto nervoso, non vedo l’ora di andare sul palco, per me è un onore essere qui per la seconda volta. Mi piace molto lo slogan “United By Music” dove “united” in questo momento è la parola più importante. Come mi sto preparando? Meditazione, relax, respirazione…

Non manca un accenno alla cover di “Let it be”, dei Beatles – originari di Liverpool – che ha presentato nella serata cover a Sanremo e che ha poi inciso:

Quando ho deciso di cantarla, non sapevo ancora che sarei venuto qui… è tutto così mistico e magico, perché i Beatles e Paul McCartney per me sono icone, divinità musicali.

Siparietto con Timur Mirosnichenko che gli ricorda l’attività di barista che svolgeva prima di diventare famoso e gli chiede quale sia il suo liquore preferito. Mengoni risponde “gin” e il conduttore gliene porge una bottiglia. E Mengoni ci scherza su:

Mi aiuterà molto in questi giorni…

Piqued Jacks (in gara per San Marino) sono invece vestiti di bianco, nero ed argento, con uno dei componenti in gonna. Curiosa la domanda: “Francesco indossi anche oggi le mutande fosforescenti”?  Risposta ironica:

Chi può dirlo? Ma no, in realtà non le indosso oggi, ve l’ho appena fatto vedere.

Il riferimento è al fatto che al momento di scendere la scala, si era alzato la gonna mostrando appunto le mutande.

A chiudere l’ordine di uscita la rappresentante britannica Mae Muller, fasciata in un abito che ne evidenzia le forme generose.

Tutto pronto, dunque. Da domani sera la jury semifinal: le giurie voteranno solo come backup, mentre martedì sera live, sarà tutto affidato unicamente al televoto. Let the Eurovision Song Contest 2023 begin!

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Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa

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