Eurovision 2024: quarta giornata di prove a Malmö, il racconto delle esibizioni
Report live da Malmö · Va in archivio anche la quarta giornata di prove alla Malmö Arena dell’omonima cittadina svedese. Oggi si è concluso il round iniziale per i paesi impegnati nelle semifinali. Domani inizierà il secondo giro a partire dalle nazioni in gara martedì 7 maggio e giovedì proveranno per la prima volta i Big 5 più la Svezia padrona di casa.
Hanno calcato il palco eurovisivo gli ultimi otto paesi in gara nella seconda semifinale, che andrà in onda giovedì 9 maggio su Rai2, con commento di Gabriele Corsi e Mara Maionchi. Tra loro anche i nostri vicini di casa di San Marino, rappresentati quest’anno dagli spagnoli Megara.
Di seguito un resoconto di quanto è accaduto oggi, sulla base delle immagini rilasciate dai canali ufficiali della rassegna, vale a dire il sito eurovision.tv e, in particolare, il profilo TikTok dell’Eurovision 2024, a cui sono affidate brevi riprese inedite dall’arena. Come noto, nessun media accreditato ha da quest’anno accesso alla possibilità di visionare le prove individuali di ogni artista, né per le prime prove, né per le future ripetizioni. L’accesso sarà garantito solo per le prove generali.
Lettonia – Dons – “Hollow”
Immancabile il blu klein nell’abito di Dons, che ci ha abituato all’uso di questo colore nei suoi outfit, ma a Malmö rispetto alle canotte e alle giacche morbide indossa un’armatura da eroe greco. Dons è sempre solo al centro del palco ma rispetto al Supernova fa capolino un grande anello che l’artista lettone usa come sua cornice nel corso della performance.
Interessanti i giochi di luce. Dapprima pochi fasci dalle tonalità calde, le stesse che colorano l’alba che si staglia sul led wall, illuminano Dons, mentre sul finale di esibizione quando sullo sfondo si crea un vortice viola – a richiamare il titolo del brano – si accendono tutti i fari come a simulare una scarica di lampi nel mezzo della tempesta.
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San Marino – Megara – “11:11”
Il palco della Malmö Arena comincia a scaldarsi con i Megara. La band spagnola, in gara per San Marino, è la prima ad usare oggi i pyro e le fiamme. Lo fa anche in maniera copiosa verso la fine dell’esibizione, da quello che si può apprezzare dai pochi secondi di video e dalle foto.
Chi aveva già seguito le loro gesta a “Una voce per San Marino” non faticherà a riconoscere i costumi di scena, anche se non mancano dei cambiamenti. Kenzy inizia la performance indossando un abito dalle stesse maniche di pelliccia voluminose – che toglierà andando avanti nell’esibizione – ma con diversa gonna e acconciatura e un esoscheletro lungo tutta la colonna vertebrale.
Più fucsia anche nelle tute di Rober e Vitti mentre Aria e Emma, le due ballerine, indossano esattamente gli stessi costumi, ma una volta svestite il loro volto non presenta il trucco da scheletri. Forse una scelta provvisoria per le prove? Interessanti le grafiche proiettate sul led wall, molte improntate sullo stile fumettistico. In chiusura un grande quadrante d’orologio – simile al Big Ben di Londra – scoccherà le ore 11:11.
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Georgia – Nutsa Buzaladze – “Firefighter”
Tocca poi ad una guerriera fasciata d’oro, è la georgiana Nutsa Buzaladze, in gara con “Firefighter”. Il fuoco non manca, né fisicamente sul palco, né sulle grafiche a schermo. Nutsa comincia la sua performance su un piccolo podio circolare che mano a mano che l’esibizione va avanti si alza, rivelando un’asta alla quale l’artista di mantiene per non perdere l’equilibrio.
Con Nutsa sul palco ci sono quattro ballerini, anche loro vestiti con abiti dal gusto antico e totalmente neri. A farla da padrona comunque è il colore rosso tra luci e grafiche e viene anche utilizzata parzialmente la nebbia onstage. Non manca un dance break, sdoganato negli ultimi anni da dive eurovisive come Eleni Foureira e Chanel e inserito quest’anno anche nella performance di Sarah Bonnici (Malta).
Da segnalare la prova vocale che, pur dai pochi secondi disponibili sul profilo TikTok dell’Eurovision Song Contest, sembra di ottimo livello. Ci fosse ancora il voto delle giurie sarebbe un dettaglio da non trascurare: mai come quest’anno però la Georgia vuole riuscire a centrare una finale che manca dal 2016.
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Belgio – Mustii – “Before the party’s over”
Una piattaforma circolare rotante, microfoni sulle aste lungo tutto il suo perimetro e un artista al centro della scena. Questa in sintesi l’esibizione di uno dei più attesi di giornata, il belga Mustii. Il cantante e attore indossa un abito bianco dalle forme molto morbide, la cui camicia sbottonata fa intravedere un body glitterato.
Per gran parte dell’esibizione Mustii rimarrà sulla piattaforma, dando molta enfasi al poco movimento che l’oggetto di scena gli consente di avere, districandosi anche tra il fumo che lo circonderà per diversi istanti. Il tutto fa da preludio all’esplosione finale con Mustii che esce dalla “gabbia” di microfoni e diventa padrone del palco, cavalcando il crescendo che il suo brano ha nella parte finale.
