Melodifestivalen 2024, le prove generali della quarta semifinale: il liveblogging
Report live da Eskilstuna • Da quest’anno Eurofestival.News entra nel vivo del Melodifestivalen e, in anteprima, è in grado di raccontarvi anticipazioni e curiosità in diretta dalle varie tappe della selezione svedese per l’Eurovision Song Contest. Si tratta, come noto, di uno degli eventi pre-eurovisivi più seguiti, che molto spesso segna novità, tendenze, e sforna artisti in grado di competere ogni anno per le posizioni più alte della classifica europea.
La rassegna itinerante fa questa settimana tappa alla Volvo Arena di Eskilstuna, città di circa 70mila abitanti nella contea del Södermanland, a breve distanza da Stoccolma, rappresentando dunque una tappa significativa per l’avvicinamento alla finale di Stoccolma. Come parte della stampa accreditata, Eurofestival.News seguirà le prove generali di questa sera, in partenza alle ore 19:00, che anticipano l’evento televisivo di domani, in diretta dalle ore 20:00 anche in Italia su SVTPlay.se.
Per gli spettatori non presenti in arena non è possibile seguire le prove generali della quarta semifinale del Melodifestivalen 2024. Tuttavia, i lettori di Eurofestival.News potranno leggere in esclusiva un racconto in diretta della serata, delle esibizioni, e una previsione su chi potrebbe passare direttamente in finale, al ripescaggio-lampo in coda alla quinta ed ultima semifinale, o chi probabilmente sarà subito fuori dai giochi.
Questa è la line-up della quarta semifinale del Melodifestivalen 2024:
- Done Getting Over You – Albin Tingwall
- 30 km/h – Lia Larsson
- It’s Not Easy to Write a Love Song – Dotter
- Circus X – SCARLET
- En sång om sommaren – Lasse Stefanz
- Happy That You Found Me – Danny Saucedo
Melodifestivalen 2024: commento prove quarta semifinale
Ore 20:26 – Con qualche minuto di anticipo, sulle note di “Circus X” delle Scarlet, rieseguita partendo dalla green room e camminando tra il pubblico, si chiude la prova generale per la quarta serata del Melodifestivalen 2024. L’appuntamento per la diretta televisiva è fissato per domani sera, ore 20:00, su SVTPlay, e naturalmente su Eurofestival.News per tutte le informazioni sul Melodifestivalen 2024!
Ore 20:23 – Alla fine dei voti, sono le Scarlet il secondo artista a passare (per finta) in finale.
Ore 20:16 – Comincia il momento dedicato alla composizione della finta classifica finale della serata. Il risultato viene come di consueto annunciato mediante lo scorporo dei televoti del pubblico per fasce d’età, che assegnano un set di punti in base alle preferenze ricevute. Mentre a schermo si aggiornano i punteggi completi, Carina annuncia solo i 12 punti.
Ore 20:05 – Si celebra stasera l’ingresso nella Hall of Fame del Melodifestivalen del trio Chattanooga. Le tre sorelle si sono classificate quarte al Melodifestivalen 1982 con “Hallå hela pressen”. Si segue poi con un numero di magia da parte del comico Björn Gustafsson.
Ore 20:04 – Chiuso nuovamente il televoto.
Ore 20:01 – Secondo recap della serata con i 5 concorrenti rimasti in gara, con una nuova sessione di televoto-lampo.
Ore 19:56 – Il primo (finto) finalista di stasera è Lia Larsson, in gara con “30 km/h”. La cantante ripete l’esibizione della propria canzone iniziando a cantare nella green room al centro dell’arena, per poi procedere verso la piccola passerella in mezzo al parterre, terminando sul palco principale.
Ore 19:55 – Dopo un breve momento di recap e statistiche da parte degli esperti del Melodifestivalen Tina Mehrafzoon e Ronny Larsson, viene annunciato che è arrivato il momento di scoprire il primo classificato della serata, che accede direttamente alla serata. Stasera vengono ovviamente presentati dei risultati “fasulli”, solo per provare le dinamiche dell’intero show.
Ore 19:53 – Chiuso il primo finto round di televoto.
