Sanremo 2024, l’annuncio di Amadeus: “Per me sarà l’ultimo”
Annuncio a sorpresa, ma non troppo, di Amadeus. Il conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo, infatti, dichiara che l’edizione 2024 sarà la sua ultima.
Sanremo 2024: l’ultimo di Amadeus (per ora)
Lo fa al Fatto Quotidiano, in un’intervista rilasciata ad Andrea Conti nella quale il tema sanremese è toccato molto a lungo. Queste, in particolare, le parole del conduttore ravennate:
Lo dico ufficialmente: questo è il mio ultimo Festival. Cinque di seguito sono tanti. Aver eguagliato Pippo Baudo e Mike Bongiorno è un onore. Se tra qualche anno mi venisse richiesto potrei tornare, in futuro sì ma adesso mi devo fermare. Pure Morandi lo ha condotto con me a 78 anni.
Un annuncio che arriva a poche ore dalla pubblicazione del regolamento di Sanremo Giovani, che porterà almeno tre artisti sul palco dell’Ariston.
I successi dei Sanremo di Amadeus
Nel corso della parabola di Amadeus, Sanremo ha vissuto, e sta vivendo, un’autentica esplosione, con il complesso delle canzoni che ogni volta supera, per dati di vendita, il totale del precedente.
In particolare, vale la pena ricordare l’attuale conteggio delle certificazioni per ogni edizione della rassegna dei fiori (ci riferiamo solo ai singoli, perché i conteggi degli album creano alcune difficoltà interpretative):
- 2020: 17 dischi di platino e 2 d’oro
- 2021: 28 dischi di platino e 5 d’oro
- 2022: 36 dischi di platino e 5 d’oro
- 2023: 22 dischi di platino e 7 d’oro
Va ricordato che, per tutti gli anni considerati, la situazione è ancora in via di evoluzione. Nondimeno, dal 2022 è più difficile ottenere certificazioni perché sono state raddoppiate le quote richieste dalla FIMI per i singoli.
Quanto agli ascolti, poi, è indubbio il fatto che i Festival di Amadeus abbiano alzato l’asticella ogni volta, con l’eccezione del 2021 sul quale però andò a pendere la pesantissima questione del Covid, con un’edizione che visse mille controversie prima del suo svolgimento ritardato, a marzo.
I Sanremo di Amadeus e l’Eurovision
In chiave Eurovision, pur non essendo mai stato dichiaratamente uno che sceglie canzoni per quello, Amadeus ha saputo individuare canzoni di ottimo livello per l’Europa. E non si parla solo di “Zitti e buoni” dei Måneskin, che ha aperto le porte del mondo alla band romana, ma anche dei piazzamenti di Mahmood e Blanco in casa con “Brividi” e di Marco Mengoni a Liverpool con “Due vite“.
Va comunque sottolineato che mai una canzone vincitrice di Sanremo è scesa sotto la settima posizione all’Eurovision dal ritorno in gara dell’Italia, avvenuto nel 2011 (vero è che la canzone vincitrice va in Europa in via ufficiale solo dal 2015; il 2013 fu un caso più particolare).
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