Eurovision 2024, shock in Islanda: vince Hera Björk con “Scared Of Heights”
La 30° edizione del Söngvakeppnin (Festival della canzone islandese) si è conclusa questa sera con la vittoria di Hera Björk Þórhallsdóttir, che rappresenterà l’Islanda sul palco dell’Eurovision 2024 con il brano “Scared Of Heights”, scritto e composto da Ásdís María Viðarsdóttir, Ferras Alqaisi, Jaro Omar e Michael Burek.
Questo risultato ha segnato il culmine di una competizione durata tre settimane, al termine di una finale in cui si sono affrontate cinque proposte tra le dieci che avevano intrapreso questo percorso. La serata è andata in onda dal Laugardalshöll, palazzetto dello sport situato a Reykjavík nel distretto di Laugardalur e storica venue del Söngvakeppnin con circa 3,000 posti a sedere in configurazione da concerto.
Per il secondo anno abbiamo visto alla conduzione il collaudato trio guidato dall’attrice, conduttrice ed ex Miss Islanda Ragnhildur Steinunn Jónsdóttir, assieme al musicista e cantante Unnsteinn Manuel Stefánsson e al conduttore radiofonico Sigurður Þorri Gunnarsson.
Come da tradizione, la competizione si è svolta in due turni di voto. Durante il primo, le cinque proposte in gara sono state ridotte a due tramite il giudizio del pubblico islandese e di una giuria formata dai seguenti sette elementi:
- Sigríður Beinteinsdóttir (Sigga Beinteins) (cantante e tre volte rappresentante islandese all’ESC, 4° nel 1990 come membro degli Stjórnin con “Eitt lag enn” (Un’altra canzone), 7° nel 1992 come membro degli Heart 2 Heart con “Nei eða já” (Sì o no), 12° nel 1994 da solista con “Nætur” (Notti) ;
- Elín Sif Halldórsdóttir (Elín Hall) (cantautrice e musicista, 3° al Söngvakeppnin 2015 con “Dance Slow”);
- Erna Hrönn Ólafsdóttir (cantante e conduttrice radio, sei volte in gara al Söngvakeppnin, 6° nel 2011 con “Ástin mín eina” (Mio unico amore) e 4° nel 2016 con “I Promised You Then” in duetto con Hjörtur Traustason);
- Vigdís Hafliðadóttir (cantante, musicista e attrice);
- Sindri Ástmarsson (direttore artistico del festival musicale Iceland Airwaves);
- Árni Matthíasson (giornalista musicale e scrittore);
- Einar Bárðarson (presidente del consiglio direttivo del Centro Musicale Islandese).
Rispetto a quanto scritto settimana scorsa, il gruppo VÆB ha deciso di mantenere il proprio brano in lingua islandese per la finalissima (forte anche di un buon successo sulla piattaforma di streaming Spotify). Questa la line-up completa delle canzoni in gara:
- 1. VÆB, “Bíómynd” (Film)
- 2. Hera Björk Þórhallsdóttir, “Scared Of Heights”
- 3. Anita Rós Þorsteinsdóttir, “Downfall”
- 4. Bashar Murad, “Wild West”
- 5. Sigga Ózk (Sigríður Ósk Hrafnkelsdóttir),” Into The Atmosphere”
Il primo round ha visto la qualificazione di Hera Björk Þórhallsdóttir e Bashar Murad, che hanno staccato il biglietto per la tradizionale superfinale dove i punti raccolti nel primo round si sommavano al secondo in cui si esprimeva solamente il pubblico televotante.
Nonostante da settimane Bashar fosse considerato il favorito per la vittoria finale – tanto da aver spinto l’Islanda ad occupare la terza posizione nella classifica degli scommettitori – è stata Hera Björk a prevalere e conquistare la vittoria dell’edizione.
La serata è stata aperta dall’esibizione di Selma Björnsdóttir con “All Out Of Luck”, seconda classificata all’ESC 1999 e artista apprezzatissima dal pubblico islandese. Durante l’interval act si è invece esibita la campionessa in carica Diljá Pétursdóttir, con il suo nuovo singolo “Einhver” (Qualcuno) e un remix dubstep della versione in lingua del brano vincitore della scorsa edizione, “Lifandi inni í mér” (Vivo dentro di me).
L’Islanda all’Eurovision Song Contest
Per Hera Björk Þórhallsdóttir sarà un gradito ritorno sul palco dell’ESC, avendo già rappresentato la sua nazione nel 2010 con “Je ne sais quoi” (fu 19° in finale all’Eurovision di Oslo). L’anno prima aveva già tentato di rappresentare la Danimarca con “Someday”, venendo sconfitta all’ultima curva del DMGP 2009 da “Believe Again” di Brinck. Con i suoi 52 anni non ancora compiuti, diventa l’artista più anziana ad aver vinto il Söngvakeppnin e di conseguenza anche a rappresentare l’Islanda all’Eurovision.
Tra gli autori del brano figura Ásdís María Viðarsdóttir, artista conosciuta anche in Italia sia per il suo brano del 2021 “Feel The Love” (con il featuring di Daði Freyr) sia per la sua collaborazione con i Purple Disco Machine “Beat Of Your Heart” attualmente in rotazione nelle radio italiane. Ásdís ha preso parte al Söngvakeppnin nel 2014 (fu finalista non piazzata con “Amor”) e ha scritto questo brano insieme al cantautore statunitense Ferras Alqaisi, al cantautore e attore tedesco Jaro Omar e al produttore tedesco Michael Burek.
Sul palco del Söngvakeppnin, Hera Björk è stata accompagnata da quattro coristi: Arnar Jónsson, Ágústa Ósk Óskarsdóttir, Ragna Björg Ársælsdóttir e Vilhjálmur Ósk Vilhjálms. Jónsson è l’unico tra loro ad aver già preso parte alla competizione canora: fu in gara nel 2009, nel 2010 e nel 2017 quando ottenne il suo miglior piazzamento, una quinta posizione cantando “Again” in duetto con Rakel Pálsdóttir.
Tra le nazioni più piccole che prendono parte all’Eurovision, l’Islanda è indubbiamente quella in cui il concorso è più popolare (la serata finale del 2023 ha raggiunto uno share del 76%, in un’annata in cui peraltro non erano riusciti a qualificarsi). A livello di risultati, il miglior piazzamento rimane il secondo posto conquistato nel 1999 da Selma Björnsdóttir con “All Out Of Luck”, pareggiato nel 2009 da Yohanna (Jóhanna Guðrún Jónsdóttir) con “Is It True?”
Nel 2023, l’Islanda è stata rappresentata all’Eurovision dalla cantante Diljá Pétursdóttir, classificandosi all’11° posto della seconda semifinale con il brano “Power” e non riuscendo a centrare la finale per la prima volta del 2018. Dall’introduzione delle semifinali, avvenuta nel 2004, la nazione nordica si è qualificata per l’atto conclusivo in 11 occasioni su 19 (con una striscia di ben sette finali consecutive ottenute tra il 2008 e 2014).
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