Eurovision 2023: i promossi e bocciati di questa edizione

Dopo aver rivisto tutte e tre le serate di questo Eurovision 2023 e raccolto le opinioni della nostra redazione al completo, anche quest’anno è arrivato il momento di tirare le somme (a mente fredda) su cosa ha funzionato meglio e cosa un po’ meno.

Eccoci con il nostro puntuale appuntamento con i Promossi, Bocciati e… Promossi con riserva, con la solita imparzialità che ci contraddistingue ormai da sempre e con l’esperienza di chi l’evento lo ha seguito anche dietro le quinte dal nostro ritorno in gara nel 2011 ad oggi.

Promossa

La città di Liverpool. In ogni angolo si è respirato Eurovision: spettacoli musicali nelle strade, eventi, vetrine e negozi “brandizzati”. È stato centrato in pieno lo spirito della rassegna. Davvero un ottimo lavoro.

Promossa con riserva

La BBC. Avevamo grandi aspettative su quella che è l’emittente pubblica più antica del mondo e uno dei migliori broadcaster del vecchio continente. Ma la perfezione da “primi della classe” non c’è stata. Il risultato è stata una edizione perfettamente in linea con le altre.

Qualche errore in regia (con tanto di regista apparso in video durante la prima prova) ma soprattutto problemi audio. Di fatto, Mara Maionchi e Gabriele Corsi esultavano 1-2 secondi prima che venissero annunciati i punti a schermo durante la finale. Il tutto sembrerebbe legato appunto a problemi della BBC e non della Rai.

Promossi

I quattro conduttori. Se la sono cavata egregiamente i conduttori di questa edizione: Alesha Dixon, Graham Norton, Hannah Waddingham e Julia Sanina. Un apprezzamento speciale va però ad Hannah Waddingham, alle sue eccentriche espressioni facciali, la sua risata (durante le prove ci ha regalato diverse chicche) e al suo ottimo francese (“D’accord!?!” cit.). Guardatela nella serie Ted Lasso, vi delizierà.

Promosso

Gabriele Corsi. E aggiungiamo a pieni voti: adatto alla rassegna, rispetta i tempi, ha imparato a conoscere l’Eurovision e si nota che ormai è lui forse il primo fan dell’evento. È arrivato preparato, piacevole all’ascolto, ci auguriamo continui così (se verrà confermato anche nel 2024).

Promossa con riserva

Mara Maionchi. Nel corso delle diverse serate è migliorata ma è stato palese che è arrivata a Liverpool senza la minima preparazione, facendo totalmente affidamento sul suo compagno di viaggio.

Sicuramente mille passi avanti rispetto a Malgioglio e alle esperienze degli anni passati, ma se si vuole riconfermare, dovrebbe essere un po’ più coinvolta (sempre che abbia voglia il prossimo anno di andare in Svezia) e soprattutto preparata. Con tutto il bene che le vogliamo per la sua simpatia, l’Eurovision non sembra essere il suo mondo.

Chissà se la Rai, ora che gli ascolti sono naturalmente cresciuti, riuscirà a capire che al commento dell’Eurovision conta più l’esperienza e la preparazione rispetto alla notorietà.

Promossi

A pieni voti il nostro rappresentante Marco Mengoni, impeccabile con la sua “Due Vite”, l’italiana Alessandra Mele (la giovane ligure in gara per la Norvegia) con “Queen of Kings” e Mahmood nella cover di “Imagine” di John Lennon. Ci avete regalato delle belle emozioni in finale. GRAZIE!

Promossa con riserva

La Rai. Anni di critiche – a volte anche dure – e l’esperienza di Torino, sembrano aver giovato. Dopo tanto tempo finalmente si è vista una promozione dell’evento degna di nota, con richiami nei principali telegiornali, nei programmi tv (come i collegamenti nel daytime dell’ammiraglia Rai) e spot vari.

Dopo i record dell’edizione 2022, si poteva però osare di più e sfruttare il traino dell’Eurovision di Torino per sperimentare tutte e tre le serate su Rai 1. I dati delle semifinali, nonostante la concorrenza, sono stati ottimi e si poteva valutare in un secondo momento (analizzando gli ascolti) l’eventuale “declassamento” su Rai 2.

Peccato solamente per la gestione dei break pubblicitari durante il voting della finale, andati in onda quando non dovevano e facendo perdere al pubblico a casa l’annuncio dei punti dell’Islanda (video Raiplay al minuto 3:36:00).

Bocciati

Ufficio stampa e management di Marco Mengoni. La gestione delle interviste del nostro rappresentante non è stata delle migliori (tutt’altro). Non tutti sono stati “fortunati” come noi nel riuscire ad intervistare Marco (non con poche difficoltà) e non sono mancate le proteste per questo.

Bocciata

La gestione del Press Center. Come già visto in parte anche a Torino, la presenza della stampa italiana c’è stata – e in numero molto ridotto – solo a ridosso della finale, con la sala stampa letteralmente deserta negli altri giorni, lasciando a siti specializzati come il nostro la copertura delle altre serate e delle prove.

Per non parlare di giornalisti più o meno noti, che si sono presentati solamente il venerdi pomeriggio o il sabato, giusto il tempo per una intervista al nostro rappresentante e poi sparire, ignorando totalmente l’evento e gli altri partecipanti.

Promossa con riserva

La diretta su Radio 2 Rai. Non sentivamo da un po’ la parola trash, ma a parte la “caciara” qua e là e durante tutta la parte del voting (e diverse inesattezze), non siamo ai livelli osceni del commento di Saverio Raimondo su Rai 4, quindi si tratta già di un passo avanti.

Gli automobilisti che vogliono seguire l’Eurovision in radio, meriterebbero comunque qualcosina di meglio.

Promossi

Show e cartoline. Va detto, è stato uno show unico, vista l’eccezionalità della situazione – con conduzione condivisa tra Regno Unito e Ucraina – e sicuramente abbiamo apprezzato l’idea di fondo delle cartoline, ambientate nei due paesi (vincitore e ospitante), oltre a quello dell’artista in gara. Il tema “United by music” è stato centrato in pieno. Sulla gara e il sistema di voto, dedicheremo presto un approfondimento ad hoc.

Ultima nota, che vuole essere più un consiglio non richiesto, riguarda i RECAP, ovvero quella parte dello show in cui vengono riproposti spezzoni delle esibizioni e il codice abbinato all’artista, per poterlo votare da casa.

Ecco, qui se si evitasse di parlarci sopra, magari qualche telespettatore gradirebbe di più e si farebbe una idea migliore sul brano da votare.


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