Eurovision 2023: l’evento è stato seguito da 162 milioni di spettatori

Come ogni anno, sono stati rilasciati da EBU tutti i dati relativi alla visione per quanto riguarda l’Eurovision 2023, sia dal punto di vista degli ascolti TV che dal punto di vista delle interazioni online: un totale di 162 milioni di spettatori hanno seguito l’evento in televisione tra il 9 e il 13 maggio.
Ascolti tv Eurovision 2023
Il dato complessivo in valori assoluti è maggiore di un milione rispetto all’edizione di Torino del 2022, ma vanno tenute in considerazione altre misurazioni, tra cui ad esempio la rilevazione di 39 mercati televisivi provvisti di strumenti per registrare l’audience (l’anno scorso erano 34).
Quest’anno infatti sono registrati i risultati ottenuti da Azerbaigian, Croazia, Israele e soprattutto Ucraina, che nella sola finale ha registrato un totale di 584.000 spettatori sui tre canali media dell’emittente Suspilne Kultura, con uno share del 19,7%. Restano esclusi dal conteggio degli ascolti Malta, Albania e San Marino (la cui SMRTV non è rilevata da Auditel e dunque non è possibile stabilire con certezza quanti spettatori anche italiani abbiano optato per il commento di Lia Fiorio e Gigi Restivo).
Lo share complessivo della Grand Final del 13 maggio è stata del 40,9%, un dato molto più alto della media delle emittenti (sul 17,4%) ma che perde 2,4 punti percentuale rispetto allo share raggiunto lo scorso anno a Torino, ovvero il 43,3%. Record ancora una volta per la fascia dei giovani 15-24, che registra un totale di share pari al 53,5%, parliamo di un numero quasi quattro volte quello della medesima fascia d’età nella media (13,8%) che testimonia ulteriormente qualora ce ne fosse il bisogno di come l’Eurovision Song Contest sia un evento molto amato e seguito dai più giovani, e che negli anni a venire l’EBU sicuramente punterà su questo target come target principale.
Risultati enormi per le Big 5, foriere del più ampio bacino di spettatori ora che la Russia è fuori dai giochi, a partire dal Regno Unito che ha registrato 9,9 milioni di spettatori nella sola finale con il 63% di share.
Molto bene anche Germania e Francia, che registrano rispettivamente 7,4 e 3,5 milioni di spettatori, entrambi in aumento rispetto all’anno scorso. Ottimi risultati, seppur in calo rispetto al 2022, anche per Spagna e Italia.
Nel nostro Paese lo share è stato del 34,1%, il dato più alto di sempre per una finale, escludendo l’edizione ospitata in casa (32,51% nel 1991 e 41,9% nel 2022).
Risultati enormi in termini di ascolti per i nordici, da sempre super appassionati dell’evento. La vincitrice Svezia registra 2,3 milioni di spettatori e l’82,3% di share (+0,9 rispetto all’anno scorso) e la Finlandia invece registra il suo miglior risultato dal 2007 quando l’evento si tenne a Helsinki, con 1,7 milioni di finlandesi (e 85,6% di share) che hanno sostenuto Käärijä per una possibile vittoria.
Share stratosferici anche in Islanda dove l’Eurovision 2023 raggiunge il 98,7% di share pur con il mancato passaggio in finale di Diljà e in Norvegia, dove il quinto posto di Alessandra ha registrato uno share dell’87,8% (seppur in leggero calo rispetto all’anno scorso).
In un terzo dei mercati televisivi analizzati, l’Eurovision 2023 ha superato il 50% di share, oltre ai sopracitati Paesi nordici ci sono anche l’Armenia, il Belgio (limitatamente all’area fiamminga), Cipro, Croazia (ritornata in finale dopo sei anni), Estonia, Israele, Lituania, Slovenia e ovviamente il già citato Regno Unito. Anche Austria e Slovenia, ritornati in finale dopo tanti anni di delusioni, registrano i rispettivi migliori risultati dal 2016 e dal 2015, complici soprattutto l’interesse mediatico creato attorno al duo Teya & Salena ed all’enorme popolarità in Slovenia dei Joker Out.
Grande soddisfazione da parte di Martin Österdahl, che afferma nel comunicato EBU:
L’Eurovision 2023 ha nuovamente provato che il servizio pubblico televisivo ha ancora la forza giusta per unire il mondo attraverso la musica anche raggiungendo una popolarità globale di cui non possiamo che essere fieri. Siamo emozionati all’idea che ogni anno c’è sempre un miglioramento e che sempre più gente conosce l’Eurovision che offre una rampa di lancio nella musica a livello internazionale
Risultati sulle piattaforme online e sui social network
Sono state 7,6 milioni le persone che hanno guardato online la Finale su YouTube, doppiando il risultato dello scorso anno (3.3 milioni) cui si aggiungono le 3,2 milioni di persone che hanno guardato le due semifinali per un totale di quasi 11 milioni di spettatori su YouTube.
Tuttavia in termini di audience e di media coverage, nonostante il buon lavoro di promozione dell’Eurovision 2023 svolto dalla BBC, a trionfare è ancora l’edizione di Torino per circa 40 mila spettatori in media e per 400 mila utenti in più durante il picco di visualizzazioni del live streaming della finale vinta poi dall’Ucraina.
Dopo la partnership iniziata lo scorso anno, sono stati 4,8 milioni a visualizzare le tre serate live su TikTok, con un totale di 105 milioni di account unici raggiunti e di 315 milioni di visualizzazioni sul canale ufficiale dell’Eurovision 2023 (di cui 53 milioni nei giorni appena successivi alla Finale). Le azioni relative all’engagement (like, commenti, condivisioni eccetera) sono state pari a 25 milioni, l’hashtag #Eurovision2023 ha ricevuto 4,8 miliardi di visualizzazioni e l’account ufficiale dell’evento ha guadagnato 644.000 nuovi followers.
Su Instagram sono stati raggiunti 32 milioni di account, tre volte quelli del 2022, e i contenuti pubblicati hanno raggiunto 181 milioni di visualizzazioni complessive, mentre su Facebook sono state 29 milioni le persone raggiunte, circa 5 milioni di più rispetto all’anno scorso. Su Twitter i tweet con la parola “Eurovision” sono stati quattro milioni, la metà dell’anno scorso, e tra il 30 aprile ed il 15 maggio sono state raccolte un totale di 113 milioni di impressions, per un totale di 540 milioni di interazioni raggiunti sulle quattro piattaforme social.
In conclusione non si può parlare di risultati online senza parlare anche della grande novità di quest’anno, il voto del “Resto del mondo”, effettuato tramite carta di credito e che contribuiva come se fosse un 38. televoto. I voti ricevuti sono arrivati da 107 Paesi in totale, escludendo ovviamente quelli partecipanti, ed i Paesi ad aver votato più di tutti gli altri sono stati gli Stati Uniti, Canada, Kosovo, Lussemburgo, Nuova Zelanda, Messico, Ungheria, Slovacchia, Emirati Arabi, Turchia e Cile.
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