Festival da Canção, per l’Eurovision 2024 in Portogallo sarà Bispo contro tutti

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Foto: Corinne Cumming / EBU

RTP, la televisione portoghese, ha rivelato la lista dei 20 artisti – divisi come sempre in due semifinali – che si sfideranno al  Festival da Canção 2024 per conquistare il biglietto lusitano per l’Eurovision 2024, in programma dal 7 all’11 Maggio prossimi alla Malmö Arena in Svezia.

Il successore di Mimicat sarà scelto come sempre tramite sistema di votazione misto, con semifinali il 24 Febbraio e 2 Marzo e finale il 9 Marzo: 10 posti in palio, cinque per ciascuna semifinale, salvo modifiche (come avvenne lo scorso anno).

 

 

Rispetto alla lista degli autori, sono diversi quelli che hanno deciso di scendere in campo in prima persona.

Prima Semifinale

Ragguardevole, senza ombra di dubbio, la presenza in gara di Bispo, vero e proprio Re Mida della musica portoghese attuale. Il rapper è  reduce da due singoli al primo posto in classifica negli ultimi tre mesi, due album di enorme successo ed è stato candidato quest’anno al Best Portuguese Act degli MTV European Music Award. Va da sè che parte largamente come favorito per la vittoria finale.

Il suo genere però è molto complesso per l’Eurovision, ancora di più cantato in portoghese. Sarebbe quindi una scelta di grandissima qualità ed attualità, ma anche una vera e propria roulette. C’è poi da ricordare come lo scorso anno la grande favorita Aurea non abbia nemmeno sfiorato il podio.

Scendono in campo in prima persona contro Bispo nella prima semifinale anche tutti gli altri autori:  Mila Dores, i tre selezionati dalla open call ovvero la band LEFT, Rita Rocha e  MELA (al secolo Mariana Gonçalves, che studia da dentista e arriva da The Voice of Portugal); la cantautrice Nena che è un nome nuovo attualmente in alta rotazione, João Borsch, nome già con una discreta popolarità nel circuito e due album all’attivo, la band Perpétua; la cantautrice Iolanda, già autrice del brano di Blacci al Festival da Canção 2022 e NOBLE, l’unico a scendere in campo con un brano in inglese.

  • Bispo – «Casa Portuguesa»
  • Iolanda – «Grito»
  • João Borsch – «Pelas Costuras»
  • LEFT – «Volto A Ti»
  • MELA – «Água»
  • Mila Dores – «Afia A Língua»
  • Nena – «Teorias Da Conspiraçao»
  • Noble – «Memory»
  • Perpétua – «Bem Longe Daqui»
  • Rita Rocha – «Pontos Finais»

 

Seconda Semifinale

Nella seconda semifinale ci sono due  brani in inglese: quello di Filipa Silva, selezionata tramite la open call, un’artista con una carriera decennale alle spalle ed una produzione interamente in inglese e quello del poliedrico Silk Nobre. Anche qui scendono tutti in campo in prima persona gli autori con una sola variazione: No Maka – che sono dj e producers e quindi non cantano – sono infatti accompagnati in qualità di vocalist dalla giovane fadista Ana Maria Ramos.

Qui il nome di maggior rispetto a livello di carriera musicale è quello di  Maria João Monteiro, 56 anni, nome importante della scena jazz lusitana, 40 anni in carriera e 30 album incisi. Nome sicuramente lontano dal contesto eurovisivo ma che indubbiamente farà pesare l’esperienza. Di un certo rilievo anche Huca, 39 anni, mozambicano, lanciato tre anni fa da The Voice of Portugal: nessun artista di questa ex colonia ha mai partecipato all’Eurovision.

Ci sono poi due artisti portavoce delle sonorità tradizionali, ovvero Buba Espinho, che porterà gli asoltatori lungo il fiume Tago e Cristina Clara che invece mescola i suoni della cultura lusitana con quelli delle ex colonie: il fado la morna e il choro.

In gara infine il brasiliano Leo Middea,  e dalla open call João CoutoRita Onofre.

  • Buba Espinho – «O Farol»
  • Cristina Clara – «Primavera»
  • FILIPA – «You Can`t Hide»
  • Huca – «Pé De Choro»
  • João Couto – «Quarto Para Um»
  • Leo Middea – «Doce Mistério»
  • Maria João – «Dia»
  • No Maka ft. Ana María –  «Aceitar»
  • Rita Onofre – «Criatura»
  • Silk Nobre – «Change»

 

l Portogallo all’Eurovision Song Contest

ll Portogallo ha sin qui centrato una sola storica vittoria nel 2017, con “Amar pelos dois” di Salvador Sobral, trionfatore a Kyiv, con RTP che ha poi ospitato la rassegna alla Altice Arena di Lisbona nel 2018.

Al di fuori di questo exploit il cammino portoghese all’Eurovision è composto più di bassi che di alti: un solo altro piazzamento in top 10 negli anni 2000 (il nono posto di Maro a Torino), otto mancate qualificazioni (due blocchi da quattro), l’ultimo posto dell’edizione casalinga. Prima di Sobral, il miglior risultato era il sesto di posto di Lucia Moniz nel 1996 con l’inno al multiculturalismo “O meu coração não tem cor”.

Lo scorso Maggio, sul palco della Liverpool Arena, Mimicat ha chiuso al ventitreesimo posto in finale con “Ai Coração”.


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Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa

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