Eurovision 2024, Danimarca: ecco gli 8 finalisti del Dansk Melodi Grand Prix. Ci riprova Basim (ESC 2014)
La Danimarca ha svelato stamattina gli 8 finalisti del Dansk Melodi Grand Prix, concorso organizzato dall’emittente DR e giunto alla sua 54° edizione, che il 17 febbraio si contenderanno la possibilità di rappresentare il paese scandinavo all’Eurovision Song Contest 2024 della vicina Malmö (Svezia).
Tra gli 8 nomi due sono quelli sui quali si concentrano maggiormente le attenzione di addetti ai lavori e bookmakers. Si tratta dell’ex-vincitore e rappresentante eurovisivo Basim, che nel 2014 giocò in casa nell’edizione dell’Eurovision svoltasi a Copenhagen, e di Aura Dione, nome molto popolare in patria con tanti successi all’attivo in particolare tra 2008 e 2012 tra i quali “Geronimo”, numero uno anche in Germania, e “Friends“.
Oltre ai nomi di peso, come affermato dal direttore del Dansk Melodi Grand Prix Erik Struve Hansen, quest’anno la commissione musicale ha cercato di cambiare il criterio di selezione dei brani, alla luce dei risultati deludenti in campo eurovisivo con tre eliminazioni consecutive in semifinale negli ultimi tre anni:
In passato abbiamo incluso brani che avevano dati radiofonici molto forti ma che magari dovevi ascoltare più volte prima che potessero far breccia. Quest’anno ci siamo concentrati di più su ciò che “funziona al primo ascolto”. […] Ci siamo soffermati inoltre sul fatto di volere canzoni che potessero fare bene all’Eurovision. Ci sono canzoni che trasmettono grandi emozioni, come ha fatto “Tattoo” l’anno scorso, e canzoni pop efficaci che entrano a gamba tesa, come “Cha cha cha”.
Gli 8 finalisti del Dansk Melodi Grand Prix
Aura Dione – “Mirrorball of hope“
Come accennato in precedenza Aura Dione ha conosciuto grande fama anche al di fuori dei confini danesi a cavallo tra i primi due decenni del duemila. Lanciata dal primo album “Columbine” nel 2008, nel 2011 ha raggiunto la vetta della classifica danese e tedesca con “Geronimo“.
Danese ma con padre di origine spagnola e madre franco-faroese, ha pubblicato il suo ultimo album nel 2022. Parteciperà al Dansk Melodi Grand Prix con un uptempo il cui testo – scritto dalla stessa Aura Dione con Alexander Brown, Michelle Leonard e Andres Artilesparla – di come non perdere speranza e fiducia nel mondo.
Basim – “Johnny“
Lanciato dell’edizione locale di “X-Factor” nel 2008, nel 2014 ha vinto il Dansk Melodi Grand Prix e di conseguenza rappresentato la Danimarca all’Eurovision Song Contest che quell’anno si disputava in patria. Finalista di diritto, concluse al 9° posto finale con “Cliche love song”.
Dopo 10 anni si ripresenta alla selezione nazionale con un brano scritto insieme a Frej Randrup Lund, Erika Charlotte Martinez Vest e Frederik Nordsø – quest’ultimo autore di diversi brani di Drew Sycamore, una delle artiste più popolari in Danimarca – che racconta la storia di un uomo che Basim ha incontrato nello stesso ospizio dove andava a trovare il padre.
CHU CHU – “The chase (Zoom zoom)“
Camilla Chu Xu Bjørner, vero nome di CHU CHU, è una rapper cresciuta tra Cina e Danimarca ma formatasi musicalmente in Canada. “The chase (Zoom zoom)” è il suo singolo di debutto e mescola sonorità contemporanee con l’eurodance dei primi anni 2000.
La canzone, scritta da Emma Lincoln, Nina Vejen Henriksen, Merle Pi Madsen, Amy Jeyasri Larsen e Christopher Engel Snitkjær “è un viaggio tra dolore e rinascita” commenta la giovane artista sul sito di DR.