Ore 19:49 – Primo recap delle esibizioni in gara. Subito dopo, intervista nel pubblico con una famiglia di spettatori: la madre e la figlia supportano Danny, mentre il figlio si schiera con Lia Larsson
Ore 19:44 – Happy That You Found Me – Danny Saucedo
Andrea: Danny, un nome dal grandissimo spessore nel panorama del Melodifestivalen, e part della Hall of Fame della rassegna, entra da papa, ma probabilmente uscirà cardinale. “Happy That You Found Me” è un brano che ricorda le produzioni del primo Avicii o degli Swedish House Mafia, senza presentare nulla di così innovativo, lasciando così l’amaro in bocca per una possibilità persa per presentare qualcosa di veramente innovativo.
Per carità, il brano è bello, ballabile, cantato discretamente, ma è doveroso aggiungere che la scenografia non lo aiuta a rispendere. Non è chiara la strana scelta degli archi quale tema ricorrente per tutta l’esibizione, né tantomeno la loro sottolineatura mediante un grande pannello aggiuntivo su cui le proiezioni riprendono lo sfondo. Pannello che poi scompare prima del ritornello finale con una semplice caduta a terra, che almeno si è deciso di non enfatizzare come fatto nelle prove, dove si creava un grottesco effetto di caduta involontaria.
Danny si muove in maniera scatenata, tenta di riempire l’assenza di ballerini o altre trovate sceniche mediante il suo carisma, ma certe inquadrature sottolineano la sua solitudine sul palco (in maniera totalmente innecessaria). Se Danny passerà in finale, sarà in larga parte per il suo nome e non per il merito della proposta.
Davide: La grande aspettativa che c’era sul ritorno in gara di Danny (terzo nel 2009 con gli E.M.D., secondo nel 2011 e 2012, sesto nel 2021) era principalmente legata alla sua collaborazione con due autori non legati alla scena ESC, ovvero John Martin e Michel Zitron (autori nella scorsa decade di superhit come “Save Me” e “Don’t You Worry Child” degli Swedish House Mafia).
Sfortunatamente, anche il brano portato in gara da Danny sembra essere stato scritto nel 2010 e lasciato in un cassetto per gli ultimi quindici anni: si tratta di un pezzo dance/EDM generico e datato, con un beat uplifting e la classica esplosione con drop danzereccio sul ritornello. Discutibile anche la coreografia, con il solo Danny al centro di una scena dominata da una struttura gigante a forma di arco classico e una piccola scalinata dove l’artista esegue buona parte del pezzo.
Sul finale l’arco viene abbassato attraverso un trucco scenico (alle prove sembrava quasi non accadesse di proposito, ora hanno sistemato l’inquadratura rendendolo meno evidente) e alle spalle di Danny il LED si illumina con una fantasia di colori a tema “iperspazio”. Potrebbe passare il turno anche solo grazie alla sua fama pregressa, ma non capisco il senso di ripresentarsi in gara con questa canzone e con un’esibizione così spoglia e priva di ballerini o di qualche elemento scenico in grado di valorizzarla. Una grande occasione buttata.
Ore 19:40 – Lunga pausa prima dell’esibizione di Danny con interviste in green room ai cantanti che si sono esibiti finora.
Ore 19:34 – En sång om sommaren – Lasse Stefanz
Andrea: Dopo il frullatore della SCARLET, i Lasse Stefanz (in sette sul palco, tra cantante e vari strumentisti) ci portano sui ritmi più rassicuranti della dansband. Non solo per il titolo ma anche per l’atmosfera pare di stare al tramonto, al termine di un lungo festeggiamento di Midsommar nelle campagne svedesi.
Il cantante e la band si trovano su un finto pontile, quasi fossero sulle rive di un laghetto, mentre sul palco vengono proiettate onde ed acqua in movimento, e sullo sfondo ci sono i raggi di un tramonto che si addentra tra la vegetazione delle rive lacustri. Una proposta ben fatta, con la garanzia di un nome di spessore in Svezia, che mira ad acchiappare consensi sulle fasce più agée: sarà sufficiente per arrivare almeno al ripescaggio? Stasera lo meriterebbe.
Davide: La popolarissima dansband, attiva in diverse formazioni dal 1967, torna al Melodifestivalen a 13 anni dal debutto (furono quinti nella quarta semifinale del 2011 con “En blick och nånting händer”) e porta una canzone che si inserisce perfettamente nel loro stile, perfetta per essere cantata e ballata nelle festività del Giorno di mezza estate. Il cantante Olle è in impermeabile lungo chiaro e cappello con piuma e viene accompagnato sul palco dalla band in abiti campestri-picareschi e una giovane violinista.
