Junior Eurovision 2023: inchiesta sui dati d’ascolto. Pubblico italiano tra i più anziani
L’EBU Media Intelligence Service ha rilasciato nei giorni scorsi un’interessante report sui dati d’ascolto dello Junior Eurovision 2023, svoltosi a Nizza lo scorso 26 novembre e conclusosi con la seconda vittoria consecutiva per la Francia, rappresentata da Zoé Clauzure con il brano “Cœur“.
L’inchiesta, a cui siamo riusciti ad avere accesso, ha cercato di misurare l’engagement complessivo dell’evento combinando tutti i media: TV, YouTube (dove l’evento è stato trasmesso sul canale ufficiale oltre a tutti i video delle esibizioni e i videoclip dei brani), Instagram, TikTok e Facebook.
Per lo studio sono stati presi in considerazione 13 dei 16 paesi in gara, escludendo Albania, Macedonia del Nord e Malta (per l’assenza di metriche) e gli altri 2 paesi dove l’evento è stato trasmesso, ovvero Kazakistan e Lituania per un totale di 15 mercati.
Tanti gli spunti di riflessione partendo dal numero di spettatori, che vede l’Italia tra i primi paesi in Europa, fino alla composizione per fasce d’età del pubblico dello Junior Eurovision Song Contest 2023, che invece vede il nostro paese tra i più anziani, e quindi fuori target, tra quelli in gara.
Andiamo a scoprire nel dettaglio tutti i numeri di questa ricerca.
Telespettatori Junior Eurovision 2023
Il pubblico complessivo dello Junior Eurovision 2023 ammonta a 6,4 milioni di spettatori, con un calo di un milione e mezzo rispetto all’edizione 2022 di Yerevan, dove i dati erano stati rilevati, peraltro, solo da 13 paesi. Al netto di questo numero che non sfigura nello storico della competizione, ma ci arriveremo più avanti, quello che è interessante constatare è il dato italiano.
Lo Junior Eurovision Song Contest 2023, trasmesso su Rai 1 con il traino di “Domenica In”, ha totalizzato 1.025.000 spettatori, registrando il terzo miglior risultato dopo Polonia e Francia, nonostante il dato sia inferiore al milione e mezzo del 2022. La nota negativa la si può osservare confrontando il numero di spettatori collegati per lo JESC 2023 con la media del canale – nel caso italiano Rai 1 – nella stessa fascia oraria durante il 2022.
Qui l’Italia è fanalino di coda, essendo l’unico paese assieme al Kazakistan (in misura decisamente minore) a registrare un dato di spettatori inferiore alla media, che si aggira intorno a 1,7 milioni, preventivabile visto che il pomeriggio su Rai 1 fa da contenitore per dei format ever-green della Rai come “Domenica In” e “La vita in diretta”.
Di tutt’altro tono i dati polacchi, dove lo JESC è stato trasmesso non su uno ma bensì su 3 canali diversi (TVP1, TVP ABC e TVP Polonia) facendo più del triplo di spettatori rispetto al resto dell’anno con 1.892.000 di spettatori. Molto bene – pubblico più che raddoppiato rispetto alla media della propria emittente – anche Spagna (4° con 852.000 spettatori su La1), Paesi Bassi (7° con 220.000 spettatori su NPO 3) e Armenia (9°, ma in calo rispetto al 2022, con 162.000 spettatori).
I dati sullo share si mantengono pressoché stabili, seppur tendenti al negativo, in tutta Europa – dato complessivo 8,7% – con l’unica grande eccezione dell’Armenia dove la cifra sprofonda dal quasi 70% al 31,9%, mantenendosi tuttavia ampiamente sopra la media del 10% del canale H1.
L’Italia in questa graduatoria scivola al 10° posto con 7,1%, ultimo paese sopra il 5% tra quelli presi in esame davanti a Regno Unito, Irlanda, Ucraina, Estonia e Germania, fanalino di coda con l’1%, essendo l’unico paese ad aver trasmesso l’evento su un canale per bambini e adolescenti come Kika.
Storico telespettatori Junior Eurovision
Come accennato in precedenza il 6,4 milioni di telespettatori segna una decisa discesa dai 7,9 di Yerevan 2022. L’annata spartiacque per lo Junior Eurovision Song Contest è stata l’edizione polacca del 2019. Dopo 6 anni con una media a 3 milioni, nel 2019 si sono registrati 11,6 milioni di telespettatori: la metà provenienti dal paese ospitante e 2,2 milioni dalla Russia, dal 2022 bannata dalle competizioni organizzate dall’EBU.
Dall’anno successivo (con ancora la Russia in gara) il numero ha iniziato a scendere prima a 8,9 milioni, poi 7,5 nel 2021 e 7,9 nel 2022. I paesi che segnano il trend negativo sono Armenia, Italia e Spagna. Nonostante questo Italia e Spagna, assieme a Polonia e Francia rappresentano ancora il 75% degli spettatori complessivi della manifestazione.