Parlando di luci, le tonalità sono calde – quasi sempre sfumature di arancione – per la parte statica della performance, più fredde e tendenti al blu-azzurro nel finale. Nessun effetto pirotecnico o fiamme, ma un’esibizione raffinata, quasi teatrale, a conferma del background artistico di Mustii.
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Estonia – 5miinust & Puuluup – “(Nendest) narkootikumidest ei tea me (küll) midagi”
Il titolo più lungo nella storia eurovisiva per una delle canzoni dalla durata più breve in concorso quest’anno. Gli estoni 5miinust & Puuluup propongono 2 minuti e 41 secondi di puro divertimento che nella forma sono pressoché identici alla performance dell’Eesti Laul.
Infatti non cambia l’outfit, tutti e 6 i protagonisti vestono i loro abiti, più o meno eleganti, neri né la coreografia, che vede i più giovani 5Miinust scambiare un simpatico botta e risposta con i Puuluup, in particolare con il barbuto Marko Veisson, salvo poi eseguire insieme la loro oramai iconica danza.
Minimi sono invece i cambiamenti per quanto riguarda le immagini a schermo e le luci. Si oscilla tra l’arancio, il verde acido e il fucsia, irradiati sia dai fari della Malmö Arena che dai cubi proiettati sul led wall. Il tutto è estremamente semplice e lineare, quanto basta per bucare lo schermo.
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Israele – Eden Golan – “Hurricane”
Segue Israele e la sua rappresentante Eden Golan. La performance, sulle note di “Hurricane”, si mantiene sempre su toni abbastanza cupi – accentuati dagli effetti sullo sfondo che simulano frammenti spazzati via dalla tempesta – con il candore degli abiti e i fasci di luce a far risaltare la figura di Eden Golan e dei suoi ballerini.
Eden Golan indossa un abito bianco che stringe la giovane artista. Dello stesso colore, con divagazioni su beige e grigio, sono i vestiti dei 5 ballerini che l’accompagnano sul palco. Più che gli abiti di scena colpisce la struttura circolare, che avendo delle scalette ricorda la celebre “hamster wheel” dell’ucraina Mariya Yaremchuck nel 2014, posta al centro del palco. Tuttavia questa risulta ben fissa e serve sia ai ballerini per l’elaborata coreografia oltre che per creare dei giochi luminosi grazie ai suoi faretti e incastonare la luna che appare sul led wall al termine dell’esibizione.
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Norvegia – Gåte – “Ulveham”
Salgono poi sul palco i Gåte per la Norvegia con la loro “Ulveham” e sostanzialmente è come tornare indietro di qualche mese al Melodi Grand Prix. Il che non è un difetto, anzi. La performance si mantiene di altissimo livello, ricca di energia e misticità, e beneficia di un palco dalle dimensioni più generose di quello del Trondheim Spektrum.
Rimane dunque invariata la struttura circolare sulla quale si esibisce Gunnhild Sundli attorniata dal resto della band, così come i costumi di scena. Nuovi giochi di luce conferiscono ancora più dinamicità al tutto e come nel concorso nazionale sarà presente sia un cono di luce ad illuminare lo stage durante la rotazione della piattaforma che una pioggia di laser verdi. Completa la messinscena la proiezione sul led wall di rocce e ceppi d’albero dalle molteplici radici scalfiti dalle onde del mare.
Una chicca non da meno è la chitarra lanciata, e riafferrata con successo, dal chitarrista Magnus Børmark: una manovra non così banale come può apparire in televisione.
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Paesi Bassi – Joost Klein – “Europapa”
Per i bookmakers è uno dei contendenti per la vittoria finale dell’Eurovision Song Contest 2024; di sicuro Joost Klein, il più atteso di giornata, vincerà il premio per l’esibizione più memabile di questa edizione.
Il rappresentante dei Paesi Bassi sale sul palco della Malmö Arena indossando l’abito blu dalle spalle XXL che abbiamo imparato a conoscere in queste settimane, assieme a due ballerine e un dj particolare: un uccello blu con le effigi dell’UE.
Quest’ultimo ricorderà ai fan eurovisivi il tacchino Dustin, il pupazzo rappresentante dell’Irlanda all’Eurovision Song Contest 2008, ma d’altro canto non si può non pensare anche ad un omaggio al personaggio di Pino, protagonista del riadattamento olandese dei Muppets (“Sesame street”).
Il blu è il colore dominante di questa performance, ottima per chiudere la serata con la sua dissacrante ironia. Non a caso sul led wall compare un Joost Klein versione videoludica in giro per l’Europa tra un cielo terso, la scritta “euro”, un piatto di salsicce con sugo (ricorda molto il currywurst) e la porta di Brandeburgo.
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Eurovision 2024: il calendario
Domani quinto giorno di prove sul palco dell’Eurovision 2024 di Malmö. Altre risorse utili:
- Il racconto della prima giornata di prove
- Il racconto della seconda giornata di prove
- Il racconto della terza giornata di prove
- Il calendario completo delle prove dell’Eurovision 2024 di Malmö
- Angelina Mango: il calendario delle prove e gli impegni a Malmö
- La scenografia e il palco dell’Eurovision 2024
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