Eurovision 2024: SBS discute la partecipazione dell’Australia
Dopo diversi mesi di silenzio, finalmente l’Australia e l’emittente televisiva SBS si esprimono in merito alla partecipazione del Paese all‘Eurovision Song Contest 2024 in Svezia.
In mattinata, mentre in Europa era notte fonda, SBS ha rivelato al proprio Upfront i palinsesti e le programmazioni relative al 2024 (analogamente a quanto accade in Italia con la presentazioni a luglio dei palinsesti Rai e Mediaset), e tra le testate giornalistiche presenti c’era TV Tonight, uno dei blog sulla televisione più letti nel Paese oceanico, che alla domanda in merito alla partecipazione all’Eurovision 2024 ha ricevuto la seguente risposta:
L’Eurovision Song Contest 2024 sarà trasmesso da SBS come ogni anno dal 1983, esso è un evento amatissimo dagli australiani e dai membri di SBS, le intenzioni sono quelle di permettere all’Australia di partecipare ancora e stiamo discutendo di ciò in questi giorni. Confermeremo ulteriori dettagli il prima possibile
Una notizia, dunque, buona per metà, dal momento che se è vero che SBS ha annunciato che trasmetterà regolarmente l’evento, è anche vero che potrebbero esserci delle difficoltà relative all’organizzazione della delegazione.
I fan di vecchia data ricorderanno come l’Australia fosse stata eccezionalmente invitata nel 2015 per il sessantesimo anniversario dell’Eurovision Song Contest, accedendo direttamente in finale e debuttando con un ottimo quinto posto di Guy Sebastian. Le ragioni dietro questa wildcard sono ben note, tra cui la grande passione degli australiani per l’Eurovision ed il forte legame con l’Europa dal momento che una buona fetta di australiani è di origine europea
Da allora, SBS è stata (sia all’Eurovision che nella controparte Junior fino al 2019) regolarmente invitata dall’EBU, ed è questo l’unico modo attraverso il quale può partecipare dal momento che per ovvie ragioni geografiche l’emittente australiana non fa parte di EBU ma è solo membro associato come l’emittente del Kazakistan Khabar Agency (anch’essa invitata per le partecipazioni allo Junior Eurovision Song Contest).
Dopo l’Eurovision 2018, l’emittente firmò un patto quinquennale con EBU per restare all’Eurovision altri cinque anni con l’intenzione di realizzare cinque edizioni di quella che fu la selezione nazionale, Australia Decides e di porre le basi per un possibile Asia Song Contest. Alla fine per diversi motivi organizzativi, l’Eurovision Asia Song Contest non ha mai visto la luce e di edizioni di Australia Decides ne sono state organizzate solo tre, che hanno visto come vincitori Kate Miller Heidke, Montaigne e Sheldon Riley. Per l’Eurovision 2023 la selezione australiana fu cancellata dai palinsesti di SBS che dunque optò per la scelta interna dei Voyager.
A partire dalla fine dell’Eurovision 2023 le ipotesi di un ritiro australiano si sono fatte avanti, soprattutto in merito all’aumento dei costi di partecipazione al concorso e alle spese di viaggio considerando che un’intera delegazione deve volare dall’altra parte del Pianeta con il potenziale rischio di non accedere neanche in finale con il solo televoto.
Ultimo ma non d’importanza è anche la grande differenza di fuso orario, poiché quando in Europa Centrale sono le 21 ed inizia l’Eurovision, in Australia sono le cinque del mattino ed a lungo andare gli ascolti sia della gara dal vivo che della sua replica la domenica sera sono andati via via diminuendo sempre di più, ed è un fattore da tenere in considerazione per sponsorizzazioni e pubblicità all’evento.
D’altro canto, in un periodo di magra in cui sempre più Paesi abbandonano l’evento per motivi principalmente economici è difficile pensare che EBU si possa lasciar scappare uno dei suoi maggiori contribuenti in termini di denaro, e che quindi questa mancata conferma possa essere solo sinonimo di continue discussioni volte al convincimento di SBS alla partecipazione all’Eurovision 2024 in Svezia. Non è da escludere che determinate discussioni inoltre non stiano venendo effettuate anche con altre televisioni in bilico, come ad esempio la Macedonia del Nord e la Romania, con la prima che nel 2023 dovette ritirarsi a causa della crisi energetica che ha afflitto l’Europa a fine 2022.
L’Australia verso l’Eurovision 2024
Tra i Paesi partecipanti, l’Australia è tra coloro che detengono i migliori risultati nonostante partecipi da meno di dieci anni. Il miglior risultato ad oggi resta il secondo posto di Dami Im nel 2016 a pochissimi punti dalla vincitrice Jamala, ma negli anni sono giunti anche diversi risultati in top 10 e solo un mancato passaggio in finale nel 2021.
Curiosamente, Montaigne può definirsi la prima rappresentante ad aver concorso all’Eurovision 2021 completamente da remoto, poiché le restrizioni per il contenimento della pandemia di Covid-19 erano particolarmente stringenti in Australia (arrivando a dover modificare radicalmente grandi eventi come l’Australian Open) e dunque il Governo australiano impedì alla delegazione di raggiungere Rotterdam.
All’Eurovision 2023 come già detto il Paese down under è stato rappresentato dalla rock band Voyager con il brano “Promise”, con il quale hanno scalato la classifica fino a ritornare in top 10 a distanza di quattro anni dall’ultima volta, riconfermando il nono posto del 2019.
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