Da una parte è un genere che al Melodifestivalen ha spesso ricevuto poco riscontro, dall’altra un brano molto simile come “Guld och gröna skogar” di Hasse Andersson sfiorò il podio nel 2015 e comunque la popolarità della band dovrebbe garantire loro una certa quota di supporto. In lotta – anche loro – per la top4.
Ore 19:28 – Circus X – SCARLET
Andrea: Non amo il genere horror, né tantomeno quello riadattato alla musica, ma occorre ammettere che le SCARLET mettono in scena uno show con la “S” maiuscola, studiato nei minimi dettagli, ma allo stesso tempo estremamente convincente. Le interpreti strizzano l’occhio allo spooky, sono abbigliate e truccate a scheletri o zombie che camminano, e sono accompagnate da quattro ballerini completamente in nero che indossano una maschera spaventosa, oltre a muoversi a ritmo di musica come creature della notte.
Le SCARLET, pur entrando da novizie, si candidano a concludere la semifinale in maniera positiva, proprio per la forza della proposta nel suo complesso, la differenza con le altre canzoni in gara, e un ritmo accattivante che sorprende. L’accoglienza del grande pubblico svedese è difficile da prevedere, potrebbero amarla come affossarla.
Davide: Atmosfera horror per il duo femminile formato da Scarlet e Thirsty, che portano una versione rivisitata di Queen Of Kings di Alessandra Mele tematizzata secondo i classici stilemi del cinema dell’orrore. Thirsty comincia su un trespolo con un palloncino rosso in mano, poi scende e viene raggiunta al centro del palco da Scarlet e da quattro mostri-ballerini che si aggiungono alla coreografia.
La performance è giocata quasi interamente sul dualismo bianco/nero ed accenni di rosso, con scelte visive anche piuttosto ardite e un dance break molto aggressivo a conclusione introdotto da una frase in francese (“Mesdames et messieurs, la grande finale!”). La performance vocale delle due interpreti è buona e viene ulteriormente valorizzata dalla presenza ai cori della già citata Emelie Fjällström e di Johanna Beijbom (terza classifica al Dansk Melodi Grand Prix 2017 con ASAP).
È sicuramente un esperimento che non assomiglia a nulla di quanto visto in queste ultime edizioni del Melodifestivalen, ma ha il potenziale per sovvertire i pronostici e realizzare un upset che avrebbe del clamoroso. Per quanto visto stasera, meriterebbero la finale diretta.
Ore 19:22 – It’s Not Easy to Write a Love Song – Dotter
Andrea: Dotter inizia cantando scalza e sdraiata su un pianoforte con una luce forte che la illumina da dietro, in pieno stile Cornelia Jackobs. Eliminati i grossi fari su treppiedi che erano stati testati nel corso delle prove, che risultavano in un effetto poco piacevole e di grande ingombro sul palco, rendendo la vita difficile anche ai cameraman che indugiano in inquadrature ravvicinate a sottolineare i movimenti della cantante.
L’atmosfera è molto sobria, tutto è appunto incentrato sulla struggente interpretazione della cantante, un po’ disordinata quasi a voler ricalcare lo strazio amoroso che sta vivendo. Il brano è sicuramente un bel pop potente, con un crescendo interessante sul finale, ma potrà deludere i fan della cantante che si aspettavano una naturale prosecuzione di “Bulletproof” o “Little Tot”. Passerà in finale, sicuramente per il nome di cui stiamo parlando, un po’ meno per l’originalità dell’insieme se rapportata al nome di spessore.
Davide: La medaglia d’argento del 2020 con Bulletproof torna in gara per la sua quarta partecipazione in otto anni: inizia l’esibizione sdraiata su un pianoforte, vestita in top e pantaloni strappati grigi su reggiseno sportivo nero, poi scende, gira e corre attorno per terminare l’esibizione in piedi sullo strumento.
Sappiamo che ha sofferto un calo di voce e in effetti la sua prestazione è comprensibilmente non all’altezza della sua fama, ma ci sono già dei passi avanti rispetto a oggi pomeriggio (quando aveva cantato soltanto le strofe). L’esibizione in sé è convincente, riprende un po’ gli show vittoriosi di Loreen e Cornelia Jakobs e potrebbe portare Dotter alla finale del 9 marzo senza troppi patemi.
