Eurovision 2024, la questione della Romania: perchè si attende ancora
Dopo la pubblicazione dei 37 Paesi partecipanti all’Eurovision 2024, l’EBU ha dichiarato che nonostante la deadline per il ritiro fosse abbondantemente passata da due mesi ci fossero ancora delle trattative con TVR, l’emittente pubblica della Romania, e che in caso ci fosse la conferma definitiva i Paesi in gara sarebbero 38.
Sono state fornite maggiori informazioni su ciò che è realmente accaduto riguardo alla partecipazione della Romania e se ciò è possibile, grazie ad un comunicato della stessa TVR. I problemi sarebbero, come si può facilmente dedurre, di natura economica e di mancata approvazione del bilancio statale per il 2024 in merito al denaro che sarà messo a disposizione dall’emittente pubblica.
Come comunicato, per quanto riguarda la partecipazione della Romania all’Eurovision Song Contest (ESC) 2024, SRTv non ha preso una decisione definitiva.
In questo momento siamo in contatto con gli organizzatori (European Broadcasting Union – EBU) e tutte le opzioni rimangono aperte.
L’EBU ha concesso alla televisione rumena un rinvio per esprimere la sua opzione dopo l’adozione del bilancio statale per il 2024″, secondo la risposta ufficiale fornita a Paginademedia.ro dal Servizio Comunicazione, Relazioni Pubbliche e Protocollo della TVR.
Tale comunicato arriva tramite Anca Bejan, giornalista rumena del sito Pagina de Media, che si occupa di televisione e media in generale. Come è noto, per partecipare all’Eurovision Song Contest bisogna versare una quota di partecipazione, che varia in base alla grandezza dell’emittente, alla sua rilevanza internazionale ed al bacino di utenza che comporta.
Non è un caso infatti se i membri delle Big 5 (Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna) siano anche i cinque membri che pagano la quota più alta che cerca anche di permettere ad altri Paesi meno abbienti di prendere parte alla competizione, ma è anche vero che sono i cinque Paesi che ogni anno portano il maggior numero di spettatori in valori assoluti: per dare dei numeri concreti, considerando le semifinali e le finali dell’Eurovision 2023 solo i Big 5 hanno contato 42 milioni di spettatori, di fatto il 25% dei 162 milioni di spettatori che hanno seguito l’edizione di Liverpool.
La Romania per l’Eurovision 2023 ha dichiarato di aver pagato 180 mila euro di quota di iscrizione, quota che quest’anno probabilmente è aumentata a fronte dell’attuale crisi energetica che il mondo intero sta passando, e stando a quanto comunicato da Pagina de media questa quota non sarebbe stata pagata per tempo da TVR. L’EBU notando questo mancato pagamento avrebbe concesso all’emittente pubblica rumena del tempo extra per pagare la quota, fino al momento dell’approvazione del bilancio statale, ovvero quando si capirà esattamente quali saranno le spese della televisione e dove dirigere le finanze.
È molto probabile dunque che dovremmo aspettare fino all’inizio dell’anno nuovo per avere un’idea certa in merito alla partecipazione della Romania all’Eurovision 2024. Non sarebbe tuttavia la prima volta che la Romania non partecipasse, dal momento che questo è accaduto anche nell’edizione 2016 anche se lì fu decisamente peggio: l’emittente infatti fu squalificata ad Aprile inoltrato, dopo aver selezionato Ovidiu Anton con “Moment of silence” e a pochissimi giorni dall’inizio delle prove.
La Romania prima dell’Eurovision 2024
Debuttante nel 1994, la Romania è di fatto uno dei Paesi che ha dominato il contest nei primi anni Duemila, anni in cui l’Europa dell’Ovest si mostrava insofferente e disinteressata alla manifestazione. È in questi anni che la Romania colleziona ben cinque top 10 tra cui due terzi posti nel 2005 e nel 2010 con Luminita Anghel & Sistem e con il duo composto da Paula Seling & OVI (ritornati nel 2014 chiudendo solo dodicesimi).
Fino al 2017 si qualifica ininterrottamente per la Finale del sabato, ma a partire dal 2018 qualcosa si incrina ed il Paese centro-orientale riesce a qualificarsi solo un’altra volta nel 2022 grazie a WRS ed al brano “Llamame”, divenuto poi un vero tormentone ed un successo incredibile (persino Cristiano Malgioglio ne ha fatto una cover) che sembrava avesse in qualche modo risollevato l’interesse del Paese verso l’Eurovision Song Contest.
Purtroppo non accade tutto ciò, al punto che all’Eurovision 2023 il giovanissimo Theodor Andrei con “D.G.T. (Off and on)” pur riportando per la prima volta dopo otto anni un brano in rumeno, viene di fatto sabotato dalla stessa televisione stando a sue dichiarazioni, rendendo il brano per metà in acustico e con una scenografia spoglia, che fa terminare l’avventura della Romania all’ultimo posto in semifinale con un tonfo secco, ovvero zero punti insieme a San Marino.
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