Janus Wiberg – “I need your love“
Originario delle isole Far Øer, e quindi conterraneo dell’ultimo rappresentante danese Reiley; il 32enne Janus Wiberg porta una ballatona firmata da lui stesso assieme a Nick Tsang, Søren Balsner, Símun Dam, Danny Baldursson e Marius Ziska. Tra gli autori del brano va segnalato Nick Tsang, chitarrista londinese che ha collaborato con nomi del calibro di Lewis Capaldi, Ed Sheeran e Sigrid.
Janus Wiberg è un nome attivo nel panorama musicale danese dal 2017 ed estremamente popolare nelle isole Far Øer: il suo singolo di debutto “Mítt Vakra Føroya land” è considrato come un inno nazionale non ufficiale.
RoseeLu – “Real love“
La ventiduenne RoseeLu, all’anagrafe Rosa Frydensbjerg, ha lasciato la Danimarca per avviare la propria carriera musicale negli Stati Uniti, dove ha iniziato scrivendo canzoni per altri artisti. Il suo primo singolo, “Never knew” risale al 2020 ma è con “Playing alone“, rilasciato l’anno successivo, che ha iniziato a farsi un nome in patria.
Il brano, una riflessione sul significato di “vero amore” dal sound estremamente radiofonico, porta la firma della stessa RoseeLu oltre a Anders SG, Anders Bønløkke, Stine Bramsen, Jakob Groth Bastiansen e Joachim Ersgaard.
SABA – “Sand“
SABA, nome d’arte di Saba Lykke Oehlenschlæger, è un’artista di origine etiope, adottata assieme alla sorella gemella da una famiglia di Ringkøbing. Questa sua esperienza è al centro di un documentario prodotto dalla DR. Imprenditrice e modella, ha debuttato sulle scene danesi nel musical “Hair” ma è con “Sand” che entra ufficialmente nel mercato musicale danese.
Per la scrittura di “Sand”, un inno pop al perseguimento dei propri sogni, SABA si è affidata ad un nome di peso della musica scandinava ovvero Melanie Wehbe, già autrice di “Love is forever” di Leonora, brano poi vincitore del Dansk Melodi Grand Prix nel 2019. Oltre a lei firmano il brano Jonas Thander e Pil Kalinka Jeppesen.
Stella – “Sign here“
La quota rock del Dansk Melodi Grand Prix è garantita da Stella, artista che dalla piccola Assens (vicino Odense) si è trasferita a Copenhagen per inseguire il suo sogno musicale.
Attiva sulle scene da 3 anni con diversi singoli di discreto successo alle spalle, con “Sign here” Stella traspone in musica questo suo viaggio dalla provincia alla grande capitale in cerca di successo. Il brano porta le firme, oltre alla stessa Stella, di Søren Christensen e Tim Schou, frontman dei A Friend In London, rappresentanti danesi all’Eurovision Song Contest 2011.
UBLU – “Planetary hearts“
Chiudono il lotto dei finalisti Adam Spanggaard Saarup, Andreas Darger, Marie Rørbæk e Martina Nielsen, ovvero gli UBLU. Band lanciata dal singolo “The light” nel 2020, dal sound marcatamente elettronico con richiami dance, si definiscono “il suono di una frusta di latex sbattuta sul dancefloor“.
“Planetary hearts” esprime, secondo i membri della band e autori del brano assieme a Frej Fogh Darger ed Emil Emborg, una sensazione di mancanza inspiegabile, al punto lasciarsi andare in una galassia sconosciuta.
La Danimarca all’Eurovision
Il paese è reduce dal non lusinghiero tris di eliminazioni in semifinali consecutive con il duo Fyr og Flamme (2021), la girl-band Reddi (2022) e il giovanissimo Reiley lo scorso anno, nonostante la sua popolarità su TikTok.
Tre sono anche le vittorie della Danimarca all’Eurovision: nel 1963 con Grethe e Jørgen Ingmann e la loro “Dansevise”, nel 2000 con gli Olsen Brothers e “Fly on the wings of love” e infine nel 2013 con Emmelie De Forest e l’iconica “Only teardrops”.
Per scoprire chi rappresenterà la Danimarca all’Eurovision Song Contest bisogna aspettare sabato 17 febbraio, sera in cui andrà in onda la finalissima dalla DR Koncerthuset di Copenhagen, con diretta streaming sul sito di DR a partire dalle 20:00.
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