Eurovision 2023, ecco chi ha votato l’Italia con la giuria e al televoto

Marco Mengoni Prove Eurovision 2023

L’Eurovision 2023 è giunto infine alla sua conclusione, con la settima vittoria della Svezia di Loreen con “Tattoo” e con uno scintillante quarto posto del nostro Marco Mengoni con “Due vite”. Ma andando ad analizzare nel dettaglio, chi ha premiato di più il cantante di Ronciglione sia nelle giurie che nel televoto?

Va detto che è la prima volta dal 2014 che in termini di punteggio sia il televoto che la giuria sono stati pressoché concordi con i punti assegnati all’Italia, che ha ottenuto in totale 176 punti alle giurie e 174 punti al televoto, un netto miglioramento rispetto all’anno scorso e che in termini di posizione nelle giurie il terzo posto tricolore segna il secondo miglior risultato del Belpaese da quando è ritornato in gara nel 2011. Il record ovviamente appartiene al nostro primo rappresentante Raphael Gualazzi che ottenne 251 punti con la sua “Madness of love”.

I punti ricevuti dall’Italia alle giurie e al televoto all’Eurovision 2023

Durante il voto delle giurie, rivelati durante la serata finale, per ben cinque volte abbiamo sentito attribuire a Marco Mengoni il famoso “12 points”, ovvero da Austria, Croazia, Romania, Slovenia e San Marino (nella speranza che si chiuda una volta per tutte la manfrina del “non ci votano mai”). Proseguendo, sono arrivati 10 punti da Malta, Moldavia e Spagna, 8 punti giungono da Georgia e Svizzera.

Proseguendo si denota come i 7 punti siano arrivati dal Belgio e dalla vincitrice Svezia, 6 punti arrivano da Norvegia, Polonia, Azerbaigian e Finlandia, 5 punti assegnati a Marco Mengoni provengono da Cipro ed Estonia, come i 4 punti provengono dalla Cechia (nome con cui sarà accreditata d’ora in poi la Repubblica Ceca in tutte le occasioni istituzionali).

Giungendo ai gradini più bassi della top 10 di punti attribuibili, 3 punti sono stati assegnati all’Italia dalla Lettonia, mentre 2 punti provengono da Albania (quest’anno molto contenuta rispetto agli altri anni), Serbia, Francia, Ucraina e Regno Unito, la cui giuria vota una proposta italiana per la prima volta dal 2015 (quando assegnò 7 punti a Il Volo) e in chiusura un solo punto è stato assegnato all’Italia dall’Australia.

Ben nove invece sono state le giurie che non hanno attribuito nessun punto all’Italia, ovvero le giurie di Armenia, Danimarca, Grecia, Islanda, Irlanda, Israele, Lituania, Paesi Bassi e Portogallo. L’Irlanda inoltre è l’unico dei 36 Paesi in gara ad eccezione dell’Italia stessa a non aver assegnato nessun punto a Marco Mengoni né per parte di televoto né per parte di giuria.

Per quanto riguarda il televoto, sono sette i Paesi a non aver assegnato nessun punto alla performance di Mengoni, ovvero oltre all’Irlanda anche Australia, Finlandia, Polonia, Lettonia, Regno Unito ed Ucraina. Sono solo due i Paesi che hanno assegnato il massimo dei punti all’Italia, ovvero Malta ed Albania, da sempre bacino di tanti punti per il Belpaese e giungono punti altissimi anche da Svizzera e Germania (che hanno assegnato 10 punti) come da Croazia, Slovenia ed Austria (che premiano l’Italia con 8 punti).

E come ha votato l’Italia?

Vediamo ora l’altro lato della medaglia, vedendo dunque come ha votato la giuria italiana ed i quasi cinque milioni di telespettatori su Rai 1. I voti della giuria sono stati i seguenti:

12 Israele
10 Ucraina
8 Svezia
7 Cechia
6 Estonia
5 Armenia
4 Svizzera
3 Lituania
2 Belgio
1 Serbia

È necessario fare chiarezza su come, a differenza di quanto tanti sostengono nelle ultime ore, qualora la giuria italiana non avesse dato 12 punti ad Israele questo non avrebbe cambiato le sorti dell’Italia, che sarebbe rimasta sempre al quarto posto. In caso di parità di punteggio infatti, a prevalere è la canzone che ha avuto un punteggio maggiore al televoto (e Noa Kirel aveva 185 punti contro i 174 punti di Marco Mengoni).

Il televoto è stato come spesso accade molto legato alla diaspora, ma a differenza degli altri anni c’è una curiosa novità, difatti è la prima volta che il metaforico “derby” tra diaspora albanese e diaspora rumena/moldava è stato vinto dai secondi, che hanno visto attribuire un 12 punti a Pasha Parfeni e “solo” 7 punti assegnati ad Albina & Familja Kelmendi (che regalano all’Albania la prima top 10 al televoto dal 2015). Molto bene anche Alessandra Mele, italiana di Pietra Ligure ma che ora vive in Norvegia che ottiene ben 10 punti al televoto.

Ecco la classifica del televoto italiano:

  1. Moldavia 15.8%
  2. Norvegia 12.98%
  3. Ucraina 12.64%
  4. Albania 8.31%
  5. Finlandia 6.09%
  6. Israele 3.9%
  7. Croazia 3.68%
  8. Svezia 3.53%
  9. Cechia 3.37%
  10. Svizzera 3.29%
  11. Cipro 2.94%
  12. Belgio 2.81%
  13. Polonia 2.61%
  14. Germania 2%
  15. Serbia 1.96%
  16. Francia 1.82%
  17. Lituania 1.7%
  18. Slovenia 1.69%
  19. Austria 1.68%
  20. Estonia 1.56%
  21. Portogallo 1.34%
  22. Spagna 1.31%
  23. Australia 1.23%
  24. Armenia 1.22%
  25. Regno Unito 0.54%

Appuntamento dunque in Svezia per la 68. edizione dell’Eurovision Song Contest, nella speranza di poter riconfermare la presenza di un’Italia che partecipa al più grande concorso canoro europeo non per fare numero, ma per dimostrare all’Europa la forza dei brani italiani. E chissà chi sarà il prossimo rappresentante italiano!


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4 Risposte

  1. Vincenzo ha detto:

    Sondaggi su giornali svizzeri. Famoso sito Eurovision straniero che comincia con la W.

    • Antonio Adessi ha detto:

      Ah il sito con la W, l’irreprensibile sito con la W, quello stesso sito che scrive esattamente quello che i fan vogliono sentirsi dire, salvo poi cambiare bandiera e salire sulla barca del vincitore una volta resi conto di aver preso un granchio 🦀

  2. Vincenzo ha detto:

    È palese che sia stata una combine per far vincere la Svezia. Ogni volta che c’è stato un anniversario della vittoria degli ABBA la Svezia ha vinto. 1974, vittoria degli ABBA. 1984 vittoria della Svezia al decimo anniversario. 1999 vittoria al 25esimo anniversario. Ora il 50esimo nel 2024 con vittoria nel 2023, così fanno un bell’Interval Act con gli ABBA che cantano per celebrare la grandezza svedese. A me fa schifo tutto ciò. L’anno scorso Martin Osterdahl, svedese, si è scagliato contro i 6 paesi per i pattern di voto nelle semifinali. E questo di quest’anno che schifo è? E per di più nella finalissima? Martin Osterdahl deve dimettersi ed il prossimo executive supervisor non sia nordico! Sennò tanto vale buttare soldi, tipo 20 euro per 20 voti, per arricchire l’EBU. Si fottano. Se ne sta parlando dappertutto.

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