Ore 19:16: 30 km/h – Lia Larsson
Andrea: Anche Lia Larsson è migliorata nella propria disinvoltura sul palco rispetto alle prove, anche se certi dei movimenti di danza rimangono un po’ impacciati. “30 km/h” è un bel pacchetto completo fatto di canzone catchy “a cassa dritta”, atmosfera festosa e di gran divertimento sul palco, grafiche a tema stradale (visto il titolo…) con cui Lia interagisce facendo finta di saltare da un’auto in corsa all’altra o di essere seduta su un taxi.
C’è abbondante uso di pyros, sia a metà del brano che sul finale, a cornice di una esibizione sicuramente piacevole e che fa ancheggiare mentre si è seduti sul divano. Non si candida al podio, ma forse potrà farsi strada raccogliendo punti dai giovani, ritagliandosi un posto al ripescaggio… ma nulla di più.
Davide: Altro brano di genere EPA-dunk (connubio di pop ed elettronica con cassa dritta super popolare fra gli adolescenti svedesi) scritto però da autori importanti della scena Melodifestivalen: Thomas G:son, Jimmy Jansson e Axel Schylström. I 30 km/h del titolo si riferiscono alla velocità massima delle custom car modificate (EPA-traktor) che si possono guidare in Svezia fin dai 15 anni.
Il numero vede Lia vestita in una jumpsuit fucsia assieme a quattro ballerini in giacca e pantaloni arancio su canottiere bianche, l’esibizione è energica e prevede una dance routine in stile hip hop a cui si aggiunge anche la stessa cantante: rispetto alle prove sono stati aggiunti degli ulteriori fuochi d’artificio che complementano una scenografia altrimenti un po’ povera.
La performance vocale di Lia non è da manuale, ma viene assistita da due coriste d’eccezione come Emelie Fjällström (MF 2010 con i Lovestoned) e Melanie Wehbe (MF 2023). Forse il miglior pezzo EPA-dunk passato sul palco del Mello, soffrirà con le fasce di voto più adulte ma può conquistare un posto al prossimo turno.
Ore 19:10 – Done Getting Over You – Albin Tingwall
Andrea: Albin è apparso questa sera più sciolto rispetto alle prove, dove sembrava particolarmente ingessato e intimorito dal palco: è apparso qualche sorriso in più, anche se permane qualche perplessità sulla poca naturalezza con cui si muove ai passi di danza con i due ballerini che accompagnano molti degli act in gara quest’anno. Il poco contatto visivo con le telecamere, però, potrebbero vanificare i miglioramenti sugli altri fronti.
Il brano è un buon opening di serata, che propone un bel ritmo pop (con qualche influenza synth e anni ’80) fresco e ballabile, che contiene tutti gli elementi del brano medio che ci si aspetta di trovare nella playlist del Melodifestivalen. Vocalmente, la performance è eseguita senza criticità, anche se il complesso appare comunque debolino: sarà già una vittoria se riuscirà a raggiungere la fascia del ripescaggio.
Davide: Il numero di Albin è ben costruito e inoffensivo: si muove assieme a due ballerini in una fantasia technicolor, portando una canzone pop leggera che riprende un po’ nell’arrangiamento delle situazioni anni ’80 e capisaldi della musica scandinava come “Take On Me” degli a-ha. Sicuramente è migliorato dalle prime prove di ieri mattina, ma la sensazione è sempre che sia poco carismatico sul palco e che la sua personalità emerga maggiormente nella cartolina introduttiva che durante l’esibizione.
Non è ovviamente da scartare in chiave ripescaggio, ma la sua semifinale comincia decisamente in salita e anche rispetto alle altre semifinali questo è forse l’opening act più debole e meno convincente.
Ore 19:07 – Dopo la spiegazione delle modalità di voto, presentati i sei cantanti in gara stasera. Nu Kör Vi!
Ore 19:03 – Questa sera si parte con un omaggio alla celebre band dei kent, originaria di Eskilstuna, la città che ospita l’evento di questa sera. L’interpretazione del brano “Gravitation” è per voce di Oskar Gustafsson. Si passa poi direttamente a Carina Berg, che saluta il pubblico in arena!
Ore 19:00 – Con grande puntualità, partono le prove generali della quarta semifinale del Melodifestivalen 2024.
Consulta le nostre risorse sul Melodifestivalen 2024:
- Terza semifinale: liveblog prove, i risultati
- Seconda semifinale: liveblog prove, i risultati
- Prima semifinale: liveblog prove, i risultati, le nostre interviste
- Le città ospitanti della tournée
- Tutti i 30 cantanti in gara
- Chi condurrà la rassegna
- Le novità nel meccanismo di gara
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