Eurovision 2024: svelate le date del Söngvakeppnin e del Festivali i Këngës

Eurovision 2024 Islanda Albania

Nell’avvicinamento all’Eurovision 2024, sia l’Islanda che l’Albania hanno rivelato le date delle rispettive selezioni nazionali, ovvero il Söngvakeppnin in Islanda (giunto alla sua 18. edizione) ed il ben più longevo Festivali i Këngës che di edizioni ne ha passate ben 62.

L’Islanda verso l’Eurovision 2024

Tramite un comunicato dell’emittente pubblica RÚV, si apprende che la liturgia non è cambiata pressoché per nulla, dunque saranno dieci le canzoni, tra le 118 inviate, ad essere selezionate e a competere al Söngvakeppnin. Il concorso si articolerà nelle classiche due semifinali, che si terranno il 17 ed il 24 febbraio, ed una finale il 2 marzo, lo stesso giorno in cui verrà decretato il vincitore della terza edizione di Una Voce per San Marino (e dunque il prossimo rappresentante del Titano all’Eurovision 2024).

Il 27 gennaio 2024 i brani saranno resi noti sia sul sito dell’emittente RÚV che sul rispettivo canale YouTube in doppia versione, sia in islandese che in inglese (ma ci si potrà presentare anche con la sola versione islandese, come accaduto per le Systur nel 2022). Ogni semifinale sarà composta da cinque concorrenti che si esibiranno dal vivo con la versione in islandese del brano, di questi solo due per semifinale passeranno direttamente alla finale con una wildcard determinata da una commissione interna dell’emittente in base ai criteri artistici e di merito. Curiosamente nelle ultime edizioni la wildcard è stata sempre assegnata al terzo classificato di una delle due semifinali con il maggior numero di voti ottenuti.

La finale dunque sarà composta di cinque partecipanti, che potranno decidere se esibirsi con la versione inglese del proprio brano o se proporre nuovamente quella in islandese. I cinque finalisti saranno poi giudicati sia dal televoto che da una giuria composta sia da islandesi che da membri internazionali, l’anno scorso ad esempio c’erano Gaute Ormasen (ovvero “Jim” dei Subwoolfer, lupi antropomorfi che hanno rappresentato la Norvegia all’Eurovision 2022) ed Ersin Parlak, responsabile stampa della delegazione di San Marino.

I primi due della finale giungeranno alla finalissima, in cui al punteggio già ottenuto in finale verrà sommato un ulteriore punteggio ottenuto dal televoto finale, e chi vincerà nel computo dei voti sarà dichiarato il vincitore del Söngvakeppnin 2024 nonché designato come rappresentante islandese per l’Eurovision 2024. A presentare l’evento saranno nuovamente Ragnhildur Steinunn Jónsdóttir, Sigurður Þorri Gunnarsson e Unnsteinn Manuel Stefánsson. La direzione artistica invece sarà curata da Högni Egilsson, Selma Björnsdóttir (seconda nel 1999 con “All out of luck”), Samúel Bjarki Pétursson e Gunnar Páll Ólafsson.

Tra i Paesi nordici l’Islanda è l’unico a non aver mai vinto (sebbene non si possa sapere come sarebbe potuto andare l’Eurovision 2020, che vedeva Dadi Freyr come grandissimo favorito alla vittoria), ma ci è andato vicino in due occasioni: nel 1999 con la sopracitata Selma e dieci anni dopo con Yohanna e “Is it true?” che dovette soccombere all’inarrivabile Alexander Rybak con la nota “Fairytale”.

Per dieci volte un rappresentante islandese è riuscito ad arrivare in finale, se escludiamo l’accesso per merito pregresso del 2004, e per tre volte l’Islanda è arrivata in top 10, rispettivamente con Yohanna, con gli Hatari e con il secondo tentativo di Dadi Freyr, quest’ultimo essendo anche il miglior risultato di sempre in termini di punteggio (378 punti per un validissimo quarto posto). All’Eurovision 2023 purtroppo l’Islanda ha dovuto interrompere la propria serie di qualificazioni, con Diljà e la sua “Power” che si è dovuta fermare all’undicesimo posto in semifinale, risultando in ogni caso la migliore dei non qualificati.

L’Albania verso l’Eurovision 2024

Se in Islanda tutto quanto resta più o meno uguale all’anno scorso, un importante cambiamento giunge nel Paese delle Aquile, forti già dei successi nel cambiamento del format lo scorso anno.

Infatti la sessantaduesima edizione del Festivali i Këngës si terrà dal 19 al 22 dicembre ed il vincitore sarà determinato al 50 percento da una giuria ed al 50 percento dal televoto. Questo cambiamento era previsto già per la scorsa edizione, salvo poi optare per ottenere due classifiche separate. Infatti nonostante la vittoria del Festivali i Këngës 2022 fosse stata assegnata dalla giuria all’italo-albanese Elsa Lila con “Evita” (dedicata alla figlia), a determinare i rappresentanti albanesi all’Eurovision 2023 è stato il solo televoto, che ha premiato Albina Kelmendi e la sua famiglia con il brano “Duje”.

Sono 80 i brani inviati ad RTSH, la maggior parte di questi provenienti dall’Albania ma anche dai confinanti Kosovo e Macedonia del Nord, nonché dall’Italia, Svezia, Germania e Stati Uniti. È ancora sconosciuto il totale di brani che verranno selezionati, lo scorso anno ne furono selezionati 26 di cui cinque furono eliminati nelle semifinali per una finale da 21 brani.

All’Eurovision 2023 l’Albania è ritornata in finale grazie ad Albina ed alla sua famiglia, e nonostante un deludente 22° posto (peggior risultato in finale per un brano albanese), il televoto ha premiato il brano e l’esibizione del complesso con un decimo posto, un ottimo risultato considerato che solo Elhaida Dani (9°, poi diciassettesima in totale), Rona Nishliu (8°, poi quinta in totale) e Anjeza Shahini (7° posto) sono riuscite a fare meglio. Inoltre l’Albania è stato il primo Paese insieme ad Israele a ricevere almeno un 12 points dalla nuova componente “Resto del mondo”, ovvero tutti i Paesi che non partecipano all’Eurovision ma che possono ugualmente votare con carta di credito.

L’Eurovision 2024 si terrà a Malmö in Svezia, in seguito alla vittoria a Liverpool di Loreen con la sua “Tattoo”, che ha fatto doppietta undici anni dopo “Euphoria”. A breve verrà reso noto l’elenco completo dei Paesi partecipanti all’edizione, e scopriremo dunque se oltre al Lussemburgo ci saranno Paesi che ritorneranno a partecipare o se sfortunatamente ci saranno Paesi che si ritireranno.


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