Contatti unici Junior Eurovision 2023
L’Italia torna sugli scudi, con netta superiorità rispetto agli altri paesi, quando si va ad analizzare il dato sulla copertura dell’evento (reach) che ammonta a 27 milioni di contatti unici. L’Italia è in prima posizione con più di 7 milioni di persone che hanno seguito almeno 1 minuto dello show. Un dato abbondantemente superiore rispetto a quelli di Polonia, seconda con quasi 5 milioni e mezzo di contatti, e Francia, terza con 4 milioni e 586 mila.
Analizzando il dato in percentuale rispetto alla popolazione l’Italia si mantiene tra i capofila, al 12,5%, superata da Armenia (19,5% con 334 mila contatti), Estonia (16,6% con 189 mila contatti) e la già citata Polonia al 15,3%.
Profilo spettatori Junior Eurovision 2023
Un’analisi più approfondita dei dati di ascolto permette di delineare anche l’identikit della persona che si interessa al Junior Eurovision Song Contest. Quest’anno c’è stata una predominanza femminile (9,4% di share rispetto al 7,9% maschile). Come prevedibile la fascia d’età più coinvolta è quella che va dai 4 ai 14 anni, seguita a stretto giro dagli adolescenti (15-24 anni).
Il terzo gruppo per età è quello dei “senior” (over-60) il che fa ipotizzare che lo scenario più tradizionale sia quello di nonni e nipoti che guardano insieme lo show. Molto basso, in proporzione, il dato dei giovani tra 25 e 34 anni (6% di share contro il 14% dei bambini e il 9,5% dei senior).
La ripartizione tra sessi, rispetto alla media dei canali, non cambia (60% femmine e 40% maschi) mentre cresce la percentuale di under-25 dal 12% al 15%.
Leggendo il dato paese per paese compaiono però consistenti differenze. In Germania, l’unico paese a trasmettere su un canale dedicato, il 41% degli spettatori ha meno di 25 anni, segnando il miglior risultato per questa fascia d’età assieme a Kazakistan (32%) e Paesi Bassi (23%).
Al contrario il nostro paese si caratterizza per un’estrema anzianità del pubblico, legato anche alla trasmissione sulla rete ammiraglia: il 79% degli spettatori è rappresentato da over 60. In totale il 93% del pubblico italiano del Junior Eurovision Song Contest ha più di 35 anni, il peggior dato dopo l’Ucraina dove quella percentuale sale al 96%. Male anche la Francia, paese ospitante, che registra un 92% di spettatori over 35.
Lo Junior Eurovision sui social
Concludiamo con la nota più lieta del report dell’EBU Media Intelligence Service: i dati social. Il canale YouTube ufficiale dello Junior Eurovision Song Contest, che conta ad oggi 833.000 iscritti, ha raggiunto tra ottobre e dicembre 3,5 milioni di nuovi utenti, di questi 1,5 milioni sono stati intercettati tra la diretta streaming del 26 novembre e la settimana successiva l’evento.
Gli spettatori effettivi del Junior Eurovision Song Contest 2023 su YouTube sono stati quasi 300 mila, contando anche le riproduzioni on-demand nella settimana successiva alla diretta, che rappresentano il 30% del totale. Nello stesso periodo di tempo più di 2,3 milioni di utenti hanno visto almeno un contenuto pubblicato sul canale YouTube dell’evento.
Parlando di social media ecco che i dati per fascia d’età, rispetto ai corrispettivi televisivi, vengono stravolti. La percentuale di spettatori under 35 della diretta sale al 72%; impietoso il confronto con il 15% registrato in tv. Il 35,5% del pubblico, infine, proviene da paesi diversi dai 16 in gara allo JESC 2023 e, tra quest’ultimi – neanche a dirlo – il più attivo è la Polonia (16%), seguita da Armenia (11%) e Spagna (10%).
Le stime per età su YouTube vengono confermate quando ci si sposta su TikTok e Instagram. Le due piattaforme – le più utilizzate dalla Gen Z – surclassano Facebook in termini di engagment: 1,2 milioni di interazioni su TikTok e 1,1 milioni su Instagram contro le 424.000 di Facebook tra il 30 ottobre e il 3 dicembre.
Nello stesso periodo i video pubblicati sulle tre piattaforme sono stati cliccati 22,1 milioni di volte su TikTok e 13,7 milioni su Instagram mentre Facebook non arriva nemmeno a 950 mila.
Positivo il bilancio, in conclusione, sulla crescita di profili ufficiali dell’evento. Tutti gli indici hanno il segno più: come prevedibile comandano TikTok con un +58% (113 mila follower totali) e Instagram (+23%, 169 mila follower) rispetto a Facebook (+2%, 158 mila follower). Non è stato preso in considerazione X (il fu Twitter) per mancanza di dati.
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